"A quanto
pare, quando si tratta di scuola il Governo continua a sbagliare
strada, nonostante siano in molti a farglielo notare. Con le deleghe
previste dalla cosiddetta Legge della Buona Scuola si sta facendo un
gran pasticcio. Le prove standardizzate INVALSI, obbligatorie per
l'ammissione agli esami di Stato, sono inaccettabili, perché servono
per offrire informazioni sull'andamento del sistema di istruzione delle
scuole e non per valutare il singolo studente". Lo afferma la
Senatrice Alessia Petraglia, capogruppo di Sinistra Italiana in
commissione Istruzione e Cultura, che stigmatizza le deleghe previste
dalla cosiddetta Legge della Buona Scuola.
"Giudichiamo altrettanto negativamente - ha proseguito Petraglia -
l'eccessivo peso dato all'alternanza scuola-lavoro che riduce il tempo
studio e amplia quello dell'addestramento professionale legato alla
logica dell'impresa e degli interessi privati, nel falso mito di una
maggiore spendibilità dei titoli in ambito lavorativo.. Infatti,
sostituire la tesina con l'esperienza di alternanza scuola-lavoro
impedisce allo studente di esprimere la propria personalità e fa
innalzare l'alternanza scuola-lavoro a vera e propria materia oggetto
del colloquio. Pleonastico poi, lasciare la bocciatura per le scuole
elementari solo per i casi eccezionali, perché già ora è cosi ma è
chiaro che si colpisce l'autonomia degli insegnanti"
"Insomma una follia e a pensarla così non siamo solo noi, ma anche
tutti coloro che, auditi in questi giorni in Commissione Istruzione e
Cultura, hanno espresso forte preoccupazione. Mancano altre deleghe da
approvare, speriamo - ha concluso Petraglia - che il Governo sia più
lucido e meno miope".
daniela.pimpini@senato.it