Cari intellettuali,
politici letterati e filosofi, è inutile che
arzigogoliate sul significato del termine "populismo", per dirne tutto
il male possibile e immaginabile. Non vorrei che pensaste che tutto ciò
che finisce in "ismo" sia da schedare sempre pregiudizialmente come
prodotto scaduto e deteriorato. L'"ismo" di cui qui si fa cenno non è
letteratura, non è una categoria concettuale! Populismo significa
semplicemente questo: il popolo ha sete di giustizia, fame di lavoro e
necessità di sicurezza. Finora ha sopportato, ma c'è un limite oltre il
quale lecita è la rivolta, come atto maieutico che possa risvegliare e
rigenerare valori nuovi per un nuovo ordine, inteso a dare una nuova
dignità all'essere sociale.
Nuccio Palumbo