Dopo il
rilancio della "sperimentazione" della scuola superiore di 4 anni una
sottosegretaria del governo Gentiloni lancia l’idea di tagliare un anno
di
scuola media. Siamo di fronte non solo a un vergognoso degrado
politico-culturale
ma, soprattutto, ad una pericolosa e organica manovra reazionaria che
si pone
due obiettivi chiari: ridimensionare violentemente la scuola pubblica e
imporre
un sistema dell'istruzione adatto ad un mondo produttivo fondato, anche
per le
funzioni tecniche e progettuali, sulla precarietà e sulla compressione
delle
retribuzioni. Una ignoranza programmata e di massa, funzionale agli
interessi
delle classi privilegiate e all' emarginazione di ogni cultura
qualificata e
critica. Nell' immediato la sperimentazione di questo vergognoso
progetto
significherebbe il taglio di decine di migliaia di cattedre e di posti
di
lavoro per il personale tecnico e amministrativo. C'è dunque l
'esigenza di aprire una nuova fase di lotta in difesa della scuola
pubblica,connessa anche alla stagione contrattuale, con la
consapevolezza che sul
sistema formativo si gioca una battaglia decisiva per il futuro.
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