E' con impegno e soddisfazione che il nostro Istituto collabora ormai da tre anni con il Liceo di Rovigo, attraverso esperienze di progetti sempre diversi, ricchi di spunti, occasione di crescita ed arricchimento, non solo didatticamente ma ancor più umanamente, sia per gli studenti che per i docenti coinvolti.
Dalle 18:30 alle 21:00, orario in cui si è svolto l'evento, si sono avvertiti in modo palpabile sentimenti come: emozione, compiacimento, entusiasmo sia negli spettatori, per lo più le famiglie degli studenti, che hanno riempito la sala principale della Biblioteca, sia negli "attori" in erba e sia nei docenti che li hanno seguiti.
Il "programma di sala" è consistito in una successione di parti legate, nella loro diversità, da un unico filo conduttore e protagonista indiscusso: il paesaggio. Gli studenti hanno trovato molti modi di comunicare la loro empatia con ciò che hanno studiato: attraverso il rifacimento di un mito in chiave moderna e ironica; la scrittura di ipotetici dialoghi tra Uomo e Natura o monologhi di quest'ultima; la visione di foto di paesaggi correlate, per somiglianze o differenze, a personali stati d'animo, esplicitati in versi, in prosa, in haiku, calligrammi; suonando uno strumento musicale (come nel caso di alcune studentesse che hanno composto una melodia, di accompagnamento alla recitazione di testi studiati o creati dai compagni o riproponendo, in collegamento ad un mito, la canzone "Marinella" di De Andrè); osservando dei quadri, durante la visita ad una mostra, e riscrivendone, ognuno a suo modo, le didascalie, sulla base delle emozioni emerse e ancora, con una punta di sano campanilismo, realizzando uno spot sulle bellezze della città di Catania e dintorni con tanto di logo e slogan per perorare, da bravi oratori, la loro causa e portare i potenziali visitatori a scegliere la propria città come meta turistica.
Nel corso della serata, alcuni studenti si sono cimentati anche nel ruolo di guide turistiche virtuali, esponendo il prodotto di due escursioni fatte: ad Acicastello e Acitrezza la prima; a Morgantina, Aidone e Piazza Armerina la seconda, attraverso l'illustrazione di una mostra fotografica e le risposte alle domande degli spettatori incuriositi.
Da cornice, per tutta la durata dell'evento, la proiezione su quattro totem, messi a disposizione dalla Biblioteca, di tutte le fotografie che sono state fatte in occasione delle varie attività svolte.
I "lavori in corso", con cui si era chiusa la presentazione in powerpoint delle primissime fasi del Progetto, in occasione della Notte del Liceo Classico il 12 gennaio scorso, sono andati avanti a pieno ritmo, come testimonia anche il numero delle ore fatte, 95 in totale, da Novembre 2017 a Marzo 2018. Le discipline coinvolte sono state soprattutto Italiano, Latino e Greco con il supporto anche di Arte, Scienze e Diritto. Tutti hanno dato il loro contributo per la riuscita del Progetto ma i protagonisti indiscussi sono stati loro, i 24 studenti della classe IIIC che, con i lavori di scrittura creativa, individuali e di gruppo, hanno dimostrato, e questo era uno degli obiettivi prioritari, che la relazione tra Uomo e Natura, sia essa conflittuale che pacifica, è inscindibile e soprattutto eterna.
Ancora una volta ha retto bene il ponte tra passato e presente e piace pensare che una frase pronunciata secoli fa dal poeta latino Orazio: "Ille terrarum mihi praeter omnes angulus ridet" ("Quell'angolo di terra mi sorride più di qualunque altro") come valeva allora, vale ancora oggi, nel 2018, nell'era sì della tecnologia, del virtuale, della generazione 2.0, che ama chattare, farsi selfie e comunicare attraverso i social media, ma non ha perso il gusto di incantarsi davanti ad un tramonto o al rifrangersi delle onde, mentre tutt'attorno è silenzio, e di sentirsi parte di quel tutto immenso, di Madre Natura che accoglie tra le sue braccia, punisce per i danni che le arrechiamo ma non ci abbandona mai proprio come una mamma.
prof.ssa Vivina Iannelli