In una
dichiarazione ripresa dall’ANSA, rilasciata durante la presentazione
della futura squadra del Governo targato M5S Giuseppe Conte disse:
“rivedere, pressoché integralmente, la riforma della cattiva scuola”.
Oggi invece nel discorso alla Camera ha detto che bisogna intervenire
nella Buona Scuola perché non tutto va cancellato. Capisco che siamo
all’inizio della legislatura ma bisogna essere chiari perché il popolo
della scuola è stanco, è deluso, si è sorbito per 5 anni un venditore
di pentole e successivamente un rappresentante di pentole e una
senatrice con la terza media che hanno prima approvato una legge
pericolosa e poi l’hanno applicata con i decreti attuativi.
Fregandosene delle proteste e delle richieste di modifiche inviate in
VII Commissione Cultura ed Istruzione della Camera dei Deputati
presentate dal M5S e dal mio sindacato Unicobas Scuola &
Università.
Quindi caro Presidente ci aspettiamo un chiarimento e soprattutto
stiamo aspettando il Ministro Marco Bussetti, le sue linee chiare e
concrete di indirizzo sulla buona scuola e sulla politica scolastica.
Capire se si vogliono:
- Riscrivere una vera legge che rilanci la scuola pubblica laica
statale (cancellando la “buona scuola”).
- Cancellare l’Invalsi (molte scuole basano la propria didattica sul
superamento dei test in matematica, italiano e inglese). Ricordo che la
cultura, la conoscenza non si verifica con un test.
- Cancellare lo sfruttamento minorile dell'Alternanza Scuola Lavoro.
- Trasformare gli stage in facoltativi e non obbligatori. Evitare
che un tutor aziendale possa incidere pericolosamente sul voto finale
degli esami di stato.
- Definire un piano di stages facoltativi e fuori orario di scuola per
gli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado.
- Cancellare i finanziamenti alle scuole private.
- Recuperare gli 8 miliardi di euro sottratti dalla Legge Gelmini alla
scuola pubblica statale.
- Ripristinare le ore cancellate delle materie d'indirizzo negli
istituti tecnici e professionali dalla riforma Gelmini (Centro destra)
e confermate dal Ministro Fedeli (centro sinistra).
- Cancellare definitivamente la deportazione obbligatoria degli
insegnanti da una parte all’altra dell’Italia.
- Definire un piano didattico con libri E-book gratuiti per gli
studenti.
- Ridare il potere deliberativo obbligatorio al collegio dei docenti.
- Cancellare il comitato di valutazione (così com’è definito).
- Cancellare il bonus premiale.
- Coprire tutti i posti liberi con contratti a tempo indeterminato.
- Cancellare il vincolo dei tre anni. (Si potrà accettare supplenze
brevi e incarichi annuali oltre i tre anni consecutivi).
- Cancellare il vincolo imposto dal D.Lvo 29/93 che blocca gli stipendi
sotto l'inflazione programmata e finalmente si riconosca seriamente uno
stipendio professionale adeguato agli insegnanti e a tutto il personale
scolastico.
- Abrogare il D.Lgs 165/2001 che ha privatizzato il "rapporto di
pubblico impiego". Ridare dignità e autorevolezza alla scuola pubblica
statale.
E’ di fondamentale importanza eliminare questo decreto che in sé
riassume tutta la normativa , che ha "privatizzato" la nostra funzione.
L’abrogazione permetterebbe:
1) l'assorbimento, di nuovo, della Scuola come Istituzione e non già
come “servizio pubblico" tanto voluto da Matteo Renzi.
2) '"ridiventare' Istituzione (pienamente arte 33 e 34 Cost.)
significherebbe riespandere la libertà di insegnamento, rafforzare la
giurisprudenza costituzionale in merito, lottare con più forza e tutela
contro le derive aziendalistiche;
3) disancorare, finalmente, la funzione docente e la scuola dal resto
del pubblico impiego (il quale sarebbe soggetto al diritto
amministrativo, e noi, invece, soggetti soprattutto al diritto
costituzionale).
Intanto e aspettando il Ministro... caro Presidente Conte le auguro
buon lavoro e buona lavoro a tutto il Governo.
Paolo Latella
Insegnante e giornalista
Dirigente Nazionale Unicobas Scuola
& Università