Marcella Labruna
referente per i beni culturali del liceo Lombardo Radice
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Il liceo è una palestra formativa che dovrebbe rendere flessibile le giovani menti di fronte alle dinamiche sempre più turbolente della società, dell'economia e del lavoro. Ma la Flessibilità può sfiorire velocemente, come certi fiori di cactus nell'arco di un giorno, se non è accompagnata da qualcos'altro che ha da fare anche con l'esperienza.
Questo qualcosa si declina in due modi: Curiosità e Creatività. La prima spinge una persona a sapere, la seconda dipende dalla capacità produttiva della fantasia individuale. Queste due qualità possedevano i Greci che, navigando in lungo e in largo fino all'approdo in Sicilia, divennero nostri illustri antenati.
Il progetto di Alternanza Scuola Lavoro realizzato con la III LG del Lombardo Radice di Catania è stata
un'esperienza e un'immersione nel settore giornalistico. Le lezioni volevano essere per gli studenti
un'occasione per mettere alla prova la loro curiosità e creatività. Non significa che essi diventeranno
giornalisti o editori - possiamo solo augurarcelo - ma che, se il loro animo sarà ben disposto, l'opportunità concessa potrà lasciare tracce significative.
Non è facile, oggi, perchè siamo circondati da un nemico subdolo, in grado di esaltare o dissolvere le due qualità: la Rete, uno degli argomenti dei nostri incontri.
Uno strumento più irrequieto di un cavallo da rodeo: solo se domato non scalzerà dalla groppa. Uno dei modi possibili per uscire dall'isolamento creato dal perenne bombardamento di immagini e di notizie provenienti dalla rete, è impedire l'ingolfamento della nostra mente, subissata di immagini su immagini. Bisogna lasciare uno spazio libero per elaborare le informazioni esterne.
Voler fare un buon giornale significa, oltre a essere curiosi e creativi, volere l'Impossibile. Una sfida che deve scattare senza se e senza ma. Non fermarsi a contemplare la Luna per cantarla o elevarla a lirica. No! Bisogna lanciare la sfida e andarci. Parlando di difesa dell'ambiente o di clima impazzito, non basta essere d'accordo. No! Volere l'impossibile significa agire e incidere come Greta Thunberg, la sedicenne svedese che ha mosso centinaia di migliaia di giovani, preoccupati per il futuro della terra.
Nel nostro piccolo l'impossibile è stampare un giornale, oggi arrivato al suo settimo anno, che possa anche incontrare e, in questo caso ospitare, la creatività di giovani menti.
Elio Miccichè