In un
post di queste ore l’on. Di Maio afferma: ”L'autonomia è nel contratto
e si farà, ma sarà un'autonomia per tutti gli italiani, equilibrata e
giusta". Bisognerebbe spiegargli che quello che ha firmato nel
contratto si chiama "autonomia differenziata" appunto perché non
riguarda tutti gli italiani, spacca (definitivamente) il paese e
discrimina i cittadini, a partire dalla scuola- ha dichiarato Luca
Cangemi, responsabile scuola del PCI. All’on. Di Maio e al presidente
del consiglio Conte, oltre ad un briciolo di coerenza logica, si
dovrebbe chiedere spiegazioni di un dibattito, essenziale per il futuro
sociale ed istituzionale del paese, che si svolge su testi segreti, in
una vergognosa atmosfera di opacità e confusione.
Il sito Roars, che meritoriamente ha pubblicato molti dei materiali su
cui governo e regioni stanno discutendo, parla di “golpe tecnico”.
Il tentativo, chiarissimo, è quello di tenere nascosti ai cittadini una
devastante destrutturazione dello stato e della stessa identità
culturale del paese.
Un obiettivo che la Lega si pone da sempre e che ha trovato il
gravissimo sostegno del PD che prima, con il governo Gentiloni, ha
messo in moto questa infernale macchina e oggi continua ad alimentarla
con i suoi rappresentati istituzionali, a partire dal Presidente della
Regione Emila Romagna.
Riaffermiamo, a partire dalla difesa di un sistema statale unitario
d’istruzione, la nostra radicale opposizione a questi devastanti
progetti, sfidiamo tutte le forze politiche ad essere coerenti con le
affermazioni ed usare lo stesso linguaggio a Napoli, a Roma, a Venezia.
Non ci sono equilibrismi possibili: ogni ipotesi di autonomia
differenziata deve essere ritirata. - ha concluso Cangemi.
pcistruzione@libero.it