"Per ottenere la libertà spirituale le forze
evoluzionistiche da sole
non sono sufficienti. Gli esseri umani si ritrovano in una situazione
difficile consistente in un'esistenza fisica
in cui ignorarono le loro vere origini,
la loro natura essenziale, il loro destino ultimo;
per liberarsi hanno bisogno d'aiuto,
ma devono anche impegnarsi molto."
Stephan A. Hoeller
Il materialismo o meccanicismo, nato in Grecia dalle idee di Democrito
(460 a.C. - 370 a.C.), permane nella difficoltà di spiegare come sia
possibile che ogni parte e ogni organismo possano conformarsi nel loro
senso specifico, con finalità e scopo, di per se stessi e solo
attraverso processi materiali e secondo il caso e la necessità.non sono sufficienti. Gli esseri umani si ritrovano in una situazione
difficile consistente in un'esistenza fisica
in cui ignorarono le loro vere origini,
la loro natura essenziale, il loro destino ultimo;
per liberarsi hanno bisogno d'aiuto,
ma devono anche impegnarsi molto."
Stephan A. Hoeller
Di certo tutte queste cose da sole non bastano a determinare l'estrema e stupefacente preordinazione e complessità del mondo fisico.
Il mondo fisico, così come è per qualsiasi altra cosa, oltre la materia ha bisogno di un'informazione, di un progetto per strutturarsi in un certo modo.
Ed ecco che l'idealismo, nato dalle idee di Platone (427 -347 a.C.), si accosta di più alla vera realtà delle cose, in quanto vede il mondo e ogni sua parte come sgorganti da un'Anima mundi o da un tutt'uno, cioè da un'informazione immensa, mirabile e fantastica, che struttura ogni forma vivente e non vivente.
In realtà l'idealismo e il materialismo non sono separati e contrapposti come sembrano, ma sono le due parti complementari di una stessa cosa.
In altri termini ciò significa che l'Anima e il Corpo fisico sono la stessa cosa e il mondo fisico è si materia ma nello stesso istante è pure immateriale laddove esso scaturisce, tutto per mezzo di un'interazione complessa tra la parte fisica o la forma e la parte metafisica o l'informazione.
La sede elettiva di tale complessa e stupefacente interazione è nel sistema nervoso e nel cervello, per poi confluire l'intero insieme sotto il coordinamento dell'Ipofisi e soprattutto della ghiandola Epifisi o Pineale, per così determinare l'effetto fisico specifico corrispondente.
Figura 1 Anima mundi è un termine filosofico usato dai Platonici, per indicare la vitalità della Natura nella sua totalità, come fosse un unico organismo vivente. Simbolo del principio unificante da cui scaturiscono i singoli organismi e parti del mondo fisico, i quali pur diversi tra loro come forme e funzioni individuali, risultano tuttavia connessi tra loro da una tale comune Anima universale. L'Anima universale cioè la Comunione è ciò che realmente esiste, in quanto collega con l'Armonia ogni parte a tutte le altre, che così non sono solo materia, per conto loro o esistenti di per sé, bensì un tutt'uno organico e funzionale. Possiamo aggiungere che l'idealismo o l'informazione e il materialismo o la forma sono le due parti coesistenti, interattive, rotazionali, invertibili, sinergiche e complementari da cui nasce l'esistenza di ogni cosa. Figura dipinto Anima mundi di Daniel Mirante.
Ora bisogna dire che il cervello è la parte più alta e sviluppata del sistema nervoso, ed è la più sofistica e complessa struttura del mondo vivente e forse dell'Universo.
Esso è un insieme di cellule dette neuroni che in modo vario sono collegate tra loro.
La trasmissione dell'informazione all'interno del neurone è di tipo elettrico o tramite potenziale d'azione, mentre tra un neurone e l'altro avviene tra le sinapsi mediante una sostanza chimica specifica, chiamata neurotrasmettitore.
Il cervello è racchiuso nella scatola cranica e si compone di due emisferi allungati divisi da una scissura interemisferica, uniti in fondo dal corpo calloso.
I due emisferi sono costituiti dalla corteccia cerebrale fatta da sostanza grigia che avvolge la sottostante struttura di sostanza bianca.
All'interno della sostanza bianca vi sono importanti nuclei di sostanza grigia quali l'ippocampo, i talami ottici, i nuclei striato e lenticolare.
La sostanza bianca è la sede anatomica e funzionale in cui giungono le vie di senso che trasmettono gli impulsi tattili, termici, dolorifici, eccetera.
Essa è anche la sede anatomica dove si originano tutte le vie nervose di ritorno, che trasmettono gli impulsi motori alla periferia del corpo.
Nell'interno di ogni emisfero vi sono pure delle cavità denominate ventricolo laterale, connesse con un'altra al di sotto del corpo calloso, impari e mediana, che è il terzo ventricolo.
Il terzo ventricolo è comunicante con l'acquedotto del Silvio al quarto ventricolo, situato posteriormente.
Tali cavità prendono parte al sistema di conduzione liquorale, la via attraverso cui circola, nel cervello, il liquido cerebrospinale o liquor.
Per comprendere bene le funzioni il cervello è diviso in: corteccia cerebrale, sistema limbico, mesencefalo e tronco dell'encefalo, cervelletto e midollo spinale.
Il cervello non è uno specchio della realtà che percepiamo, perché filtra le informazioni che riceve sia dal mondo fisico e sia da quello metafisico, le elabora, le collega tra loro, in modo da pervenire ad un determinato risultato finale, che non è la vera realtà ma una sua soggettiva interpretazione.
Il fulcro di tale interazione complessa e magnifica tra l'Anima, il pensiero, l'emozione, il sentimento, la volontà e il corpo noi pensiamo di individuarlo, come suggerito anche da Cartesio, nella ghiandola Epifisi o Pineale.
Il suo nome epi - fysin che significa sopra la Natura, indica proprio tale sua caratteristica superiore.
È una ghiandola unica derivata da un'invaginazione del terzo ventricolo, espressione dell'unitarietà dell'Anima, che venne scoperta più di 2300 anni fa dallo scienziato alessandrino Erofilo e che nel 1600 Cartesio la definì sede dell'Anima.
Controlla il ritmo biologico circadiano sull'alternanza del giorno e della notte, del buio e della luce.
Il ritmo circadiano ed altri ritmi, quindi, dipendono da un sistema interno crono biologico, che si mantiene sincronizzato col ciclo naturale del giorno e della notte.
Figure 2 Nell'encefalo, al di sotto del corpo calloso e tra i collicoli superiori, in una invaginazione del terzo ventricolo, contenente il liquor o liquido cefalorachidiano, prende forma la ghiandola endocrina Pineale, piccolissima, a forma di pigna, di 5-9 mm di lunghezza, di 3-6 mm di larghezza e di 3-5 mm di spessore. La Pineale è la porta sull'Infinito ed è chiamata anche terzo occhio in quanto è legata alla visione, tant'è che possiede gli stessi fotorecettori degli occhi. In riferimento allo stadio evolutivo dell'individuo la ghiandola può arrivare ad assumere una maggiore grandezza, sino a quella di un occhio ordinario, ma di norma è molto piccola e nella maggior parte dei casi si trova in una fase di regressione. Essa è nel diencefalo, collegata con tutte le strutture encefaliche, ai ventricoli e in particolare all'ipofisi, all'ipotalamo e al sistema limbico. Nell'adulto pesa di norma da 100-150 mg. La Pineale è la prima ghiandola che si forma nel nostro corpo ed è evidente già dalla 3a settimana dal concepimento. È riccamente vascolarizzata, con un flusso sanguigno di 4 ml/minuto/g, che per intensità è secondo a quello renale (5ml/minuto/g). In tale ghiandola si assemblano le beta -carboline strutture a tre anelli (Pineolina, Armina, Armana, ecc.) e le triptammine, tra le quali la N,N Dimetiltriptammina, un indolo- alcaloide, derivato del Triptofano. La Pineolina è un ormone neurotrasmettitore che causa i viaggi astrali con consapevolezza. La DMT è conosciuta come "molecola di Dio o della Spiritualità", è una triptammina psichedelica endogena, analoga alla Serotonina e Melatonina, presente anche in molte piante (Ayahuasca) e nel liquido cerebrospinale dell'uomo. È stata sintetizzata la prima volta nel 1931 dal chimico Richard Manske. La DMT è la più potente droga antidepressiva che è pure prodotta all'interno del corpo umano e che consente il raggiungimento di stati di coscienza elevati e dei sogni lucidi. Non è un narcotico in quanto è una sostanza già presente nel corpo dell'uomo. L'assunzione di circa 50 - 100 mg di DMT è in grado di produrre effetti allucinogeni nell'uomo, in forma di allucinazioni vivide, con maggiore nitidezza dei colori, con alterazione delle percezioni sensitive. L'assunzione orale necessità dell'abbinamento con le beta-carboline inibitori della Monoammino Ossidasi Inibitore, in modo da impedirne la sua degradazione nello stomaco. Secondo vari studi la ghiandola Epifisi o Pineale in piena attività produrrebbe circa 900 sostanze e vari ormoni.
L'interazione tra res cogitans e res extensa, ossia tra l'Anima consapevole e il corpo fisico inconsapevole, sfocia quindi nella produzione nel corpo di molecole mirabili dagli effetti diversi.
Si verifica così che un stato psicofisico specifico è all'origine della presenza o meno nel sangue e nei liquidi corporei di determinati molecole, composti e secreti.
In tale contesto la distinzione tra molecole naturali o di sintesi introdotte nell'organismo è quasi del tutto irrilevante, poiché entrambe sono gli stessi riguardo gli effetti fisici e psichici.
Possiamo dire che queste molecole sono il risultato di un'interazione molto complessa ed articolata tra la materia del corpo e una materia invisibile o oscura, metafisica.
La materia conosciuta irradia onde elettromagnetiche e la materia oscura irradia frequenze d'altro tipo e una luce composta da fotoni pesanti.
All'interno della Pineale ci sono dei cristalli di idrossiapatite Ca5(PO4)3(OH) impregnati di Sali di calcio fosforico e di manganese simili a granelli di sabbia di dimensioni di 2 mm, che in presenza di luce ultravioletta producono una fluorescenza bianco celeste. Tali cristalli si comportano come condensatori e trasformatori d'energia capaci di captare onde cosmiche e di vario tipo con produzione di correnti elettriche. L'Anima o la Coscienza fin quando si è in vita è sempre interamente connessa col corpo fisico. Tuttavia quando la Coscienza è in interazione di più con la corteccia cerebrale si determina lo stato di Veglia e la Pineale in tale stato secerne in particolare la Serotonina. Invece quando la Coscienza si ritira dalla corteccia cerebrale per discendere e rinchiudersi nel cuore la Pineale secerne la Melatonina e così nascono gli stati di sonno profondo e di sogno. Un esempio della mancata espressione della Coscienza nel corpo è l'autismo e la demenza senile, dovuti proprio a un difetto della Pineale. Da Dominio pubblico
Queste conoscenze non sono attuali ed antiche civiltà tra le quali quella Egizia, avevano già ampiamente studiato ed approfondito la correlazione tra l'Anima e il Corpo, la loro unitarietà e il ruolo cruciale e fondamentale della ghiandola pineale in tutto questo.
Figura 3 La civiltà Egizia nella raffigurazione del simbolo dell'Udajet, dell'occhio che tutto vede o della Coscienza, ha ben rappresentato le parti anatomiche profonde dell'encefalo, comprendenti il sistema limbico, avente una struttura in coppia, con duplicazione di ogni parte in ognuno dei due emisferi. Tale sistema è legato ai ricordi, alle emozioni e alla mente inconscia per trasmutare ogni pensiero che ivi giunge in manifestazione. Comprende l'Ipotalamo, il Talamo, l'Ippocampo e l'Amigdala. In tale parte profonda dell'encefalo si trovano pure le due importantissime ghiandole dell'Ipofisi e dell'Epifisi o Pineale, che convertono l'insieme metafisico, psichico, cognitivo ed emozionale in secreti e sostanze in modo da poter modellare nel senso specifico l'intero sistema fisico o organico di ogni individuo. La ghiandola Pineale sovraintende a tutte le altre ghiandole endocrine dell'organismo. Tutto questo significa che una volta attivata la ghiandola Pineale e dopo avere imparato a controllarne l'attività, l'uomo potrà pure stabilire quanto tempo vivere. Da Dominio pubblico
La ghiandola pineale svolge il suo ruolo centrale di sede dell'Anima con la sintesi di molecole, molte delle quali ancora sconosciute.
La grande maggioranza delle molecole della Pineale sono eterociclici, derivati dall'indolo da cui si ha la formazione del triptofano, un amminoacido fondamentale, che è da considerare il precursore chimico di quasi tutte le altre molecole di neurotrasmettitori ed ormoni prodotti dalla ghiandola e presenti nel corpo fisico.
Figura 4 Le principali molecole prodotte dalla ghiandola Pineale sono Eterociclici, derivati dall'Indolo. Tale struttura eterociclica è alla base di molecole molto simili dal punto di vista della conformazione, ma che variando solo in alcuni gruppi funzionali determinano nel corpo un effetto diverso e specifico. L'Indolo è stato estratto da diversi fiori tra cui il Gelsomino. Il derivato più importante dell'indolo è il Triptofano, un amminoacido. La sua decarbossilazione e successiva ossidazione biologica in posizione 5 porta alla formazione della Serotonina. La Serotonina modifica la pressione sanguigna, promuove la peristalsi e sembra sia coinvolta in fenomeni fisici che avvengono nel cervello. Molti allucinogeni ricavati dai funghi sacri (Psilocina, Psilocibina, Bufotenina) e LSD hanno una struttura serotininica, i cui precursori chimici sono l'indolo e il triptofano.. La Melatonina o 5-metossi-N-acetil-triptammina è un ormone ubiquitario, prodotto sia in vertebrati che in invertebrati, compresi batteri e protozoi e molte piante. Essa è stata purificata per la prima volta nel 1958 da Lerner, ed è il principale secreto della ghiandola Pineale. La ghiandola Pineale tramite la Melatonina è un trasduttore neuroendocrino della radiazione luminosa in modo da secernerla durante l'oscurità e favorire il sonno. La sua secrezione una volta sintetizzata viene immessa direttamente nel circolo sanguigno con una emivita di circa 20 minuti. Per esercitare i suoi effetti necessita di un recettore. È una molecola antiossidante che contrasta l'invecchiamento cellulare con effetti terapeutici. I triptani (*) sono molecole simili o triptammine usati in terapia medica per la cura dell'emicrania e come antinfiammatori in quanto ostacolano il rilascio di neuropeptidi coinvolti nel processo infiammatorio neurogenico. Le beta carboline (**) (Pinolina, Armana, Armalina, ecc.) hanno una struttura a tre anelli simile alle triptammine che seguono lo stesso percorso di biosintesi. Sono molecole che impediscono la degradazione dei neurotrasmettitori ed ormoni della Pineale e del sistema nervoso. Molte piante, circa 112 specie, contengono tali sostanze o alcaloidi beta carbolinici, che hanno effetti allucinogeni, tranquillanti, sedativi e di espansione della Coscienza.
Ebbene il sistema organico relativo al corpo fisico è molto più complesso di quanto possiamo immaginare.
Non è solo un sistema composto da materia che si organizza da sé o che è auto esistente, in quanto la Coscienza, la mente, il pensiero, l'emozione, il sentimento, ossia l'informazione è il sostrato degli schemi da cui prende vita l'intero sistema organico, biochimico e fisiologico.
Possiamo dire che il sistema organico e biochimico di ogni corpo è rappresentazione fedele dell'interiorità, sia essa conscia e sia essa inconscia.
Questo delinea una neuropersonalità, cioè un insieme anatomico e funzionale di comportamenti fisici, emotivi, psicologici mediati da specifiche reti neuronali la cui modulazione è svolta da specifici ormoni e neurotrasmettitori, ossia da molecole che in definitiva sono il riflesso dei pensieri, delle emozioni e dei sentimenti che vi sono nel proprio animo, inclusi quelli derivati dall'evoluzione globale compiuta da ogni organismo e da ogni essere nei vari Regni della Natura (Minerale, Vegetale, Animale, Umano e Divino).
Il cibo, il sesso, il benessere fisico, l'aggressività, la rabbia, la predazione, la cura della prole, l'attenzione e la concentrazione e altri stati mentali, sentimentali ed emotivi, evocano in noi e nel corpo fisico la sintesi di specifiche molecole che sono esattamente corrispondenti e funzionali a tali pensieri, comportamenti, processi cognitivi e stati d'animo.
Dalla sintesi di tali ricerche sono stati identificati 8 principali tipi di sostanze, ormoni e neurotrasmettitori, con un'evidente attività psicosomatica: serotonina, dopamina, testosterone, cortisolo, adrelanina, noradrelanina, ossitocina, endorfina.
A questi si aggiungono ulteriori 8 sostanze con minori effetti psicosomatici: acetilcolina, estrogeni, prolattina, vasopressina, melatonina, DEHA, GABA e glutammato.
Così come ogni immagine può essere definita nelle sue infinite sfumature da una serie finita di 7 colori primari, allo stesso modo le otto principali neuro-personalità, nelle loro infinite interazioni e interrelazioni, governano la maggior parte dei comportamenti individuali, interagendo tra loro in infinite sfumature e modalità, tramite una modulazione che coinvolge la neocorteccia (Area mentale cognitiva), il cervello mammifero (sistema limbico. Area emotiva ed affettiva) e il cervello rettile (Area corporea istintiva).
Le neuro - personalità sono i veicoli più antichi e profondi che si sono conformati nel corso dell'evoluzione, che la Coscienza usa sul piano fisico.
Ogni individuo è l'insieme di tutto questo e in noi convivono queste neuro-personalità, che però spesso non sono nell'Armonia.
In genere si ha l'inibizione o l'iperstimolazione di una determinata personalità, il che genera sempre nell'organismo squilibrio e malattia.
Questo significa che la produzione di neurotrasmettitori ed ormoni secreti dalle ghiandole endocrine e dalla Pineale riflette esattamente il nostro mondo interiore e mentale.
In altri termini se la mente prevale su di noi con tutta la sua ingordigia e i suoi limiti, l'organismo subisce un'alterazione così profonda che determina alterazioni fisiche ed organiche di ogni tipo e alla fine la morte, ossia il distacco dell'Anima dal Corpo fisico.
Ma quando nell'inconscio entra l'Amore vero e una certa visione unitaria dell'Universo, con la consapevolezza dell'esistenza del Sé trascendentale, si realizza l'elevazione intellettuale, spirituale e l'espansione della Coscienza.
In questo modo si ha l'accesso nello stato straordinario e mirabile del Nirvana e dell'Illuminazione, cioè nel 4° stato integrale della vita, di Coscienza totale, in cui la Veglia, il Sogno e il Sonno sono sempre nella Coscienza.
In altre parole, il Nirvana è uno stato inimmaginabile, impensabile, ossia uno stato superiore di Coscienza, laddove l'individuo trascende il pensiero e il desiderio, per ritrovarsi sempre cosciente, sempre vivo, nell'armonia, nell'integralità della vita, nella perfezione e nell'unitarietà di tutte le cose.
Questo perché egli ha raggiunto il dominio di se stesso e dei bisogni primari, sicché la sua mente diventa infinita, dove il pensiero e il desiderio svaniscono, perché non sono più necessari.
Ne consegue che il processo del Nirvana, dell'Illuminazione si fondano sull'interazione nell'armonia tra l'Anima e il Corpo, che confluisce nella loro fusione totale.
L'Anima o la Coscienza è sempre nel Nirvana, perché essa stessa è la Luce della Vita Infinita, quella Luce che quando permea interamente il corpo e la mente li illumina e li trasmuta in un istante nell'Anima stessa.
In altri termini il Nirvana riguarda il corpo fisico, che a tale stadio non muore più, perché l'Anima e il corpo formano un'unica cosa, che non può più conoscere o avere un legame (corda d'argento) e il distacco di una parte dall'altra.
Si giunge in tale modo nel punto culmine della vita sul piano fisico o nell'Ascensione, dove la Luce eccelsa dell'Anima irradia con tutto il suo fulgore la ghiandola Pineale, che così secerne l'Amrita o l'Ambrosia, il nettare dell'immortalità, che inonda il liquor cefalorachidiano o l'acqua della vita eterna, che diffondendosi in tutto l'organismo lo modifica da mortale ad immortale.
Si tratta delle cosiddette nozze mistiche o alchemiche in cui si realizzano la fusione della dualità illusoria e la formazione del Corpo di Luce, di un corpo straordinario che è sia fisico e sia metafisico.
Ed ecco che in tale stato superiore della vita dietro ad ogni neurotrasmettitore ed ormone non vi sono più alcun pensiero, né desiderio, ma solo la Coscienza cosmica e la Beatitudine, cioè la Vita Infinita, il che significa che sparisce ogni disarmonia in noi e fuori di noi, mentre l'Anima e il Corpo si congiungono in modo indissolubile e permanente, per diventare una cosa sola, cioè un tutt'uno organico, funzionale ed immortale con l'intero esistente.
Figure 5-6 Achira, Sagù, Canna fiorifera - Canna indica L. - Cannaceae, pianta originaria dei Caraibi e dell'America meridionale. Già coltivata in Perù 4500 anni fa. La sua coltivazione si estende dal livello del mare sino a 2700 m di altitudine. È favorita da temperature comprese tra 14°C a 27°C e da precipitazioni annuali comprese tra 500 e 1200 mm. Pianta erbacea perenne con rizoma carnoso e ramificato. Il rizoma ha incisioni trasversali che marcano la base squamosa, dalla parte inferiore emergono delle radici bianche, mentre in quella superiore vi sono numerose gemme da cui si formano le foglie, l'insieme dei fiori e le ramificazioni che possono raggiungere 1 - 3 m. Tali ramificazioni danno vita ad una massa compatta essendo avvolte dalle guaine delle foglie. Le foglie sono grandi verde o verde violaceo, con piccioli corti e lamine ellittiche. All'apice delle ramificazioni si forma un'infiorescenza a grappolo terminale, con fiori che possono essere di colore rosso o giallo arancio. I frutti sono capsule di forma ellissoide e globosa. Si coltiva principalmente come pianta ornamentale. I semi vengono impiegati nella fabbricazione di collane. È pure pianta alimentare e medicinale. L'amido è facilmente digeribile, e molte aziende agro - industriali delle zone originarie (Colombia) lo estraggono dai rizomi anche ai fini della produzione di biscotti di Canna indica. Il decotto delle radici ha azione diuretica e le foglie sono cicatrizzanti. Il succo delle foglie è antisettico. Le foglie sono utilizzate anche per avvolgere il mangiare tipico. È una pianta simbolo della Vita Infinita, perché non si esaurisce e non smette di vivere, anche quando interrompe in inverno il suo ciclo vegetativo - riproduttivo. Vegeta, si riproduce e nello stesso tempo accumula le forze vitali e l'energia in forma di amido nei rizomi. Cosicché ogni primavera e per tutta l'estate dai rizomi si formano nuovi getti che riformano nuovamente le ramificazioni, in un ciclo senza fine dove nascita e morte non sono altro che i due lati complementari della Vita Infinita.
Se vogliamo la nostra intelligenza e le nostre capacità ci consentono di fare questo processo che è poi l'Amore vero.
Quando osserviamo il mondo circostante fatto di un insieme di cose, quali persone, animali, case, rocce, separati gli uni dagli altri, il più delle volte crediamo che ogni cosa sia distinta dal resto, perché ci manca un certo tipo di esperienza.
Ma se sviluppiamo il nostro cuore e la nostra capacità intellettiva, l'intelligenza e il cuore stessi ci porteranno a comprendere che in realtà il mondo fisico è un'unità, un solo organismo di cui facciamo parte.
È un complesso organico e funzionale che è la Verità e quella Verità è Dio, intesa come Spiritualità ossia come cambiamento della mente da finita a Infinita.
Il vero scopo di ogni vita nel mondo fisico è proprio questo, nulla di più.
Ed allora ogni vita non serve per l'accumulo dei beni materiali, di ogni agio e piacere, in quanto tutte queste cose senza la realizzazione spirituale sono effimeri e inutili, anzi forieri di creare situazioni e condizioni di vita ben più infelici e disgraziate.
I riscontri di ciò sono nella nostra esperienza quotidiana e sono numerosi ed evidenti.
Marcello Castroreale
mcastroreale@alice.it