A seguito
delle ordinanze cautelari gemelle, emesse il 12.06.2019 dal
Consiglio di Stato, sezione VI, giuste istanze cautelari
avanzate con gli appelli proposti dal Miur, avverso
le sentenze del Tar n. 8655/2019, n.
8670/2019, con le quali è stato disposto l'annullamento del concorso
per dirigenti scolastici 2017, in qualità di ricorrente, perché
esclusa dalla prova orale, ma, ancor più,
in quanto avvocato, reputo indispensabile
esporre quanto di seguito.
La concessione di una mera sospensiva,
fondata sulle sole ragioni di interesse
pubblico, non può in alcun modo
destituire di fondamento le doglianze
espresse nel merito dei ricorsi e
ritenute meritevoli di accoglimento da parte del Tar, con
sentenze coraggiose, storiche ed epocali.
Lampante è che il Consiglio di
Stato non abbia speso una sola
argomentazione sul merito delle censure,
demandando all'udienza di discussione del 17.10.2019 ogni valutazione.
Starei cauta nell'esprimere giudizi gioiosi o nel preannunciare
ulteriori vincenti interventi in appello.
Ricordo che l'esito odierno è fondato
sulla sospensione dell'efficacia esecutiva
di una sentenza di annullamento che rimane valida, vivente
e pronta ad esplicare i propri effetti.
Una conferma del Cds potrebbe intervenire prestissimo, rivoltando ogni
azione che nelle more venga posta in essere allo scopo dell'immissione
in ruolo (con riserva) dei promossi all'orale.
Ricordo che centinaia di ricorrenti aspettano ancora che il proprio
ricorso venga discusso in primo grado e non si può
negare che ognuno di essi, sia
individuale che collettivo, rechi in sé (celati
e difficilmente individuabili dai non giuristi) motivi che
potrebbero comportare un annullamento del concorso, al di là delle
motivazioni già esplicitate al Tar.
Attenzione, quindi, a quanto presto potrà emergere dai giudizi pronti
alla trattazione ed attenzione, quindi, a quanto potrà nel frattempo
essere aggiunto.
Mai dal 27 marzo 2019 i candidati
esclusi dalla prova orale hanno smesso di
ricercare e di individuare elementi di illegittimità
nella procedura, avendo anche atteso pazientemente gli inspiegabili 52
giorni dallo scioglimento dell'anonimato per ricevere copia dei propri
elaborati. Sono tante e tali le ragioni che si sono fatte e che si
faranno valere in giudizio, che oggi nessuno può sentirsi scoraggiato
da una mera sospensiva, concessa sul solo dato dell'interesse pubblico
ritenuto preminente.
Mi sento di essere portavoce in questo momento
dell'effettiva volontà della maggior parte
dei ricorrenti, affermando che l'annullamento del concorso è la
corretta sanzione da applicare a fronte delle innumerevoli illegittimità
rilevate.
Siamo consapevoli di essere in possesso di prove determinanti, di
elementi in grado di suffragare le nostre ragioni e certi di non
arrenderci a fronte di un'esigenza cautelare manifestata come
prioritaria, ma scevra dall'analisi di un merito,che difficilmente
potrà risultare nel proseguo immeritevole di accoglimento.
In esatta contrapposizione rispetto ai diversi comunicati sindacali
letti in queste ore, mi sento di dire "Il testo delle ordinanze
cautelari mantiene ferma la forza e la validità delle sentenze di
annullamento sospese!".
Si rammenti che tra sospensione ed
annullamento esiste una differenza abissale
(che non mi spendo a spiegare) e
che al momento opportuno avremo
modo di consentire alle nostre pronunce
favorevoli di riacquistare la vitalità allo stato compressa.
Siamo lieti per un risultato che non ci lede, ma sposta unicamente
avanti la nostra vittoria.
Questa non è una speranza o
un augurio, ma è certezza, sulla
scorta della conoscenza dell'impianto probatorio in nostro
possesso e della spendibilità dello stesso ad ogni livello della
giustizia, sia amministrativa che penale.
Tutta la nostra solidarietà viene adesso rivolta ai prossimi dirigenti
scolastici, tanto difesi dai sindacati e dal Miur, ma immessi
in ruolo attraverso una procedura selettiva
compromessa da un annullamento già dichiarato, che comporta una
vittoria effimera, viziata e concretamente passibile di riforma.
Avv. Enza Pamela Nastasi
(il cui elaborato della prova scritta è stato corretto dalla
sottocommissione n. 28, con numero di ammessi all'orale prossimo
al 10%)