Leggiamo in
queste ore dell’apertura di 6 tavoli tecnici nei quali il PD ed il
Movimento 5 Stelle si confronteranno per realizzare una piattaforma
programmatica finalizzata a far partire una possibile nuova esperienza
di governo.
Tra i temi, in particolare, quello della scuola suscita la nostra
attenzione e, dunque, riteniamo di intervenire in merito alla tema
della governance delle autonome Istituzioni Scolastiche. Se l’Autonomia
scolastica - ai sensi del DPR 275/1999 - resta nella visione comune
alle due forze politiche allora non può non essere aperto il tema della
VERA autonomia oggi ferita ed indebolita da scelte politiche di questo
ventennio che di fatto hanno consentito soltanto una parziale
attuazione. Ed, in particolare, ci riferiamo all’Autonomia
organizzativa - l’art. 5 - (e finanziario-gestionale) che di fatto non
ha messo i Dirigenti Scolastici nelle condizioni di attuare pienamente
e coerentemente al PTOF quanto programmato e definito negli OO.CC..
Le scuole oggi sono BLOCCATE in una visione organizzativa e gestionale
arcaica e INADATTA a rispondere pienamente ai bisogni ed agli obiettivi
dell’autonomia scolastica.
O si prende atto che la qualità dell’Offerta Formativa di una scuola è
strettamente dipendente dalla qualità della sua Governance oppure
continuiamo a vivere una condizione spesso confliggente se non avversa
a quanto si vuol realizzare per il bene dei nostri alunni.
Ecco, dunque, la necessità di porre attenzione al tema della MODERNA
governance che, fondata sulla figura del DS coadiuvato dal DSGA,
preveda GIURIDICAMENTE e CONTRATTUALMENTE la presenza di figure
intermedie di sistema – Collaboratori/Middle management – che
contribuiscono con la loro esperienza e professionalità a portare
avanti il progetto educativo e formativo di ciascuna scuola.
Forse è il caso di ricordare che una moderna governance sostiene
l’autonomia scolastica migliorando l’offerta formativa e garantendo
qualità ed efficienza nelle attività didattiche e nei servizi ad alunni
e famiglie.
Desideriamo far notare, dal nostro punto di vista, che l’aspetto
gestionale-organizzativo sta alla base del funzionamento e che i DS -
senza il nostro apporto professionale ed il quotidiano lavoro -
difficilmente potrebbero “governare” un sistema che in questi ultimi
anni è divenuto sempre più complesso e gravato da numerose incombenze
che vanno dalla didattica alla sicurezza!
ANCODIS condivide l’importanza di investire in istruzione e cultura
portando tutti i parametri agli standard europei.
Suscita “ovvio interesse” la volontà di adeguare gli stipendi dei
docenti alla media europea: vogliamo però evidenziare alle due
principali forze politiche in campo che guardare alla scuola europea
significa anche guardare al funzionamento dei sistemi scolastici
europei che tanta attenzione pongono alla governance ed all’autonomia,
con presidi/dirigenti coadiuvati da figure intermedie (Middle
management) che godono di un riconoscimento giuridico in una carriera
autonoma o integrata.
Riteniamo ormai ineludibile il tema del riconoscimento delle nostre
professionalità che da anni si sono formate con grande impegno e
spirito di servizio, con competenze professionali spese quotidianamente
nella gestione e nella organizzazione delle comunità scolastiche!
I Collaboratori del DS (si ricordino i tanti Collaboratori che si
trovano in Istituzioni affidate a DS reggenti senza nemmeno poter
fruire di un esonero dalle attività didattiche!) non sono semplici
esecutori: infatti, – nella specificità delle diverse funzioni delegate
– godono di una posizione di autonomia e di osservatorio privilegiato
che consentono loro in tempo reale di suggerire possibili cambiamenti
organizzativi e gestionali.
Ecco, dunque, la posizione di ANCoDiS: se si guarda alla scuola
italiana del prossimo decennio, non si può escludere dagli obiettivi
prioritari una innovazione legislativa e contrattuale (in primis
culturale!) che porti al riconoscimento dei Collaboratori dei DS in una
nuova struttura organizzativa della scuola autonoma, con figure che
abbiano specifiche competenze e funzioni riconducibili al middle
management anglosassone (per favore smettiamola di parlare di aggravi
di spesa perché si tratta di investire nelle professionalità presenti
in ciascuna scuola!).
Possiamo leggere ed ascoltare anche queste “novità” tra quelle che si
vogliono portare avanti nella prossima esperienza di governo e che
darebbero il segno di una volontà politica davvero innovativa e moderna?
ANCoDiS è pronta a dare il proprio concreto contributo con proposte che
ritiene ragionevoli, moderne e sostenibili.
Attende soltanto di essere ascoltata.
Rosolino Cicero
Presidente ANCODIS Palermo