Il titolo del famoso libro scritto da Don Milani che venne pubblicato nel 1967 e che oggi rappresenta un'accusa verso la scuola italiana e che presenta significativi insegnamenti e modelli di diligente azione educativa , ben si addice alla lettera spontanea e sincera che Gabriele Ricca , studente della 4^ B Elettronica dell’Istituto superiore Belpasso, ha indirizzato alla sua docente di matematica, prof.ssa Angela Giardinaro, che quest’anno conclude il servizio attivo nella scuola, senza i tradizionali momenti di festa di pensionamento.
E’ una testimonianza che conferma come i piccoli semi messi a dimora nel cuore e nelle menti dei ragazzi germogliano fiori profumati di bontà e di valore.
Professoressa
in questi mesi più che mai ho capito che se il cuore vuole dire qualcosa, che sia un ti voglio bene o altro, lo si deve fare perché il tempo va via velocemente e a proposito di ciò volevo spendere due parole per Lei.
Senza dilungarmi troppo, desidero solamente ringraziarLa in generale; per quanto riguarda la crescita didattica, ma soprattutto per la mia crescita personale a cui ha contribuito tantissimo.
Vuole o non vuole abbiamo passato due anni insieme ed è molto più tempo di quanto io passi con la mia famiglia...
E’ una testimonianza che conferma come i piccoli semi messi a dimora nel cuore e nelle menti dei ragazzi germogliano fiori profumati di bontà e di valore.
Professoressa
in questi mesi più che mai ho capito che se il cuore vuole dire qualcosa, che sia un ti voglio bene o altro, lo si deve fare perché il tempo va via velocemente e a proposito di ciò volevo spendere due parole per Lei.
Senza dilungarmi troppo, desidero solamente ringraziarLa in generale; per quanto riguarda la crescita didattica, ma soprattutto per la mia crescita personale a cui ha contribuito tantissimo.
Vuole o non vuole abbiamo passato due anni insieme ed è molto più tempo di quanto io passi con la mia famiglia...
Ha imparato a conoscermi in questi due anni e sa che sono un ragazzo molto affettuoso e mi affeziono facilmente, quindi ci tenevo veramente tanto a ringraziarLa per la sua dedizione nel suo lavoro e per le sue lezioni di vita, che porterò sempre con me!
Pur riconoscendo di non essere un cervellone o uno “studioso” Lei ha riconosciuto in me delle capacità e le ha stimolate e portate avanti, proprio per questo sento il dovere di ringraziarLa!
Anche se questo è stato l’ultimo anno che in parte Lei ha trascorso con noi, io spero che non sia un addio, ma un arrivederci e spero che, ricominciata la scuola, venga a trovare i suoi alunni per un saluto.
Il suo caro alunno
Gabriele Ricca della 4^ B elettronica
Istituto superiore Belpasso