“Essere per l’altro”: questo il tema scelto
quest’anno per la XIX edizione del Concorso Serra
International Italia, promosso dall’omonima associazione presente
anche nel
territorio catanese. Argomento ampio e impegnativo che sottolinea
l’importanza
del contributo di ciascuno di noi per realizzare una società più
accogliente,
solidale, giusta, libera e che ha particolarmente interessato alcuni
alunni del
Liceo Classico Europeo del Convitto Nazionale Mario
Cutelli di Catania coinvolti dalla prof.ssa Giusy
Gattuso, nell’ambito del suo progetto La scuola come
volano artistico – letterario.
Ben cinque allievi, infatti, hanno preso parte alla competizione e due
hanno
ottenuto gli ambiti riconoscimenti: Alessandro
Rosa di IC, con il testo poetico Battaglia,
si è aggiudicato il secondo premio (ovvero un assegno di 100 euro) e Desirée Ragusa di IIID, con il disegno ἀγάπη,
ha ricevuto una menzione. I ragazzi hanno ricevuto gli omaggi durante
la
cerimonia di premiazione che si è tenuta venerdì pomeriggio 10 maggio
presso il
Seminario Interdiocesano Regina
Apostolorum di Catania.
Nella sua poesia Alessandro personifica la lotta perpetua fra le forze del bene e del male. Sottolinea la bontà di Amore che cerca di rallegrare il mondo mentre Odio e Pregiudizio discriminano, insultano, giudicano, anche davanti ad una bambina, personificazione dell’innocenza e dell’Africa, il continente maggiormente abitato dagli uomini dalla pelle scura. Ma Amore non si arrende e cerca il suo più forte alleato per vincere la battaglia, Coraggio, mettendo in evidenza con lui la meraviglia della varietà e della diversità, sconfiggendo gli eterni nemici e riuscendo a migliorare il mondo. Amore così marca la sua esistenza che è di ausilio all’altro al fine di renderlo felice vincendo in definitiva la battaglia della vita.
Il disegno di Desirée, costruito attraverso sottili linee nere intersecate, esprime l’esperienza del dono di ciò che di più prezioso l’individuo possiede ovvero il “cuore” che racchiude il bene, la positività, il meglio dell’uomo. Gli elementi del viso dei protagonisti sono appena accennati, a parte gli occhi, poiché la percezione dei personaggi rappresentati passa soprattutto attraverso la vista: occhi tondi e bianchi che lasciano trasparire la nitidezza dell’animo. L’inestimabile dono, pronto e impacchettato, viene offerto a colui il quale il cuore “sanguina” in un fiotto rapido e vistoso che fuoriesce dal petto e arriva fino alla terra. La figura di costui è tanto curva quanto provata da questa perdita. Colui che dona, salva la vita, l’essere, i valori in cui crede e fa trionfare così il bene.
Gli elaborati presentati al concorso sono narrazioni originali che hanno costituito uno spaccato che mette in luce l’affettività dei giovani, le loro dinamiche valoriali, la condizione della famiglia e della società contemporanea ed evidenziano come il benessere della singola persona e di ogni comunità può crescere solo nella consapevolezza della corresponsabilità e dei buoni rapporti interpersonali, con la partecipazione attiva di tutti, per assicurare sviluppo e progresso sociale. E solo collaborando e aiutandosi vicendevolmente si possono avviare e generare nuovi processi in grado di sanare le ferite collettività.
I ragazzi ci osservano: il concorso è stato un’occasione per guardare e valorizzare gli esempi di dedizione agli altri, d’impegno sociale, di difesa dei diritti umani come dimostrano le tante realtà associative della nostra realtà; il volontariato, per esempio, costituisce un modello dell’attenzione rivolta agli altri e dimostra che ogni nostra scelta lascia un segno nella comunità. Bisogna avere il coraggio di rischiare e spendersi per migliorarla.
Queste iniziative danno la possibilità di riflettere e sensibilizzare gli alunni su temi tanto profondi quanto delicati e iniziarli così a voler mettersi in gioco perché ogni uomo possa, come scriveva Beethoven, “fare tutto il bene possibile, amare la libertà sopra ogni cosa e non tradire mai la verità”.
Prof.ssa Giusy Gattuso
Nella sua poesia Alessandro personifica la lotta perpetua fra le forze del bene e del male. Sottolinea la bontà di Amore che cerca di rallegrare il mondo mentre Odio e Pregiudizio discriminano, insultano, giudicano, anche davanti ad una bambina, personificazione dell’innocenza e dell’Africa, il continente maggiormente abitato dagli uomini dalla pelle scura. Ma Amore non si arrende e cerca il suo più forte alleato per vincere la battaglia, Coraggio, mettendo in evidenza con lui la meraviglia della varietà e della diversità, sconfiggendo gli eterni nemici e riuscendo a migliorare il mondo. Amore così marca la sua esistenza che è di ausilio all’altro al fine di renderlo felice vincendo in definitiva la battaglia della vita.
Il disegno di Desirée, costruito attraverso sottili linee nere intersecate, esprime l’esperienza del dono di ciò che di più prezioso l’individuo possiede ovvero il “cuore” che racchiude il bene, la positività, il meglio dell’uomo. Gli elementi del viso dei protagonisti sono appena accennati, a parte gli occhi, poiché la percezione dei personaggi rappresentati passa soprattutto attraverso la vista: occhi tondi e bianchi che lasciano trasparire la nitidezza dell’animo. L’inestimabile dono, pronto e impacchettato, viene offerto a colui il quale il cuore “sanguina” in un fiotto rapido e vistoso che fuoriesce dal petto e arriva fino alla terra. La figura di costui è tanto curva quanto provata da questa perdita. Colui che dona, salva la vita, l’essere, i valori in cui crede e fa trionfare così il bene.
Gli elaborati presentati al concorso sono narrazioni originali che hanno costituito uno spaccato che mette in luce l’affettività dei giovani, le loro dinamiche valoriali, la condizione della famiglia e della società contemporanea ed evidenziano come il benessere della singola persona e di ogni comunità può crescere solo nella consapevolezza della corresponsabilità e dei buoni rapporti interpersonali, con la partecipazione attiva di tutti, per assicurare sviluppo e progresso sociale. E solo collaborando e aiutandosi vicendevolmente si possono avviare e generare nuovi processi in grado di sanare le ferite collettività.
I ragazzi ci osservano: il concorso è stato un’occasione per guardare e valorizzare gli esempi di dedizione agli altri, d’impegno sociale, di difesa dei diritti umani come dimostrano le tante realtà associative della nostra realtà; il volontariato, per esempio, costituisce un modello dell’attenzione rivolta agli altri e dimostra che ogni nostra scelta lascia un segno nella comunità. Bisogna avere il coraggio di rischiare e spendersi per migliorarla.
Queste iniziative danno la possibilità di riflettere e sensibilizzare gli alunni su temi tanto profondi quanto delicati e iniziarli così a voler mettersi in gioco perché ogni uomo possa, come scriveva Beethoven, “fare tutto il bene possibile, amare la libertà sopra ogni cosa e non tradire mai la verità”.
Prof.ssa Giusy Gattuso