I programmi ministeriali del Liceo Classico
GEOGRAFIA, SCIENZE NATURALI, CHIMICA
Ginnasio Liceo Classico
MATERIA | IV | V | I | II | III |
Lingua e lettere italiane | 5 | 5 | 4 | 4 | 4 |
Lingua e lettere latine | 5 | 5 | 4 | 4 | 4 |
Lingua e lettere greche | 4 | 4 | 3 | 3 | 3 |
Lingua e letteratura straniera | 4 | 4 | . | . | . |
Storia | 2 | 2 | 3 | 3 | 3 |
Geografia | 2 | 2 | . | . | . |
Filosofia | . | . | 3 | 3 | 3 |
Scienze naturali, chimica e geografia | . | . | 4 | 3 | 2 |
Matematica | 2 | 2 | 3 | 2 | 2 |
Fisica | . | . | . | 2 | 3 |
Storia dell'arte | . | . | 1 | 1 | 2 |
Religione | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Educazione fisica | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 |
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Ginnasio
I due anni di Ginnasio offrono al
giovane la possibilità d'impadronirsi, attraverso la conoscenza dei migliori
autori, di un patrimonio che sarà ulteriormente approfondito nel Liceo, e che
intanto svilupperà in lui il gusto e la capacità dell'espressione aderente e
sentita, e renderà consapevole il suo giudizio estetico.
L'insegnante curerà per l'Italiano e per il Latino indagini comparative sulla
sintassi in proseguimento delle riflessioni sintattiche fatte nelle classi
precedenti. Tali indagini e riflessioni saranno rivolte in particolar modo alla
sintassi della proposizione e del periodo nelle sue linee fondamentali. Si
daranno, inoltre, brevi nozioni di prosodia e metrica.
Passi di diversi autori italiani e latini saranno a tal fine appresi e recitati
Ginnasio
IV Classe
Prose e poesie di autori dal secolo XIV al XX, anche stranieri. l'Eneide in buona versione italiana.
V Classe
Prose e poesie come sopra. I
Promessi Sposi.
Della padronanza della nostra lingua; delle capacità di valutazione delle
opere, della sensibilità nell'esame di processi naturali, moti dell'animo,
concetti, daranno prova d'ora innanzi gli alunni in gare collettive per
l'espressione precisa e bella, e nella redazione scritta individuale.
Liceo
Nel liceo il metodo più propriamente storico, che si seguirà nello studio delle tre letterature, permetterà una più critica penetrazione della civiltà antica e della moderna e dei loro rapporti. Lo studio della letteratura sarà accompagnato da letture di documenti e di passi caratteristici per lo stile sia dei singoli autori, sia di intere epoche (per le letterature antiche la documentazione diretta sarà completata dalla lettura di buone traduzioni italiane) sulla base di tali letture, volta a volta si verrà a sobri rilievi sugli autori, a cogliere i caratteri salienti e distintivi degli autori e delle epoche, ed a provocare da parte degli alunni precise formulazioni orali e scritte dei loro sentimenti e giudizi. Non si trascureranno, d'altra parte, opportuni rilievi grammaticali, sintattici e lessicali.
I Classe
Qualche prosa e poesia medievale
che prepari a intendere l'origine della lingua italiana e il passaggio alla
primitiva poesia in volgare, anche in rapporto alle espressioni musicali (lauda,
ballata, sonetto ecc.). Dalla poesia provenzale al "Dolce Stil Novo".
La prosa italiana del Duecento. Dante e la Divina Commedia. Francesco
Petrarca, Giovanni Boccaccio. I principali prosatori del Trecento. l'umanesimo.
I principali autori della seconda metà del Quattrocento: il Poliziano, il
Pulci, il Magnifico, Leonardo il Pontano, il Sannazzaro, il Boiardo.
Oltre i più significativi passi degli autori citati si curerà più
particolarmente la lettura e il commento storico, linguistico ed estetico di
almeno 20 canti della prima cantica della Divina Commedia, delle più
belle liriche del Petrarca, di una buona scelta di novelle del Decamerone.-
I! Classe
Gli autori maggiori del primo
Cinquecento: Ariosto, Machiavelli, Guicciardini; altri lirici e prosatori.
La poesia satirica e burlesca. Il Tasso.
Il Seicento e i suoi caratteri. Il marinismo. Lirici del Seicento. Storici e
critici. Galileo Galilei, Vico.
Il Settecento, l'Arcadia e Metastasio. Storici e critici. Il rinnovamento civile
ed artistico. Goldoni, Parini, Alfieri.
Saranno letti e commentati almeno 20 canti del Purgatorio, passi delle opere del
Machiavelli, specialmente dai Discorsi sulla prima deca di Tito Livio,
canto dell'Orlando Furioso e della Gerusalemme Liberata, una
tragedia dell'Alfieri e una larga scelta della Vita, libro del Partni e
passi del Giorno.
III Classe
L'Ottocento, Vincenzo Monti, Ugo
Foscolo. il Romanticismo, Leopardi, Manzoni. Scrittori e poeti del Risorgimento.
I politici, G. Mazzini. La seconda metà dell'Ottocento; correnti ed
orientamenti letterari. Positivismo e Verismo, G. Carducci, G. Pascoli, G.
D'Annunzio. Poeti e romanzieri, Fogazzaro, Verga. il Novecento, L. Pirandello.
La critica letteraria.
Nella terza classe del Liceo lo studio della letteratura dovrà essere compiuto
soprattutto attraverso la lettura diretta dei testi. Sarà obbligatoria, oltre
la lettura e il commento di almeno 15 canti del Paradiso, la lettura
delle Odi, dei Sonetti, dei Sepolcri, di passi delle Grazie,
nonché di qualche prosa letteraria del Foscolo; la conoscenza del Leopardi
attraverso la lettura di almeno 15 canti e di qualche Operetta morale, e
quella del Manzoni attraverso la lettura dell'Adelchi, delle più alte
liriche e dei Promessi Sposi. La conoscenza diretta del Carducci dovrà
essere la più ampia possibile per il carattere educativo della sua patriottica
ed umana poesia È inoltre richiesta la lettura di una larga scelta di prose
letterarie del De Sanctis e di un romanzo del Verga. Nelle due ultime classi del
Liceo una grave lacuna deve essere colmata: quella dell'ignoranza delle
letterature straniere. Almeno un'ora la settimana dovrebbe essere dedicata allo
studio delle letterature straniere e particolarmente della francese, tedesca,
russa, inglese, americana: dalla Chanson de geste alle commedie di
Molière, a Balzac, a Victor Hugo, a Stendhal, a Flaubert, a Maupassant; dai Nibelunghi
all'Arminio e Dorotea, al Faust di Goethe, o qualche tragedia
dello Schiller; alle liriche di Heine; da Gogol a Tolstoj, a Dostoievskij, a
Gorkij, a Shakespeare, a Dickens, ai grandi lirici dell'Ottocento; da Emerson a
Poe, Melville.
Gioverà a tale studio l'uso della biblioteca scolastica, attraverso la quale
gli alunni acquisteranno la conoscenza delle letterature straniere nei loro
capolavori.
Ginnasio
Premessa
L'approccio con il latino nella
scuola secondaria dovrebbe giovare, oltre alla maggiore maturità degli alunni
(una realtà sulla quale, nella progettazione didattica, necessariamente nuova,
si dovrà far leva), una più solida competenza linguistica; accostandosi al
latino, i giovani dovrebbero ritrovare, approfondite e motivate, cognizioni già
apprese nel triennio della media attraverso i riferimenti all'origine latina
dell'italiano e anche attraverso la comparazione con la lingua straniera
studiata. L'insegnamento del latino, anzi, già dai primi anni, dovrebbe avere
nella scuola superiore, senza soluzione di continuità con la scuola media, il
fine non secondario di contribuire a una più approfondita conoscenza
linguistica dell'italiano, permettendo agli alunni di notare i momenti
significativi dell'evoluzione della lingua materna e della sua sempre maggiore
autonomia nei confronti del latino.
Per l'avviamento allo studio del latino sarà opportuno chiarire le fondamentali
caratteristiche di una lingua iperflessiva come il latino a confronto con
l'italiano. L'accostamento alla declinazione dovrà essere graduale e
controllatissimo, non solo perché è fenomeno complesso, lontano dalla comune
sensibilità linguistica di chi parla italiano, ma anche perché esso è
sostanzialmente responsabile della struttura della frase latina, sia per
l'ordine delle parole, più libero rispetto a quello dell'italiano, sia per la
sua maggiore sinteticità. Naturalmente, anche nel momento dell'apprendimento
delle tecniche flessive sarà utile il confronto con le caratteristiche
fonetiche, morfologiche, sintattiche dell'italiano e della lingua straniera
studiata. Tale confronto diverrà assolutamente indispensabile per quanto
concerne il sistema di porre in relazione tra loro i termini di una frase.
Potranno essere utili allo scopo materiali opportunamente scelti e organizzati,
secondo le teorie più aggiornate (testi, esercizi strutturali attivanti di
sostituzione, di trasformazione, di traduzione, esercizi programmati ecc.). In
questo modo gli alunni apprenderanno i meccanismi della lingua e implicitamente
(che non è induttivamente) le regole della grammatica. Nell'organizzazione di
questo materiale occorrerà partire da ciò che è di per sé significativo,
come sintassi e semantica, per arrivare agli elementi in sé meno significativi,
come fonemi e morfemi.
Per la morfologia non si dovrà rinunziare a vere e proprie sistemazioni
grammaticali. In questa fase sarà opportuno, anche per guadagnare tempo e
rendere più agevole l'impegno della lettura, a scopo quindi puramente
strumentale, ricorrere ai tradizionali schemi delle flessioni nominali e
verbali. Andrà tuttavia tenuto presente che l'età dell'adolescenza è meno
adatta di quella della preadolescenza a esercitazioni mnemoniche.
Con particolare attenzione dovrà essere considerata la possibilità, offerta
ora per la prima volta, di usufruire del contemporaneo studio, esso pure
iniziale, del greco, per confronti e richiami, che saranno molto importanti non
solo per l'apprendimento dell'una o dell'altra lingua (per qualche parte potrà
trattarsi di un vero e proprio insegnamento comparato), ma anche per un
approfondimento in generale della competenza linguistica.
Poiché lo studio del latino dovrà d'ora in poi essere contenuto nell'arco di
cinque anni e, tutt'oggi, non sono disposte variazioni d'orario, i
docenti dovranno tenere come punto di riferimento alla loro azione il
contenimento nel biennio dell'insegnamento linguistico di base, che andrà
pertanto - ma questo era già un suggerimento dei programmi vigenti, quelli
emanati con ordinanza ministeriale 20 marzo 1967 (e, per il biennio degli
istituti superiori, già con ordinanza ministeriale 2 maggio 1965) -
sensibilmente ridimensionato. Non può infatti dimenticarsi che al centro
dell'insegnamento del latino dovrà rimanere, come già i programmi
prescrivevano, la meditata lettura diretta dei testi. S'intende che attraverso
la lettura dei testi l'insegnamento linguistico continua, si perfeziona e si
motiva (e ciò avverrà precipuamente nel successivo triennio); anzi, per certi
aspetti, che hanno più di una connessione con lo stile, come quello lessicale
semantico e quello sintattico, lo studio della lingua non sembra correttamente
attuabile se non attraverso la lettura. Si vuole insomma qui ribadire che lo
studio della grammatica e la lettura degli autori non sono momenti distinti
l'uno dall'altro: leggendo, non solo si verificano, ma anche si anticipano norme
grammaticali. Per la sintassi, di tanto in tanto e per problemi particolari,
potranno essere opportuni approfondimenti e sistemazioni, con analisi organica e
coordinata, ma lineare ed essenziale. Tali approfondimenti siano tuttavia
limitati alle strutture più comuni.
Per quanto riguarda la lettura dei testi - i primi facili testi, a cui gli
alunni si accosteranno - essa, se vorrà essere efficace, dovrà essere fatta in
classe da parte degli insegnanti (ma questo sarà necessario anche con alunni più
adulti, negli anni successivi). La lettura fatta in classe varrà oltre che a
guidare e ad aiutare gli allievi nella riflessione sulle strutture della lingua,
a far cogliere il significato dei passi letti, a far comprendere e sentire i
temi in essi presenti, a stimolare interessi più ampi, a guidare ad un'iniziale
penetrazione del mondo latino nei suoi aspetti più vari e più vivi.
Come nello studio serio di qualsiasi lingua, gli alunni dovranno essere abituati
alla lettura espressiva e ad alta voce, da farsi in classe da parte
dell'insegnante, come si diceva prima, e sotto la guida dell'insegnante poi, e
da ripetersi più volte a significato compreso. Questo, che vale per ogni
lingua, vale soprattutto per la lingua latina, per la quale la lettura fu sempre
fatta ad alta voce e la lectio del maestro fu costantemente la base di
ogni insegnamento. Tutto questo lavoro insegnerà gradualmente all'alunno
"come si legge un testo" e sarà addestramento importante per
l'esercitazione scritta individuale in classe e a casa, rappresentata dalla
versione dal latino in italiano. A questa versione, che costituirà l'unica
prova scritta per gli esami di idoneità e di promozione alla classe quinta e al
primo anno del triennio, saranno affiancate, come strumento didattico, per
chiarire forme e costrutti, esercitazioni (frasi e brevi versioni)
dall'italiano.
Ginnasio
IV Classe
Studio della lingua: graduale
conoscenza, anche mediante analisi di testi opportunamente scelti, delle
strutture morfosintattiche, e loro sistemazione.
Lettura di testi adeguati all'esperienza degli alunni, soprattutto al fine
dell'apprendimento linguistico.
Versioni dal latino ed esercitazioni dall'italiano.
V Classe
Studio della lingua:
completamento e sistemazione dello studio della morfologia e della sintassi,
anche mediante analisi di testi opportunamente scelti.Lettura di un'antologia di
prosatori prevalentemente storici, adeguati all'esperienza che gli alunni hanno
della lingua. Versioni dal latino ed esercitazioni dall'italiano(4)
Questo programma sostituisce il precedente, che si riporta per completezza di
informazione
- nella IV Classe: Passi
di Cesare e Sallustio, qualche elegia di Ovidio e di Tibullo,
episodi delle Metamorfosi.
- nella V Classe: Un'orazione e qualche lettera di Cicerone. Buona
parte di un libro dell'Eneide.
Gli alunni in tutte le classi si cimenteranno, oltreché in versioni scritte da e in latino, in brevi composizioni latine
Liceo
I Classe
Disegno storico della letteratura
dalle origini all'età di Cesare integrato dalla lettura di testi.
Autori:
VIRGILIO (Eneide, un libro o
buona parte di esso; qualcuna delle Egloghe; passi delleGeorgiche).
CESARE (un libro o ampia antologia) oppure Sallustio (ampia antologia).
CICERONE (un'orazione oppure scelta da un'orazione maggiore oppure scelta
dalle lettere).
Integrazione e approfondimento
dello studio della lingua attraverso la lettura dei testi (con particolare
riguardo alle fondamentali strutture sintattiche).
Versioni dal latino.
II Classe
Disegno storico della letteratura
dall'età di Cesare a tutta l'età di Augusto, integrato dalla lettura dei
testi.
Autori:
LUCREZIO (antologia);
CATULLO (antologia);
ORAZIO (antologia da tutte le opere).
CICERONE (antologia dagli scritti filosofici) oppure Livio (buona parte di un
libro o antologia).
Integrazione e approfondimento
dello studio della lingua attraverso la lettura dei testi (con particolare
riguardo alle fondamentali strutture sintattiche).
Versioni dal latino.
III Classe
Disegno storico della letteratura
dall'età di Tiberio al V secolo d.C., integrato dalla lettura dei testi.
Autori:
TACITO (Agricola o Germania o
un libro di Historiae o uno degli Annales);
SENECA (antologia o un'opera minore) oppure S. AGOSTINO (antologia).
PLAUTO (buona parte di una
commedia) oppure TERENZIO (buona parte di una commedia) Oppure ripresa e
approfondimento di un poeta letto nelle classi precedenti (I o II liceale), con
riferimento al parallelo svolgimento della letteratura greca.
Integrazione e approfondimento dello studio della lingua attraverso la lettura
dei testi (con particolare riguardo alle fondamentali strutture sintattiche).
Versioni dal latino.
Note
La lettura dei testi che integra lo studio delta letteratura può esser condotta su testi originali o su originali accompagnati da traduzione o eventualmente anche su traduzioni. Conoscenza e lettura metrica dell"esametro, del distico elegiaco, dei metri catulliani e oraziane del senario giambico, limitatamente ai testi studiati.
Premessa
Lo studio della lingua e della
letteratura greca è, per comune consenso, indispensabile a tutti coloro che
intendano porre alla base della propria formazione la conoscenza dell'antichità
classica. Così concluderà chi consideri che nella civiltà greca si colgono le
più lontane origini del vivere civile e della cultura europea; così chi
consideri l'influenza esercitata dalla maturità artistica o scientifica dei
greci sul nascere, sull'evolversi, sul significato e sulla validità di generi e
di opere del mondo antico e di quello moderno: del mondo antico attraverso il
geniale ripensamento, oltreché attraverso l'imitazione, dei romani; del mondo
moderno anche per il grande fascino e la validità attuale delle opere
superstiti.
Si ritiene opportuno ripetere qui quanto è detto per il latino nella premessa
ai nuovi programmi definiti con ordinanza ministeriale 20 marzo 1967, e cioè
che anche lo studio del greco dovrà essere sensibilmente ridimensionato nel
senso che esso dovrà mettere in luce le regole morfologiche essenziali, sempre
connesse con una loro verifica costante durante la traduzione anche di semplici
frasi e successivamente nella lettura di brani compiuti e poi dei singoli
autori, riservando invece la spiegazione di più rare eccezioni, di particolarità
morfologiche e delle essenziali strutture sintattiche al momento in cui se ne
presenti occasione durante la lettura dei testi. Anche le particolarità che
distinguono il greco dall'italiano e dal latino saranno illustrate durante la
lettura dei singoli autori. Le letture dei testi originali e quelle in
traduzione devono spingere i giovani a penetrare il mondo greco nei suoi aspetti
più vari e vivi, nelle più importanti correnti di pensiero e in tutto quanto
v'è di originale nella cultura ellenica. I testi devono esser sempre commentati
in tutti i loro aspetti e collocati nel loro ambiente storico e linguistico. A
questa ambientazione contribuiscono la storia civile, la storia letteraria e la
costante osservazione degli essenziali fenomeni morfologici, sintattici e
linguistici in senso ampio.
Avvertenze
Si raccomandano i richiami al
latino in tutto il corso di studio. Le prove scritte d'esame consisteranno, per
il passaggio dalla 4a alla 5a ginnasiale e da questa alla
1a liceale, nella traduzione dal greco di un facile brano di
prosa narrativa adatto alla preparazione raggiunta dagli alunni. Le prove per il
passaggio dall'una all'altra classe del triennio liceale e per la maturità
classica consisteranno in una versione dal greco in italiano (o, a scelta del
candidato, in latino) di un passo di prosa di autore preferibilmente attico o
atticista.
In tutte le classi esercitazioni scritte di traduzione dal greco. Nelle classi
liceali conoscenza e lettura metrica dell'esametro, del distico elegiaco, del
trimetro giambico e dei principali metri della melica monodica, limitatamente ai
testi studiati.
Ginnasio
IV Classe
Fonetica elementare. Morfologia
nominale e pronominale. Morfologia del verbo regolare. Lettura sicura ed
espressiva di semplici passi graduati per servire di base ad una prima
esplorazione della lingua e ad una acquisizione lessicale da confermarsi via via
anche attraverso costanti raffronti con l'italiano e con opportuni esercizi.
N.B. - Nei primi mesi si raccomanda di procedere con prudente gradualità in
modo da potersi avvalere delle opportunità offerte dalla revisione e
dall'integrazione del programma di latino prescritta nel primo trimestre.
V Classe
Continuazione e fine dello studio
della morfologia. Lettura antologica di testi graduati per servire di base ad
una completa acquisizione pratica dei mezzi e delle strutture espressive della
lingua. Ampliamento dello studio del lessico ed elementare fraseologia.
N.B. - Per la lettura antologica si potrà far posto, oltre che ai tradizionali
classici, anche a testi, opportunamente scelti, di altri prosatori attici o
atticisti.
Liceo
I Classe
Ricapitolazione e integrazione dello studio della lingua svolto nelle due classi ginnasiali. Omero, un libro (o parte adeguata di esso), con opportuni riferimenti alla lingua omerica Lettura di un'antologia di prosa storica. Disegno storico della letteratura dalle origini a Pindaro, integrato convenientemente dalla lettura di testi tradotti o con testo originale a fronte.
II Classe
Lettura di un'antologia di poeti
lirici, inclusi alcuni dei più significativi poeti ellenistici, accompagnata da
opportuni cenni sulla lingua. Platone, un'opera o scelta significativa delle
opere.
Disegno storico della letteratura dell'età attica, integrato convenientemente
dalla lettura di testi tradotti o con testo originale a fronte.
III Classe
Una tragedia. Un'orazione.
Disegno storico della letteratura dell'età ellenistica e, limitatamente alle
personalità di maggior rilievo, dell'età greco-romana, sempre accompagnato
convenientemente dalla lettura di testi tradotti o con testo originale a fronte.
L'insegnante curerà una sintesi organica della storia della letteratura, in
modo da consentire all'alunno di seguirne l'essenziale svolgimento attraverso le
varie epoche con particolare riguardo ai seguenti argomenti e scrittori: La
questione omerica - Esiodo - Archiloco - Alceo - Saffo - Pindaro - I grandi
tragici - Aristotele - Erodoto - La Sofistica - Tucidide - Demostene - Socrate -
Platone - Aristotele - Callimaco - Apollonio Rodio - Teocrito - Menandro -
Polibio - Luciano - Plutarco - ll nuovo testamento con cenni sulla letteratura
cristiana.
Esercizi di conversazione e di composizione orale collettiva, di cui poi i ragazzi renderanno conto per iscritto. Esercizi di dettato, esercizi di traduzione orale e scritta, insieme letterale e libera, perché l'alunno rifletta sullo spirito diverso della lingua straniera e della nostra. Le letture saranno di passi antichi e moderni, tra i più belli e interessanti per giovani alunni. Qualche brano, a gusto degli alunni, sarà appreso a memoria. Gli autori letti saranno storicamente inquadrati. Nell'ultima classe, lettura di passi scelti da un'intera opera L'insegnante dovrà costantemente servirsi della lingua straniera nelle sue lezioni, e pretendere lo stesso dagli alunni, almeno nell'ultimo anno
Proseguendo e completando le indagini già fatte nei corsi inferiori, l'insegnante condurrà i giovani a nuovi viaggi e scoperte nei continenti extraeuropei (Asia e Africa in IV Classe; America, Oceania, Terre polari in V Classe), mostrando mediante letture dei resoconti di viaggi la configurazione fisica, le condizioni originarie di vita e di civiltà, il progressivo adattamento e la trasformazione e l'espandersi della civiltà europea nei nuovi paesi, le relazioni economiche, politiche, culturali, le somiglianze e i contrasti.
Ginnasio
IV Classe
L'oriente e la Grecia. La
preistoria. Le civiltà degli antichi popoli mediterranei.
Il popolo greco; tratti essenziali delle civiltà preelleniche; città e loro
ordinamenti; colonizzazione. Le guerre persiane. Le egemonie ateniese, spartana,
tebana. La civiltà della Grecia classica: caratteri, espressioni, valore.
L'egemonia macedone; l'impero di Alessandro Magno. Lo smembramento dell'impero.
La civiltà ellenistica.
V Classe
Roma e la civiltà romana. Le
origini di Roma. Roma regia.
Roma repubblicana e la sua espansione nel Mediterraneo. La crisi della
Repubblica. L'Impero: dal principato alla monarchia militare. La monarchia
di tipo orientale. il Cristianesimo e la sua diffusione. La civiltà romana
nelle sue fasi e nelle sue espressioni più salienti. La disgregazione del mondo
politico romano. Vecchie e nuove forze storiche. I regni romano-barbarici.
Impero romano d'Oriente. L'eredità civile di Roma antica.
Liceo
I Classe
Dal Medio Evo al Rinascimento. Il Medio Evo: limiti e importanza di esso. Chiesa cattolica. Origini del monachesimo. L'Islam e l'impero degli Arabi: la civiltà musulmana, i Longobardi. Carlo Magno e l'Europa dei suoi tempi. L'organizzazione feudale: campagne, città, castelli, abbazie e vescovati. Papato. Impero. Il delinearsi d'una nuova vita dopo il Mille e i suoi fattori. Movimenti religiosi e sette ereticali. Le Crociate e lo sviluppo delle relazioni tra i popoli mediterranei. Il Comune italiano. Dal Comune alla Signoria. Gli albori della nuova Europa. Papato e Impero in lotta per la supremazia politica. Il declino del Papato e dell'Impero come forze politiche universalistiche. Il Rinascimento. Le invenzioni; le scoperte geografiche e le loro conseguenze nella vita mondiale. La colonizzazione.
I! Classe
L'età moderna. La crisi dell'equilibrio politico italiano e le guerre di predominio in. Europa. Riforma e Controriforma. Le lotte politico-religiose, il periodo dell'assolutismo e i conflitti per il primato in Europa. L'Italia durante il predominio straniero. L'assetto europeo nel secolo XVIII. La rivoluzione americana, L'illuminismo e il movimento riformatore. La Rivoluzione francese. Napoleone. il Congresso di Vienna.
III Classe
L'età contemporanea. La
Restaurazione. Contrasti e lotte per la libertà e l'indipendenza dei popoli. I
problemi del Risorgimento. Il 1848 in Europa e in Italia: guerre e lotte per
l'indipendenza italiana. Lo Stato unitario italiano: problemi, contrasti e
sviluppi. I grandi problemi mondiali alla fine del secolo XIX: trasformazione e
sviluppi nel campo dell'economia e della tecnica; il travaglio economico-sociale
e le lotte di classe; imperialismi e colonizzazioni; i rapporti internazionali e
l'equilibrio europeo. Le guerre mondiali. La resistenza, la lotta di
liberazione, la Costituzione della Repubblica italiana; ideali e realizzazioni
della democrazia. Tramonto del colonialismo e nuovi Stati nel mondo. Istituti e
organizzazioni per la cooperazione fra i popoli. Comunità europea.
Per la suddivisione annuale del programma di Storia, in vigore dall'anno
scolastico 1997/98, si confronti il seguente decreto:
D.&L 4 novembre 1996, n. 682. - Modifiche delle disposizioni relative alla
suddivisione annuale del programma di Storia (Articoli estratti)
I limiti cronologici fissati dai vigenti programmi ministeriali per la
suddivisione annuale del programma di Storia valevole per il quinquennio dei
Licei classici, scientifici, linguistici e degli Istituti tecnici sono
modificati secondo le seguenti indicazioni di massima:
l° anno: dalla Preistoria ai primi due secoli dell'impero Romano;
2° anno: dall'età dei Severi alla metà
del XIV secolo;
3° anno: dalla crisi socio-econornica del
XIV secolo alla prima metà del Seicento;
4° anno: dalla seconda metà del Seicento
alla fine dell'Ottocento;
5° anno: il Novecento.
I programmi dovranno contemperare
l'esigenza di fornire un quadro storico generale con l'esigenza di riservare
alla programmazione didattica il compito di indicare, ai fini di un adeguato
approfondimento, tematiche particolari giudicate di interesse rilevante dagli
organi collegiali e dagli stessi insegnanti. Tali tematiche dovranno comunque
essere correlate con gli obiettivi fissati nella programmazione medesima.
Lo svolgimento del programma dell'ultimo anno dovrà essere caratterizzato,
oltre che da continuità di sviluppo come negli anni precedenti, anche da
maggiore ricchezza di dati e di riferimenti.
Nell'ambito della programmazione didattica potrà altresì procedersi
all'integrazione del quadro storico generale con riferimenti ad aspetti delle
realtà storico-culturali locali che siano coerenti con le peculiarità
formative del curricolo.
Si avrà altresì cura di sviluppare le opportune connessioni con l'Educazione
civica.
Le norme di cui al presente decreto entreranno in vigore dall'anno scolastico
1997/98.
Nella fase di prima applicazione del presente decreto il docente di Storia dovrà
provvedere, nei modi e con i mezzi a suo giudizio più convenienti, al recupero
di quelle parti di programma che, per effetto della nuova suddivisione
annuale,sono oggetto di studio nelle classi rispettivamente precedenti.
Il corso di filosofia deve essere
preceduto da un'introduzione la quale miri a porre in luce che la filosofia non
è qualcosa di avulso dalla vita, ma è anzi la vita stessa che vuol farsi
consapevole di sé, onde avviare gradualmente il processo verso la liberazione.
Tutti gli uomini si pongono il problema filosofico, ma solo nella coscienza
filosofica questo assume quella piena consapevolezza che non ha nella coscienza
comune. Occorre accennare ai caratteri peculiari della filosofia, per cui essa
si distingue dalle scienze speciali e dalle altre forme di attività spirituali,
nonché ai legami imprescindibili che a queste la uniscono. A tale introduzione
deve seguire nel triennio una trattazione storica, non limitata al solo
inquadramento degli autori letti, ma diretta ad approfondire la genesi delle
singole dottrine e i loro rapporti reciproci, mettendo cioè in rilievo che la
successione storica è lo stesso sviluppo del pensiero.
Inoltre lo svolgimento del pensiero filosofico dev'essere considerato in
continuo rapporto con l'evoluzione politica, sociale ed economica, vale a dire
con la storia tutta che rimane essenzialmente una anche attraverso la varietà
dei cosiddetti "fattori> che la compongono.
I Classe
La ricerca di un elemento
unitario universale come causa prima del pensiero greco, presofistico.
Impossibilità di trovare tale causa prima fra gli elementi della natura. Il
delinearsi della dialettica dell'essere e del divenire. La convinzione
naturalistica della necessità di un approfondimento della conoscenza della
natura perché tale sintesi possa effettuarsi; l'atomismo.
L'insufficienza del naturalismo. Il merito dei sofisti: il problema dell'uomo.
il loro demerito: la perduta coscienza dell'esistenza unitaria universale. La
ripresa di tale coscienza con la socratica teoria del concetto; sintesi
dell'importanza dell'universalità affermata dal naturalismo presofistico e
dell'importanza della soggettività affermata dai sofisti.
Insufficienza del concetto socratico. L'idea platonica. La reminiscenza. Critica
aristotelica del dualismo platonico. La necessaria immanenza della forma
sostanziale nelle cose. L'universale. Il concetto di potenza e di atto. Il primo
motore.
Decadenza della potenza speculativa: analisi dei sistemi dei maestri (accademici
e peripatetici). Il prevalere dell'interesse etico (storici ed epicurei).
L'assurdo del pensiero che vuole stabilire limiti a se stesso (scetticismo).
Approfondimento dell'interesse etico e aspirazioni al trascendente. L'importanza
di Alessandria. La "metafisica religiosa" e la formazione del
neoplatonismo di Plotino. La rivelazione cristiana e i fondamenti dottrinali del
Cristianesimo. La Patristica, S. Agostino.
Misticismo e razionalismo nel pensiero del Medioevo. La questione degli
universali. L'aristotelismo e S. Tommaso. La reazione volontaristica da Duns
Scoto a Occam.
Leggere e commentare un'opera (o estratti di un'opera organicamente collegati)
di autori classici appartenenti al periodo studiato, in modo da darne una chiara
idea. A semplice titolo indicativo si dà il seguente elenco di autori e di
opere; ma si lascia libertà di scelta al di fuori di esso:
PLATONE: Un dialogo, Protagora,
Gorgia, Repubblica (estratti), Fedro, Fedone, Teeteto, Parmenide, Sofista,
Filebo, Timeo;
ARISTOTELE: Dall'anima (estratti);
ARISTOTELE: Metafisica (estratti);
ARISTOTELE: Poetica (estratti);
SENECA: Lettere scelte a Lucilio ed estratti dei trattati morali;
S. AGOSTINO: De Vera Religione;
S. AGOSTINO: De Civitate Dei (estratti);
S. AGOSTINO: Confessioni (estratti);
ANSELMO D'AOSTA: Monologo;
TOMMASO D'AQUINO: De Unitate intellectus; Tommaso D'Aquino Summa
theologica (estratti).
Il Classe
L'umanesimo e il Rinascimento. La
filosofia del Rinascimento e il prevalere della concezione platonica, Giordano
Bruno. L'affermarsi del metodo sperimentale: Bacone e Galileo. L'influenza del
Rinascimento italiano nel processo formativo del pensiero moderno.
Posizioni e problemi della filosofia moderna. La concezione filosofica di
Descartes e il dualismo fra realtà intelligibile e realtà fisica. il problema
del loro rapporto nell'idealismo empirico inglese e nel panlogismo dello Spinoza
e del Leibniz.
Il criticismo kantiano: limiti gnoseologici dell'esperienza e aspirazione della
ragione a trascenderli. La ragion pratica. Leggere e commentare un'opera (o
estratti di un'opera organicamente collegati) di autori classici appartenenti al
periodo studiato, in modo da darne una chiara idea. A semplice titolo indicativo
si dà il seguente elenco di autori e di opere, ma si lascia libertà di scelta
anche al di fuori di esso:
BRUNO: De causa principio et uno (estratti);
GALILEI: Antologia;
BACONE: Novum Organum (estratti);
DESCARTES: Discorso sul Metodo;
DESCARTES: Primo libro dei Principii di
filosofia;
DESCARTES: Obiezioni e risposte (estratti);
SPINOZA: Etica (estratti);
LOCKE: Saggio sull'intelletto umano
(estratti);
LEIBNIZ: Prefazione e primo libro dei Nuovi
Saggi;
LEIBNIZ: Prefazione e quarto libro dei
Nuovi Saggi;
LEIBNIZ: Monadologia;
LEIBNIZ: Discorso sulla metafisica;
BERKELEY: Trattato sui principi della
conoscenza (estratti);
BERKELEY: Dialoghi tra Hylas e Philonous
(estratti);
HUME: Trattato sulla natura umana
(estratti);
HUME: Ricerca sull'intelletto umano
(estratti);
KANT: Prolegomeni (estratti);
KANT: Critica della ragion pratica
(estratti);
KANT: La fondazione della metafisica dei
Costumi;
KANT: Critica del giudizio (estratti).
III Classe
Lo sviluppo del criticismo
kantiano in senso idealistico. L'eliminazione della cosa in sé e la concezione
dialettica nei grandi filosofi dell'idealismo postkantiano.
Rapporti tra la filosofia italiana e la filosofia europea. Lo storicismo del
Vico. Cenni sui politici e giuristi italiani del Settecento. Carattere della
filosofia del Risorgimento: Rosmini e Gioberti.
La sinistra hegeliana; Feuerbach, Marx, Engels: il materialismo dialettico. Il
positivismo. L'evoluzionismo. L'idealismo storicistico, il fenomenismo
relativistico, il pragmatismo, e i loro principali sviluppi nel pensiero
contemporaneo. Leggere e commentare un'opera (o estratti di un'opera
organicamente collegati) di autori classici appartenenti al periodo studiato, in
modo da darne una chiara idea. A semplice titolo indicativo si dà il seguente
elenco di autori e di opere; ma si lascia libertà di scelta anche al di fuori
di esso:
SCHOPENAUER: Il mondo come
volontà e rappresentazione (un libro);
HERBART: Introduzione alla filosofia (preliminari e logica);
VICO: Scienza nuova (estratti);
FICHTE: Su la missione del dotto;
HEGEL: Enciclopedia (introduzione e preliminari, paragrafi 19-78 estratti
dalla parte III); GALLUPPI: Saggi (estratti);
GALLUPPI: Lezione di logica e metafisica (estratti);
GALLUPPI: Lettere filosofiche (estratti);
ROSMINI: Nuovo saggio (estratti);
ROSMINI: Breve schizzo dei sistemi di filosofia moderna e del proprio sistema;
ROSMINI: Principi di scienza morale e di storia comparativa e critica intorno
al principio della morale;
ROSMINI: Introduzione alla filosofia (estratti);
GIOBERTI: Introduzione allo studio della filosofia (estratti);
GIOBERTI: Protologia (estratti);
SPAVENTA: Logica e metafisica;
SPAVENTA: La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea;
BOUTROUX: Della contingenza delle leggi della natura (estratti);
BOUTROUX: Dell'idea di legge naturale nella scienza e nella filosofia
(estratti);
BOUTROUX: Natura e spirito (estratti);
BERGSON: l'evoluzione creatrice (estratti);
BERGSON: Introduzione alla Metafisica (estratti);
BLONDEL: l'azione (estratti);
JAMES: Saggi prammatisti;
ROYCE: il mondo e l'individuo: estratti dalla 1^ parte volumi primo e secondo;
FIORENTINO: Studi e ritratti della Rinascenza (estratti);
AUSONIO FRANCHI: Ultima critica;
VARISCO: Conosci te stesso (estratti);
VARISCO: I massimi problemi (estratti);
CROCE: Breviario di estetica (estratti).
L'insegnamento della storia
dell'arte nel liceo deve educare nella gioventù il senso della bellezza,
attraverso la penetrazione delle produzioni più notevoli delle arti figurative
del mondo greco, di Roma e dell'Italia. In un insegnamento organico come è
quello del liceo non deve essere trascurato il collegamento delle arti
figurative con i vari aspetti del processo storico. Al termine di tale
insegnamento l'alunno deve essere in grado di sapere individuare gli sviluppi
fondamentali e di riconoscere i più notevoli prodotti artistici della Grecia,
di Roma e delle città italiane.
D'epoca in epoca l'insegnante non mancherà di illustrare le più importanti
costruzioni e figurazioni di artisti stranieri che siano in più stretta
relazione con l'arte italiana.
I Classe
L'arte Preistorica a Micene e a
Creta. L'arte greca. Il tempio greco. l'architettura dorica. I templi dorici in
Grecia e in Sicilia. Il Partenone. Lo stile Ionico.
La scultura greca: la scultura arcaica, Mirone, Fidia, Policleto, Scopa,
Prassitele. La pittura greca: i vasi. L'arte ellenica: la scuola di Pergamo e di
Rodi. L'arte etrusca: l'arco. L'arte romana: l'architettura, gli edifici civili,
la scultura realistica e storica. La pittura: Pompei.
I! Classe
L'arte cristiana. Le catacombe;
la basilica romana. Scultura e pittura. L'arte bizantina. S. Sofia. L'arte
ravennate. Periodo preromanico e romanico. L'arte romanica. Chiese lombarde,
emiliane, venete.
S. Marco. Chiese romaniche toscane. Firenze e Pisa. L'arte romanica in Sicilia.
Scultura romanica Viligelno e Benedetto Antelami. La pittura romanica. Mosaici
veneziani e siciliani. Cavallini e Torriti. Cimabue. Duccio.
L'arte gotica. La cattedrale gotica. Il gotico italiano: Firenze, Siena, Assisi,
Orvieto, Milano, Palermo. La scultura gotica. L Pisani. La pittura gotica:
Giotto, Simone Martini, Lorenzetti.
III Classe
Il Rinascimento. L'architettura.
Filippo Brunelleschi. Leon Battista Alberti. Il tempio Malatestiano e il palazzo
Rucellai. Francesco Laurana. La scultura nel Rinascimento. Jacopo della Quercia.
Donatello, i Della Robbia, il Verrocchio. La pittura: Masaccio, Beato Angelico,
Botticelli, Verrocchio. L'arte del Cinquecento. L'architettura: Bramante,
Michelangelo Vignola, i Sansovino, Palladio. La pittura: Leonardo, Raffaello,
Michelangelo, il Correggio. La pittura veneziana: Giorgione, Tiziano, Veronese,
Tintoretto.
Il Barocco. La scultura barocca: Bernini, Maderno, Borromini, i Carracci,
Michelangelo da Caravaggio.
Il Settecento. Filippo Juvara e Vanvitelli. La scultura. Giacomo Serpotta. La
pittura: Tiepolo, Guardi, Canaletto.
L'arte neoclassica. L'architettura: Piermarini, Cagnola. La scultura. Antonio
Canova. L'arte romantica. Il realismo. Impressionismo e divisionismo.
Il novecento.
GEOGRAFIA, SCIENZE NATURALI, CHIMICA
L'introduzione nel campo delle varie scienze sia condotta tenendo sempre presente che le osservazioni e gli esperimenti non dovranno presentarsi come fatti e azioni isolate, ma come condizionati alla loro possibilità nell'evoluzione storica della tecnica e del pensiero scientifico cui gli alunni via via dovranno farsi accedere.
I Classe
Si inizieranno per le scienze
naturali gli studi di botanica e di zoologia attraverso analisi descrittive
comparative sia di piante e sia di animali, dalle quali gli alunni siano tratti
a stabilire delle grandi differenze (monocotiledoni e dicotiledoni, invertebrati
e vertebrati ecc.) classificatorie, e a seriare delle classi di esseri secondo
la loro apparente progressiva complessità. Prime elementari indagini di
meccanica fisiologica sì da intendere la concezione evolutiva della vita e
prime osservazioni al microscopio.
Per la chimica s'introdurranno gli alunni ai problemi della costituzione atomica
della materia, delle forme e delle leggi delle combinazioni, e dei simboli e
delle equazioni adeguate a significare tali leggi e combinazioni, e della
classificabilità degli elementi in serie analoghe, e della loro evoluzione
(teoria elettronica; acidi, basi e sali. Metalloidi e metalli). Si daranno
nozioni di Mineralogia (giacimenti minerali, sostanze amorfe, principali forme
cristalline).
Il Classe
Per la Botanica e per la
Zoologia, dopo le precedenti indagini descrittive e classificatorie si
inizieranno più profondamente gli alunni alla analisi delle forme viventi nel
loro processo e progresso dalla cellula con la sua cariocinesi e con le sue
progressive differenziazioni nelle varie specie di tessuti e di organi e di
forme complessive. Con questa considerazione l'insegnante connetterà non solo
l'anatomia, ma la fisiologia vegetale, animale e umana; e insisterà
specialmente sulla vita fisiologica endocrina nervosa muscolare e sull'azione
riflessa in rapporto al problema della coscienza e dell'attività umana, e darà
quindi chiare nozioni di igiene (alimentazione, educazione fisica, malattie,
difesa dell'organismo).
Per la Chimica (che si consiglia di far precedere alla biologia) si verrà,
in continuazione delle indagini dell'anno precedente, alla chimica organica e
generalità sui composti del carbonio, con particolare riguardo a quelli di uso
comune e alle industrie che li utilizzano.
III Classe
Completando e riepilogando e connettendo con vaste sintesi tutti gli studi scientifici si intraprenderanno le indagini di Geografia Generale; dalla geografia astronomica si passerà alla fisica terrestre e con i fenomeni di dinamica esogena ed endogena, di eziologia, e più attentamente di distribuzione di flora e fauna e di geografia antropica ed economica. Si concluderà con riflessioni sulle leggi evolutive della vita del mondo minerale, vegetale, animale.
L'insegnamento della matematica
ha speciale valore nella formazione e nel disciplinamento dell'intelletto. Ma
occorre conciliare lo spirito d'indeterminatezza dei giovani con la proprietà,
la sobrietà, la sintesi e la precisione che tale disciplina impone, senza però
scoraggiarli, comprimendo la loro iniziativa. Anche qui dunque si condurranno
ricerche collettive seguendosi il metodo delle approssimazioni successive, perché
la consapevolezza delle parole, dei concetti, delle proprietà, dei ragionamenti
si consegue, a poco a poco, per gradi insensibili. E conviene, per tenere sempre
vivo l'interesse ai successivi sviluppi, dare largo posto all'intuizione, al
senso comune, all'origine psicologica e storica delle teorie, alla realtà
fisica, agli sviluppi che conducono ad affermazioni pratiche immediate, mettendo
da parte le nozioni statiche e rigide, e quelle puramente logiche, ma che
astraggono da ogni impulso intuitivo.
Le suddette esigenze non possono essere conciliate certamente dalle definizioni
statiche, ma dall'uso spontaneo di quelle dinamiche, più aderenti
all'intuizione. Metodo dunque intuitivo-dinamico, in stretto contatto col
processo storico, senza esclusivismo di vedute, perché solo così il patrimonio
spirituale acquistato nella scuola media inferiore può essere veramente
ripreso, evoluto e rafforzato nella scuola dell'ordine superiore.
Ginnasio
IV Classe
Algebra: I
numeri razionali relativi e le quattro operazioni fondamentali su di essi.
Potenze con esponenti interi relativi. Polinomi (razionali, interi); operazioni
su di essi. Prodotti notevoli.
Geometria: Rette, semirette, segmenti. Piani, semipiani;
angoli, Triangoli e poligoni piani. Uguaglianza dei triangoli. Rette
perpendicolari. Rette parallele. Somma degli angoli interni ed esterni di un
poligono. Disuguaglianza tra elementi di un triangolo. Parallelogrammi, loro
proprietà e casi particolari.
V Classe
Algebra: Casi
semplici di scomposizione di polinomi in fattori. Frazioni algebriche; calcolo
con esse. Equazioni e problemi di primo grado a una incognita.
Geometria: Circonferenza e cerchio. Mutuo
comportamento di rette e circonferenze: cenni sul mutuo comportamento di
circonferenze complanari. Angoli nel cerchio (al centro o alla circonferenza).
Poligoni regolari. Qualche problema grafico fondamentale. Poligoni equivalenti.
Teorema di Pitagora.
Liceo
I Classe
Algebra: Sistemi
di equazioni di primo grado. Concetto di numero reale. Calcolo dei radicali:
cenno sulle potenze con esponente frazionario. Equazioni di secondo grado e
facilmente riducibili al primo grado. Semplici esempi di sistemi di equazioni di
grado superiore al primo.
Geometria: Proporzioni tra grandezze. Similitudine dei
triangoli e di poligoni, teoria della misura (cenni), area dei poligoni.
Il Classe
Algebra: Progressioni
aritmetiche e geometriche. Equazioni esponenziali e logaritmi. Uso delle tavole
logaritmiche ed applicazione al calcolo di espressioni numeriche.
Geometria: Rettificazione delle circonferenze e
quadratura del cerchio. Rette e piani nello spazio: ortogonalità e
parallelismo. Diedri, triedri, angoloidi. Poliedri (in particolare prismi e
piramidi). Cilindro, cono, sfera.
III Classe
Trigonometria: Le
funzioni goniometriche: seno, coseno e tangente. Formule per l'addizione, la
sottrazione, la duplicazione e la bisezione degli argomenti. Uso delle tavole
goniometriche ed applicazione alla risoluzione dei triangoli rettilinei. Geometria:
Cenni sui poliedri equivalenti, sulla base, eventualmente, del principio di
Cavalieri. Regole pratiche per la determinazione di aree e volumi dei solidi
studiati.
Nelle tre classi: esercizi semplici di applicazione
dell'algebra alla geometria.