Caro Presidente,
desidero sottoporti gli effetti disastrosi a cui vanno incontro tutti quei presidenti di Commisssione degli Esami di Stato che saranno nominati in scuole dove operano più di tre commissioni. Infatti se si esamina attentamente l'ordinanza 43,prescindendo da quanto viene detto all'art 13 " riunione Plenaria" sulla possibilità di delegare ad un commissario alcuni compiti, dall'art 16 - Colloquio- al comma 7 viene detto" La commissione procede alla formulazione di un punteggio in numeri interi relativa alla prova di ciascun candidato nello stesso giorno nel quale viene espletato. I punteggi sono successivamente attribuiti dall'intera commissione a maggioranza,compreso il presidente, ai sensi dell'art 13,comma 1, secondo i criteri...."
Se il delegato dovesse intendersi come presidente di quella "classe-commissione", avrebbero dovuto specificare che le classi dovrebbero essere intese come sottoccommissioni.In tal caso il Presidente effettivo non può partecipare all'assegnazione dei voti subito dopo i colloqui, operando le stesse contemporaneamente, infatti se dovesse partecipare in una classe qualsiasi vi sarebbe disparità di trattamento per una diversa composizione numerica delle commissioni.Dovrebbe, quindi, essere presente solo alla ratifica finale, non prevista,dopo avere stabilito una scansione temporale successiva delle ratifiche. La sua funzione si risolverà solo in un controllo burocratico delle carte.
Con cordialità Giuseppe Moncada-Preside Liceo Scientifico Majorana di Scordia
giuseppe.moncada@tin.it
desidero sottoporti gli effetti disastrosi a cui vanno incontro tutti quei presidenti di Commisssione degli Esami di Stato che saranno nominati in scuole dove operano più di tre commissioni. Infatti se si esamina attentamente l'ordinanza 43,prescindendo da quanto viene detto all'art 13 " riunione Plenaria" sulla possibilità di delegare ad un commissario alcuni compiti, dall'art 16 - Colloquio- al comma 7 viene detto" La commissione procede alla formulazione di un punteggio in numeri interi relativa alla prova di ciascun candidato nello stesso giorno nel quale viene espletato. I punteggi sono successivamente attribuiti dall'intera commissione a maggioranza,compreso il presidente, ai sensi dell'art 13,comma 1, secondo i criteri...."
Se il delegato dovesse intendersi come presidente di quella "classe-commissione", avrebbero dovuto specificare che le classi dovrebbero essere intese come sottoccommissioni.In tal caso il Presidente effettivo non può partecipare all'assegnazione dei voti subito dopo i colloqui, operando le stesse contemporaneamente, infatti se dovesse partecipare in una classe qualsiasi vi sarebbe disparità di trattamento per una diversa composizione numerica delle commissioni.Dovrebbe, quindi, essere presente solo alla ratifica finale, non prevista,dopo avere stabilito una scansione temporale successiva delle ratifiche. La sua funzione si risolverà solo in un controllo burocratico delle carte.
Con cordialità Giuseppe Moncada-Preside Liceo Scientifico Majorana di Scordia
giuseppe.moncada@tin.it