23-08-2006.
A un giorno dal possibile sfratto, cresce la tensione all'Andrea Doria di via
Cordai. Se le trattative in corso tra l'amministrazione comunale, che non paga
l'affitto dal febbraio 2005, e la proprietà, la Compagnia Sant'Orsola, cioè
delle Figlie di Sant'Angela Merici, dovessero fallire, l'anno scolastico non
avrebbe più inizio in via Cordai. E questo rappresenterebbe un grave danno dal
punto di vista strutturale, ma soprattutto socio-culturale, per studenti e
famiglie «assolutamente non intenzionate a cambiare sede, tantomeno quartiere»,
dice il dirigente vicario Barbara Messina. L'alternativa che la scuola non
intende prendere in considerazione, le 10 aule in via Case Sante. Ma non sarebbe
una soluzione adeguata visto che gli studenti della Doria sono 500, distribuiti
in 40 aule.
I nullaosta per l'istituto di San Cristoforo sono ogni anno numerosissimi, «fino
a oggi (ieri ndr) una signora si è presentata a scuola per trasferire dalla
Pirandello il figlio», dice Messina, che scarta, a nome di tutto il corpo
docente, l'idea via Case Sante per un ulteriore ma imprescindibile motivo: «Non
abbiamo la documentazione». Non sarebbero cioè in regola con «le carte». In
primis, l'attaccamento viscerale dei ragazzi, che vengono anche da Concordia e
Angeli Custodi, al quartiere. La Doria fornisce servizi e supplisce a varie
carenze: «Un punto di riferimento anche per i genitori».
I programmi sono bloccati, e gli insegnanti hanno le mani legate. Nella
struttura individuata come la possibile "sostituta" non ci sarebbe neanche il
collegamento a internet. «Noi siamo costantemente collegati con il sito del
ministero, abbiamo fatto la richiesta per l'adsl, ma è stata negata».
Insomma, come la giri, la proposta-alternativa fa acqua da tutte le parti.
L'assessore alle Politiche scolastiche del Comune, Giuseppe Maimone, riferisce
di essere impegnato a tutto spiano per risolvere la faccenda in maniera
indolore. «Siamo in aperte trattative con la proprietà, contiamo su un anno di
proroga». Lo sfratto sarebbe dovuto avvenire già a luglio, ma di fatto non è
stato eseguito. «Domani (oggi ndr) - aggiunge Maimone - ci incontreremo con
l'assessore al Bilancio, Caruso. Posso confermare - ha aggiunto Maimone - che da
parte della proprietà, che a ragione reclama un credito, c'è apertura». Il
trasloco, quantomeno nell'immediato, tranquillizza l'assessore, non si dovrebbe
"concretizzare". Valentina Sciacca (da La Sicilia)