PUBBLICATO: HR-HANDICAP RISPOSTE
Mensile di attualità, cultura e informazione sulle tematiche dell’handicap
Scoprire il piacere di studiare
Ricerche effettuate affermano che l' 84% degli studenti soffrono di problemi motivazionali durante i loro corsi. La motivazione e il metodo di studio sono la chiave per il successo effettivo nello studio
Letizia Colonna –colonnaletizia@infinito.it
“Per ogni persona che vuole insegnare ce ne sono approssimativamente 30 che non vogliono imparare”. ( W.C. Sellar e R.J. Yeatmen, In Lamb, 1990).
Gli insegnanti sono disorientati: non capiscono cosa stia succedendo ai propri studenti. I genitori sono angosciati perché si sentono impotenti di fronte al disinteresse dei figli nei confronti della scuola. La maggior parte degli studenti percepisce la scuola come un peso, una noia, una costrizione. L’obiettivo che ci si vuole proporre con questa serie di articoli sul metodo di studio e sulla motivazione non è l’elenco di particolari tecniche “seduttive” per abbellire le materie, ma un incontrare gli studenti come persone con i loro bisogni. Tutti possiamo fare qualcosa subito senza dovere aspettare riforme strutturali, possiamo sin da questo momento elaborare argomentazioni sul significato e sul valore dello studio e della scuola. Un proverbio cinese dice: “Non dare un pesce ad un affamato, ma forniscilo di un amo da pesca; se gli dai un pesce, mangerà per un giorno, se gli fornisci un amo, mangerà tutti i giorni”. Un buon metodo di studio è utile perché consente di risparmiare tempo e sforzi inutili. I cenni che a seguito verranno forniti vogliono essere “ imput” utili per successivi personali approfondimenti sia da parte di studenti adulti, che da parte di insegnanti che, sono coloro che avviano gli apprendimenti sulle tecniche riguardanti l’attuazione di un metodo di studio efficace. I fattori fondamentali del metodo di studio sono secondo M. Polito:
Ø Il metodo. Ø La motivazione. Ø Le abilità cognitive e metacognitive. Ø Le strategie e le mnemotecniche. Ø Lo studio.
· Il metodo è la conoscenza della strada più efficace per ottenere ottimi risultati, però sono necessarie diverse abilità : sapere cosa è lo studio e cosa comporta; gestire il proprio tempo per lo studio; essere capaci di automotivarsi; essere in grado di programmare i tempi di studio; riuscire a fare un’autovalutazione dei risultati del proprio studio; saper elaborare strategie per prendere appunti; schematizzare; leggere e produrre un testo.
· La motivazione è la spinta a raggiungere ciò che si ritiene importante; la motivazione è condizione indispensabile dello studio (per tale argomento, vista la sua importanza, saranno dedicati degli articoli a parte).
· Le abilità cognitive e metacognitive: le prime riguardano il conoscere, le seconde riguardano il modo in cui si conosce. E’ necessario riuscire ad adottare strategie di apprendimento; sfruttare la propria memoria al massimo utilizzando anche le mnemotecniche; conoscere ed utilizzare strategie che riescono a farci recuperare le informazioni già acquisite, rielaborarle e riutilizzarle.
· Le strategie di studio sono dei piani sequenziali di operazioni che favoriscono l’assimilazione, l’elaborazione e la memorizzazione: strategie per leggere, per apprendere, memorizzare, ripassare e produrre un testo. Strategie per sottolineare, prendere appunti e schematizzare.
· Lo studio è la quantità e la qualità di investimento della propria energia per imparare.
Il metodo di studio è, invece, il modo migliore per assicurare un buon investimento delle energie applicate. “Lo studio senza metodo è disordinato e improduttivo. Lo studio senza motivazione è noioso e insopportabile”. IL metodo di studio comporta la conoscenza di come studiare, di quanto e quando studiare, di come funziona l’apprendimento e la memoria, di come si stimola l’attenzione e la motivazione. Le caratteristiche fondamentali dello studio secondo M . Polito sono le seguenti:
Ø La consapevolezza del valore dello studio.
Ø L’interesse .
Ø La costanza .
Ø Il metodo.
La consapevolezza dell’importanza dello studio nasce dalla consapevolezza di sé, delle proprie attitudini, dei propri scopi e motivazioni, delle proprie strategie. Gli studenti più bravi di solito hanno buona consapevolezza del proprio valore e delle proprie risorse. L’interesse: dal greco “interesse” significa “ essere dentro”, cioè essere coinvolto intimamente con quello che si fa. In altri termini fare le cose controvoglia è dannoso e inutile. Un proverbio afferma “ quel che ascolto dimentico, quel che vedo ricordo, quel che faccio capisco”. Solo facendo le cose attivamente è possibile apprendere, comprendere e ricordare. La costanza: non basta avere l’intezione di studiare è necessario tradurre l’intenzione in azioni concrete, graduali e costanti. Un proverbio latino dice: “una goccia riesce a scavare anche la pietra, non per la sua forza , ma per la sua costanza”. Un impegno saltuario conduce alla dispersione delle energie, ma un impegno costante garantisce risultati soddisfacenti Il metodo: lo studente motivato sente la necessità di curare il proprio metodo di studio: "Quando studiare? Quanto studiare? Come studiare? Cosa studiare? Come studiare? Dove studiare? In quali condizioni psicofisiche?” (M . Polito)
Ø Quando studiare? E’ necessario individuare le proprie difficoltà nella gestione del del tempo studio; conoscere e rispettare il proprio ritmo di attività e di riposo; conoscere le proprie attitudini; programmare il proprio tempo, distribuendo le ore e le scadenze
Ø Quanto studiare? Non esiste una risposta uguale per tutti la quantità di ciò che si deve studiare dipende da molteplici fattori: la padronanza dei prerequisiti ; la forza della motivazione, la struttura del testo ( semplice, complessa), l’uso di adeguate strategie metodologiche, la piena efficienza delle abilità cognitive.
Ø Come studiare? La padronanza di un buon metodo di studio permette di fare il doppio in metà tempo e con meno fatica. Riattivare le preconoscenze prima di studiare; individuare il proprio ritmo di apprendimento; individuare i primi segni di stanchezza o di distrazione; studiare attivamente utilizzando i vari canali sensoriali; studiare con i sussidi didattici.
Ø Cosa studiare? Ciascuno di noi sceglie cosa studiare secondo le proprie attitudini ed inclinazioni. I contenuti e la qualità dello studio cambiano a seconda dell’età, dell’interesse, degli scopi.
Ø Dove studiare? Bisogna aver cura del proprio ambiente di studio. Per studiare si ha bisogno di concentrazione, è necessario un ambiente ben ossigenato, non troppo caldo né troppo freddo, tranquillo, raccolto, silenzioso e piacevole.
Ø In quali condizioni psicofisiche? Si studia bene quando le condizioni psicofisiche sono buone, quando il corpo è forte ed efficiente anche la mente si sente vigorosa e lucida. E’ meglio evitare di studiare quando si è molto preoccupati . Evitare l’abuso di caffeina e nicotina; scegliere cibi leggeri e digeribili.
Leonardo Da Vinci affermava: “ Lodare la ragione è facile, difficile è ragionare bene; facile è invocare l’esperienza, difficile è organizzare esperienze sistematiche”. E’ facile lodare il metodo di studio e riconoscerne l’importanza e l’efficacia, ma è difficile riuscire ad applicarlo con costanza fino ad acquisire una stabile abitudine metodologica. L’esercizio è la via più sicura per collegare la teoria sul metodo alla pratica quotidiana dello studio. “ Non serve studiare di più, se non si studia con metodo” Studiare con metodo significa scoprire il piacere di studiare. Ricordiamoci però, che un buon metodo di studio senza una forte motivazione diventa arido. Approfondimenti
· Boscolo P., (1986), Psicologia dell’apprendimento scolastico, Utet, Torino.
· Colpo G., (1978),
· Cornoldi C., (1986), Apprendimento e memoria nell’uomo, Utet, Torino.
· Mager R.F:, (1978), Come sviluppare l’atteggiamento ad apprendere, Lisciani e Zampetti, Teramo.
· Polito M. , (2002), Guida allo studio. Le tecniche. Come sottolineare, prendere appunti, schematizzare e archiviare Editori Riuniti, Roma.
· Polito M. , (2002), Guida allo studio: Il Metodo, Editori Riuniti, Roma.
· Polito M. , (2003), Guida allo studio: