Il ritorno delle dee'', progetto coordinato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Enna su iniziativa dell'Assessorato Regionale per i Beni Culturali e Ambientali. Da qui al 2011, saranno restituiti al Museo di Aidone una serie di preziosi reperti dell'antichità - fra cui la Venere di Morgantina tutt'oggi esposta al Paul Getty Museum, in California - provenienti da scavi clandestini nell'antica città di Morgantina e finiti attraverso rocambolesche vicende nelle aste internazionali d'antiquariato. L'altissimo valore artistico e formale dei due acroliti - esposti dal 2002 al 2007 al Bayly Art Museum dell'University of Virginia - è confermato dalla soprintendente di Enna, Beatrice Basile, che spiega come ''queste due dee, Demetra e Kore siano gli esemplari più antichi finora conosciuti di statue eseguite nella tecnica acrolitica".
Dopo trent'anni, i grandi volti - che non sono più enigmatici, e hanno un nome, quello delle dee delle messi e del rinnovamento perenne della vita - tornano a casa, nel piccolissimo paese accanto alla grande città greco-sicula di Morgantina. Con un allestimento che punta alla creatività e alla contaminazione fra le arti di ieri e di oggi, le due dee, che nella mitologia greca sono madre e figlia, saranno ricomposte e soprattutto 'vestite' da Marella Ferrera, la stilista siciliana che, dopo aver firmato raffinatissime collezioni di alta moda, ha collaborato anche con teatri lirici e di prosa. Un allestimento non tradizionale - quello scelto dalla Soprintendenza di Enna - basato sull'immediata percepibilità visiva ed emotiva delle statue e del loro significato come oggetti di culto di grande impatto emotivo, che ha chiesto la collaborazione di un'esperta insolita per gli ambienti accademici: "Volevamo poter restituire, senza descriverlo, un corpo a queste due divinita' -spiega la Soprintendente Basile- e per farlo dovevamo creare una volumetria particolare, insieme reale e fuori del tempo, qualcosa che Marella Ferrera, col suo estro artistico, ha saputo ideare e suggerire utilizzando moderni materiali poveri per una versione attuale della costruzione antica". Solo al termine dell'allestimento, invece, si potrà vedere il drappeggio del peplo, il tradizionale abito greco, modellato dalla Ferrera sui corpi, ormai quasi tangibili, delle due dee. "Vestire queste due donne un po' speciali -spiega la stilista- e' stata un'esperienza unica. Ho scelto un filato naturale, un tulle di lana tessuto in Francia che abbiamo fatto tingere color avorio perche' si accostasse meglio alla carnagione di Demetra e Kore".
''L'esposizione al museo di Aidone degli acroliti di Morgantina è il primo di una serie di eventi propedeutici al ritorno in Sicilia delle Venere'' è quanto afferma all'Adnkronos l'assessore regionale al Turismo della Sicilia, Nino Strano in merito al ritorno dagli Usa alla Sicilia delle dee Demetra e Kore. ''Lavoreremo -aggiunge- in stretta sinergia con l'assessorato ai Beni culturali curando in particolare la promozione dell'evento, perché bene è l'organizzazione di manifestazioni culturali, ma queste vanno portate a conoscenza del grande pubblico. Va allora predisposto un piano di promozione e presentare per tempo nelle borse internazionali del turismo, perché la cultura si coniughi con quello sviluppo economico che può portare il turismo. Abbiamo promosso un tavolo tecnico da noi presieduto, per il coordinamento delle attività relative al rientro del prestigioso reperto in Sicilia''.
L'inaugurazione della mostra degli acroliti, su iniziativa dell'Assessorato Regionale per i Beni Culturali e Ambientali, sarà preceduta sabato 12 dicembre da un convegno di studi a carattere internazionale organizzato dalla Soprintendenza di Enna in collaborazione con la Provincia e l'Università Kore di Enna e con i Comuni di Aidone e Piazza Armerina. Interverranno, fra gli altri, gli archeologi Malcom Bell e Carla Antonaccio che dirigono a Morgantina gli scavi della missione statunitense, Clemente Marconi, professore della Columbia University, che per primo si e' occupato dello studio degli acroliti, e Claudio Parisi Presicce, esperto di cultura greca. "Nel corso del seminario -conclude Basile- verrà anche ripercorsa la complessa vicenda del recupero delle statue fino alla convenzione fra Ministero, Regione Siciliana e Musei americani che ha recentemente stabilito, una volta per tutte, la restituzione di quanto illecitamente trafugato e soprattutto un principio condiviso di legalità che deve presiedere alla circolazione e allo scambio dei reperti archeologici". Il 'Ritorno delle dee' prevede per la primavera del 2010 la mostra del complesso di argenti provenienti dal Metropolitan Museum di New York conosciuto come il Tesoro di Eupo'lemo (III sec. a.C.). All'inizio del 2011 tornerà ad Aidone la grande dea, ora al Getty Museum, e ancora senza nome: è infatti conosciuta come Afrodite, ma più probabilmente è anch'essa una raffigurazione della grande madre della Sicilia greca, la dea Demetra.
Ieri intanto, ad Aidone, nelle sale dell'ex Macello di Piazza Giovanni Paolo II, e' stato presentato il volume ''Morgantina: a cinquant'anni dall'inizio delle ricerche sistematiche'' (Sciascia Editore). Curato dal Professore Giuseppe Guzzetta, docente di Numismatica antica nella Facolta' di Lettere dell'Universita' di Catania, il libro raccoglie una serie di saggi che riunisce gli atti del seminario promosso dal Comune di Aidone nel dicembre del 2005, in occasione dei cinquant'anni dall'inizio degli scavi in quella che il celebre archeologo trentino, Paolo Orsi, defini' "la piccola Pompei". Oltre a ricostruire la storia degli scavi di Morgantina - che vide la luce grazie alla passione per le antichita' di re Gustavo di Svezia immortalato in una serie di scatti con il capo di una delle prime spedizioni, l'archeologo svedese Eric Sjoqvist - il volume contiene gli interventi di vari studiosi, in particolare archeologi e numismatici, che riferiscono puntualmente sullo stato di studi e ricerche condotte nel sito negli ultimi decenni. In primo piano, nel volume, vi sono le preziose monete di Morgantina, le terracotte architettoniche dall'area sacra della Cittadella (Massimo Frasca), le terrecotte votive del Santuario di Demetra e Kore (Serena Raffiotta), gli studi antiquari dell'Ottocento e Novecento (Alessandra Castorina) e la campagna di scavi condotta fra il 2004 e il 2005 dalla Soprintendenza di Enna (Carmela Bonanno, direttrice del del servizio beni archeologici).