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EDIZIONE STRAORDINARIA
Emergenza Sud-Est asiatico:
"Adottiamo una scuola in Indonesia"
N. 84/180, 8 gennaio 2005
SOMMARIO
1. La scuola italiana di fronte alla catastrofe dello tsunami. Un
invito
2. Adottiamo una scuola. Perche'?
3. Adottiamo una scuola. Come?
4. Adottiamo una scuola in Indonesia/1. A chi rivolgersi
5. Adottiamo una scuola in Indonesia/2. Le scuole di pace
6. Adottiamo una scuola in Indonesia/3. L'altro tsunami
7. Avviata la raccolta dei fondi per la Comunita' di Sant'Egidio
1. La scuola italiana di fronte alla catastrofe dello tsunami. Un
invito
Una riflessione da parte di tutti gli studenti italiani, dai piccoli
ai piu' grandi, da dedicare a tanti coetanei sfortunati del Sud Est
asiatico colpiti dalla catastrofe dello tsunami. Un approfondimento
stimolato e guidato dagli insegnanti, confrontando idee, sentimenti,
raccogliendo informazioni su un mondo cosi' diverso dal nostro,
immedesimandosi in chi ha perso parenti, maestri, casa e le poche cose
che aveva.
E' l'invito che il Ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, ha
rivolto oggi agli studenti e agli insegnanti di tutte le scuole
italiane e al quale Tuttoscuola risponde immediatamente e
concretamente con una forte iniziativa.
E' possibile infatti fare qualcosa di tangibile, che sia avvertito da
chi deve ora sopravvivere anche al "dopo tsunami" (e in molti casi
potrebbe essere ancora piu' difficile) e trovare la forza di guardare
al futuro, le cui possibilita' sono legate soprattutto all'istruzione.
Un sostegno e un aiuto diretto dagli studenti e dalle scuole italiane
ai "colleghi" di una o piu' scuole delle aree colpite dal sisma.
Come? In tanti modi. Noi abbiamo pensato, con la Comunita' di
Sant'Egidio, di proporre l'iniziativa "Adottiamo una scuola in
Indonesia". Tutti i particolari su come aderire li troverete in questo
dossier. Vediamo innanzitutto perche' e come adottare una scuola.
2. Adottiamo una scuola. Perche'?
Kamala (Isola di Phuket) 4 gennaio 2005 - "Riapre la scuola che non
c'e' piu': dei 374 alunni non rispondono all'appello 110.
Dell'edificio scolastico che prima di Natale accoglieva quei bambini
mancano due pareti esterne, l'acqua ha portato via banchi, armadietti
e porte e ha lasciato scie di sporco sui muri rimasti in piedi" (dal
Corriere della sera).
Ora c'e' bisogno di ricostruire muri e speranze.
La scuola e' il primo impegno per un popolo che vuole uscire dalla
tragedia e investire per il futuro.
L'Indonesia e molti paesi colpiti dallo tsunami, stavano gia'
investendo, per quanto potevano, in istruzione e formazione. Ora
dovranno farlo con nuova convinzione, ricominciando in molti casi da
capo. Per riuscire avranno bisogno della solidarieta' del mondo, a
cominciare proprio dai giovani e dalle scuole degli altri Paesi.
Adottare una scuola nei Paesi devastati dalla tragedia e' investire
nella speranza, e' un grande gesto di solidarieta' verso i giovani
affinche' ritrovino quella fiducia nel futuro che il maremoto ha
spezzato il 26 dicembre.
3. Adottiamo una scuola. Come?
Ci sono vari modi per adottare una scuola.
Il primo, forse il piu' importante, e' quello di contribuire a
ricostruire materialmente una scuola distrutta, a riacquistare arredi,
banchi, strumentazione didattica, computer.
Partendo da un progetto di ricostruzione, per la cui realizzazione
servono necessariamente interventi finanziari e donazioni di enti e di
privati, potrebbero essere proprio le nostre scuole, da sole o in
rete, a promuovere, sensibilizzare e stimolare nel proprio territorio
l'iniziativa di raccolta di fondi.
Vi sono anche altri modi, allo stesso tempo, per adottare una scuola,
come quello di creare rapporti tra scuole italiane e scuole del sud
est asiatico: rapporti fatti di scambi, di contatti tra alunni,
d'interazione personale, di testimonianza di solidarieta' e vicinanza
spirituale. Internet e webcam possono facilitare questi contatti e
accorciare le distanze geografiche.
I ragazzi hanno creativita' e sanno trovare le vie e i modi per
arrivare al cuore e agli interessi dei loro coetanei. I rapporti tra
ragazzi possono diventare un modo per sostenere, incoraggiare,
condividere e guardare insieme ad un futuro nuovo.
E lo scambio puo' forse diventare, infine, ospitalita' in Italia dei
nuovi amici.
4. Adottiamo una scuola in Indonesia/1. A chi rivolgersi
Quale tramite per adottare una scuola?
Proponiamo di rivolgersi alla Comunita' di Sant'Egidio a Roma, che ha
radicate presenze in Indonesia, il paese piu' colpito dal disastro, e
la cui apprezzata esperienza e' notoriamente garanzia di serieta' e di
efficacia nel conseguimento degli obiettivi di sostegno e di aiuto.
Anche perche', per rendere efficaci gli aiuti, bisogna conoscere molto
bene le caratteristiche, le regole sociali, le abitudini delle
comunita' alle quali ci si rivolge.
Nella zona piu' colpita, a Banda Aceh, nel nord dell'isola indonesiana
di Sumatra, si sommano vecchie e nuove difficolta', logistiche,
culturali, religiose e politiche, oltre che economiche, in un'area
dove almeno mille insegnanti risultano dispersi e il cinquanta per
cento delle scuole distrutte. E' importante, dunque, che gli aiuti
raccolti siano affidati a soggetti che abbiano conoscenza diretta dei
problemi locali e dei modi per cercare di risolverli.
In fondo sono riportati tutti i recapiti della Comunita' di
Sant'Egidio.
5. Adottiamo una scuola in Indonesia/2. Le scuole di pace
Dove si puo' indirizzare l'azione degli operatori della Comunita' di
Sant'Egidio?
In due direzioni: nell'ampliamento/ricostruzione di strutture
scolastiche e nel sostegno all'attivita' delle "Scuole di pace".
Le "Scuole di pace" sono centri, completamente gratuiti, che si
qualificano come un ambito familiare che sostiene il bambino o
l'adolescente nell'inserimento scolastico; che aiuta la famiglia nel
suo compito, proponendo un modello educativo aperto agli altri,
solidale verso i piu' sfortunati, capace di superare barriere e
discriminazioni.
Le attivita' di una scuola della pace si svolgono generalmente piu'
volte la settimana. Visite, gite, feste, escursioni fanno parte
integrante delle attivita' delle scuole della pace.
Ogni anno nel mondo piu' di 10.000 bambini e adolescenti frequentano
regolarmente le scuole della pace della Comunita' di Sant'Egidio.
Inoltre in Indonesia le scuole della pace si caratterizzano anche per
il loro carattere multietnico e interreligioso. Giovani cinesi
cristiani, in genere piu' benestanti, aiutano a studiare bambini
indonesiani di religione musulmana, collaborando, in maniera assai
concreta, all'edificazione di una societa' pacifica senza odi
religiosi o etnici.
6. Adottiamo una scuola in Indonesia/3. L'altro tsunami
Ma c'e' un'altra riflessione che quest'evento puo' suggerire.
Come e' stato efficacemente detto, esiste uno "tsunami silenzioso" che
ogni giorno uccide migliaia di bambini e fa vivere nell'indigenza e
nell'analfabetismo milioni di persone, anche se abitano lontano dal
mare. Nel momento in cui una catastrofe naturale, che ci ha colpito
con maggiore intensita' perche' ha toccato anche tanti connazionali,
ci fa riflettere, non si deve dimenticare gli squilibri che esistono
permanentemente. Da qui l'idea di allargare l'iniziativa "Adottiamo
una scuola in Indonesia" anche alle scuole e "scuole della pace"
collocate a diversi chilometri dalle coste, ma che avevano bisogno
gia' da prima del maremoto, e continuano ad averne ora, di un aiuto.
Gli interventi promossi dalle nostre scuole potrebbero essere portati
dalla Comunita' di Sant'Egidio nelle scuole situate nelle zone di
Pekan Baru, Duri, Padang e Medan.
E' utile ricordare che si stima siano circa 250 milioni i minori (dai
5 ai 14 anni) nel mondo che lavorano; la meta' di essi si trova in
Asia. L'Asia, infatti, e' il continente dove il fenomeno del lavoro
minorile e' piu' diffuso e dove sopravvivono forme di lavoro forzato
dei bambini e di vera e propria schiavitu'. Minori di 8 o 9 anni
vengono dati in pegno, in cambio di piccoli prestiti, ai proprietari
delle fabbriche per le sigarette e a quelli dei telai dove lavorano
fino a venti ore al giorno.
Si calcola che, in India e in Indonesia, i minori attivi
economicamente siano intorno al 25% e l'orario lavorativo consentito
e' dalle dodici alle quindici ore giornaliere. Ecco una faccia dello
"tsunami silenzioso" da combattere.
7. Avviata la raccolta dei fondi per la Comunita' di Sant'Egidio
Pertanto il sostegno alle scuole dell'Indonesia puo' essere portato,
attraverso la Comunita' di Sant'Egidio, sia a scuole e bambini che si
trovano nelle aree colpite dal maremoto, sia a scuole collocate
nell'entroterra indonesiano.
In allegato le lettere con le quali sono stati informati
dell'iniziativa, tra gli altri, il Presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi (
http://www.tuttoscuola.com/ts_news_180-1.doc ) e il
ministro dell'Istruzione Letizia Moratti (
http://www.tuttoscuola.com/ts_news_180-2.doc ).
La Comunita' di Sant'Egidio riportera' attraverso Tuttoscuola alle
scuole italiane che parteciperanno all'iniziativa i risultati della
loro azione per gli amici, piu' sfortunati, indonesiani e rendera'
anche possibile l'attivazione di forme di comunicazione diretta tra le
scuole italiane partecipanti e quelle indonesiane beneficiarie.
La raccolta dei fondi la avvia l'Editoriale Tuttoscuola con una
donazione di 2.000 euro.
Ecco i riferimenti per contattare la Comunita' di Sant'Egidio e per
fare donazioni (specificando la causale "Adottiamo una scuola in
Indonesia"):
PIAZZA S. EGIDIO, 3/A - 00153 ROMA
telefono: 06/58561
Fax: 06/5883625
e mail:
a.quattrucci@tiscali.itWeb:
www.santegidio.orgChi vuole contribuire puo' inviare la sua offerta alla Comunita' di
Sant'Egidio scegliendo tra le seguenti modalita':
1) C/C bancario 200034 BANCA DI ROMA - AGENZIA 204
VIA DELLA CONCILIAZIONE, 50 - 00193 ROMA
ABI 3002 - CAB 05008 CIN: A
IBAN: IT20A0300205008000000200034
BIC: BROMITR1204
intestato a:
COMUNITA' DI SANT'EGIDIO ONLUS - AMICI NEL MONDO
(Cod. fiscale 96094790589)
PIAZZA S. EGIDIO, 3/A - 00153 ROMA
causale: "Adottiamo una scuola in Indonesia"
2) C/C postale 97968002
intestato a:
COMUNITA' DI SANT'EGIDIO ONLUS - AMICI NEL MONDO
(Cod. fiscale 96094790589)
PIAZZA S. EGIDIO, 3/A - 00153 ROMA
causale: "Adottiamo una scuola in Indonesia"
3) Carta di credito
mediante connessione sicura per i circuiti: CARTASI' - VISA -
MASTERCARD
(collegarsi al sito
www.santegidio.org per effettuare la transazione)
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