Graduatorie: ma la coda ha davvero sconfitto il pettine?
Continua la battaglia dell'Anief, secondo la quale le graduatorie degli insegnanti sono da rifare: chi, cambiando provincia, è stato inserito in coda e non a pettine ha diritto a essere posizionato secondo il proprio punteggio.
L'associazione sindacale e professionale, promotrice di diversi ricorsi al Tar su questo tema, rende noto che i propri legali, negli scorsi giorni, hanno avuto un colloquio con il commissario ad acta nominato dai giudici amministrativi dopo una serie di ricorsi per procedere all'inserimento a pettine se non lo avesse fatto il ministero.
Secondo il commissario, riportano gli avvocati dell'Anief, il decreto salva-precari, che ha cercato di tamponare la questione rinviando al 2011 l'inserimento a pettine per chi cambia provincia, non ha effetto sulle ordinanze del Tar. Dunque, si va avanti. "Le graduatorie - spiega Marcello Pacifico, presidente dell'Anief - dovranno essere rifatte per tutte le migliaia di ricorrenti che si sono rivolti al nostro sindacato per ottenere giustizia e il corretto posizionamento secondo il merito del proprio punteggio". Chi aveva chiesto il cambio di provincia era stato inserito a pettine solo con riserva, ma senza effetti pratici.
"Le riserve dovranno essere tolte nei prossimi mesi e i contratti a tempo determinato e indeterminato dovranno essere assicurati anche con posti in surroga o nomine giuridiche, almeno, fino a quando gli stessi giudici non ordineranno il contrario - spiega Pacifico - Speriamo che ora da Viale Trastevere non arrivi l'ennesimo irragionevole e illegittimo provvedimento amministrativo che aprirebbe un certo ma quanto mai inutile contenzioso".
Secondo i legali Anief, il commissario ad acta, ritenendo in vigore la decisione del Tar, nonostante il decreto salva-precari, ha ordinato agli uffici scolastici provinciali di procedere immediatamente all'inserimento a pettine e a pieno titolo (pertanto, eliminando la riserva) dei ricorrenti Anief.
Per effetto di questo cambiamento ci potrebbero essere scossoni nelle graduatorie ma, di solito, l'amministrazione, per evitare il caos, tende a trovare posti "in surroga" (posti in più) da assegnare ai ricorrenti che, comunque, attraverso una causa individuale dovranno ora dimostrare di aver avuto diritto ad una assunzione o ad una supplenza lunga.
Continua la battaglia dell'Anief, secondo la quale le graduatorie degli insegnanti sono da rifare: chi, cambiando provincia, è stato inserito in coda e non a pettine ha diritto a essere posizionato secondo il proprio punteggio.
L'associazione sindacale e professionale, promotrice di diversi ricorsi al Tar su questo tema, rende noto che i propri legali, negli scorsi giorni, hanno avuto un colloquio con il commissario ad acta nominato dai giudici amministrativi dopo una serie di ricorsi per procedere all'inserimento a pettine se non lo avesse fatto il ministero.
Secondo il commissario, riportano gli avvocati dell'Anief, il decreto salva-precari, che ha cercato di tamponare la questione rinviando al 2011 l'inserimento a pettine per chi cambia provincia, non ha effetto sulle ordinanze del Tar. Dunque, si va avanti. "Le graduatorie - spiega Marcello Pacifico, presidente dell'Anief - dovranno essere rifatte per tutte le migliaia di ricorrenti che si sono rivolti al nostro sindacato per ottenere giustizia e il corretto posizionamento secondo il merito del proprio punteggio". Chi aveva chiesto il cambio di provincia era stato inserito a pettine solo con riserva, ma senza effetti pratici.
"Le riserve dovranno essere tolte nei prossimi mesi e i contratti a tempo determinato e indeterminato dovranno essere assicurati anche con posti in surroga o nomine giuridiche, almeno, fino a quando gli stessi giudici non ordineranno il contrario - spiega Pacifico - Speriamo che ora da Viale Trastevere non arrivi l'ennesimo irragionevole e illegittimo provvedimento amministrativo che aprirebbe un certo ma quanto mai inutile contenzioso".
Secondo i legali Anief, il commissario ad acta, ritenendo in vigore la decisione del Tar, nonostante il decreto salva-precari, ha ordinato agli uffici scolastici provinciali di procedere immediatamente all'inserimento a pettine e a pieno titolo (pertanto, eliminando la riserva) dei ricorrenti Anief.
Per effetto di questo cambiamento ci potrebbero essere scossoni nelle graduatorie ma, di solito, l'amministrazione, per evitare il caos, tende a trovare posti "in surroga" (posti in più) da assegnare ai ricorrenti che, comunque, attraverso una causa individuale dovranno ora dimostrare di aver avuto diritto ad una assunzione o ad una supplenza lunga.