Parte oggi la prima edizione del corso universitario di Computer e Image Forensics dell'Università degli Studi di Catania in partnership con Telefono Arcobaleno. Telefono Arcobaleno, organizzazione impegnata nel contrasto dello sfruttamento sessuale dei bambini attraverso internet, ha promosso e sostenuto la realizzazione del corso universitario, mettendo a disposizione 10 borse di studio per operatori e professionisti del settore investigativo e giudiziario, con l’obiettivo di sviluppare tecniche sempre più efficaci per ottenere il riconoscimento, e quindi il recupero e il reinserimento sociale, delle vittime della pedofilia on line.
Il corso, che avrà una durata totale di 48 ore suddivise in tre moduli ed esaminerà gli aspetti tecnologici (e in parte giuridici) attinenti alla prova digitale in ambito forense, nasce dall'esigenza di potenziare l'efficacia delle attività di investigazione telematica e di ridurre il rischio di errori investigativi, promuovendo l'utilizzo di precise tecniche di analisi dei reperti informatici, fonti di prova spesso decisive.
Il coordinamento scientifico è affidato al docente e ricercatore di Multimedia e Computer Vision del dipartimento di Matematica e Informatica, prof. Sebastiano Battiato, in collaborazione con il dott. Eugenio Donato Caccavella, esperto di Informatica forense e docente a contatto dell'Università di Bologna.
Il seminario inaugurale tenuto giovedì scorso presso l'aula magna del dipartimento di Matematica e Informatica moderato dal prof. Giovanni Gallo, ordinario di Informatica dell'Università di Catania, che ha evidenziato come in epoca di tagli orizzontali alla cultura e alla istruzione tali iniziative siano fatte con molti sacrifici ma con tanto impegno, ha riscosso grande curiosità tra gli studenti, che si dicono felici di avere quest'opportunità che guarda al post laurea e che si basa sulle esigenze e sulle richieste del mercato del lavoro. Non sorprende, dunque, che tra i 140 corsisti vi siano 20 tra avvocati, magistrati e poliziotti.
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