Caro senatore professore Monti,
benvenuto. Benvenuto in un'Italia normale dove i nani e le ballerine
stanno al circo e non a palazzo Chigi, dove i servi stanno nei film di
William Wyler e i lacchè in quelli di Fantozzi. Ben venuto in un'Italia
semplice, di lavoratori, di cittadini consapevoli e coscienti. Ben
venuto anche a nome del mondo della scuola. Ora, caro senatore Monti,
la preghiamo, dia un vero segnale di discontinuità e lo dia anche e
soprattutto nel (per il) mondo della scuola, della ricerca e
dell'università. Nomini un ministro competente, libero e, soprattutto,
laico. Un ministro che affermi i valori di una scuola di tutti e per
tutti, di una scuola costituzionale e perciò pubblica, di una scuola
democratica e non clericale (ma neanche anticlericale). Non consideri
di secondo piano la nomina del ministro della pubblica istruzione, non
si lasci abbindolare dalle sirene ecclesiastiche (come tante voci che
circolano ci fanno temere) e dagli interessi di chi dalla scuola
vorrebbe avere solo un profitto economico ed ideologico. Dica
chiaramente che considera la scuola il vero motore di sviluppo
economico, sociale ed etico del paese. Buon lavoro.
Camillo Bella
camillo@camillobella.it