Gent.mo Dott. Marcello Pacifico, le scrivo per evidenziare lo stato di insofferenza e disorientamento di numerosi insegnanti a tempo indeterminato, che hanno dato la delega difensiva agli avvocati del suo sindacato. In poco tempo, dal 24 novembre al 9 dicembre, si sono susseguiti, presso il TAR del Lazio e il Consiglio di Stato, una sequenza di rigetti alle istanze proposte, che senza mai entrare nel merito delle questioni, ma con argomentazioni tautologiche, hanno talvolta indispettito tutti quei docenti che cercavano, invano, giustizia di equità. Sono sicuro che un concorso pubblico formulato e progettato per far andare avanti le migliori competenze, sia un concorso pubblico che fa andare avanti tutti, in primis la scuola. Da questa sicurezza voglio comunicarle l’insoddisfazione e la demotivazione, diretta ed indiretta, che le imperfette procedure concorsuali, come lo sono state quelle attuate da Formez Italia spa, producono in chi la scuola la vive e la esercita ogni giorno con abnegazione, sacrificio e competenza. La demotivazione espressa in precedenza, assume toni più forti da quando i ricorrenti con il suo sindacato, hanno constatato sulla propria pelle la confusione di orientamento dei vari TAR, in particolare tra il TAR Lazio e i TAR periferici, che ha permesso ad oltre 2000 ricorrenti (fonte studio avv. Marotta ), su un totale di circa 8000, di ottenere la sospensiva ed accedere alle prove scritte. Le segnalo, per completezza, alcuni provvedimenti amministrativi, che Lei ed i suoi legali conosceranno sicuramente in ogni minimo dettaglio, quali il Decreto n 489/2011, TAR Sardegna; il Decreto n 919/2011, TAR Puglia; il Decreto n 608/2011, TAR Calabria; il Decreto n.1830/2011, TAR Lombardia, ed inoltre il Decreto di revoca del precedente Decreto monocratico, da parte del TAR Puglia (decreto n 984/2011) il quale ha chiarito che la competenza per questa tipologia di ricorsi spetta al TAR Lazio e non ai TAR periferici. Da ultimo, ma non ultimi per importanza ai fini concorsuali, ulteriori decreti presidenziali emessi dal TAR Campania-NA, con i quali sono stati ammessi ben 440 ricorrenti alle prove scritte ( sarebbe importante conoscere tutte le sigle sindacali che hanno promosso tali istanze in Campania ) e dal Consiglio di Stato ordinanza N. 09912/2011 con la quale il 13 dicembre ( vigilia degli scritti ) sono stati ammessi 6 docenti che avevano ottenuto nella prova preselettiva punteggi tra i 75 e gli 80 punti ( notare che il CdS prende in considerazione 5 domande opinabili e docimologicamente scorrette ). Questa assurda disparità di trattamento tra i candidati ricorrenti non ammessi, dal TAR Lazio, a sostenere le prove e gli altri candidati ricorrenti ammessi, invece, alle prove, da altri TAR periferici, delegittima di fatto tutta l’impalcatura concorsuale ed è pertanto necessaria una forte azione sindacale per ridare serietà e certezza all'azione amministrativa. La stessa forte azione sindacale che molti docenti si augurano possa iniziare già dal prossimo 20 dicembre dalle aule di Palazzo Spada, in cui finalmente emerga l’errore docimologico di decine di domande opinabili o errate ( tre errori sono stati trovati, pubblicati e spiegati su AetnaNet da chi scrive ), proposte nella sciagurata prova preselettiva. In coerenza con quanto scritto, il gruppo Facebook “ Regolarità e trasparenza nel concorso DS “ Le chiede, nel limite del possibile, una maggiore incisività nella battaglia per l’annullamento del concorso, facendo seguito ai suoi importanti successi sindacali, come quelli già raggiunti, in questo stesso concorso, nel nome della direttiva europea 1999 / 70 / Ce. Certo di un comune intento, atto al miglioramento di tutto il sistema scolastico, rimango in attesa di una sua risposta, anche attraverso le pagine di AetnaNet, per dare maggiori certezze di giustizia amministrativa a tutti coloro che si sono sentiti offesi e mortificati da eventi che di regolare e trasparente hanno ben poco. Aldo Domenico Ficara aldodomenicoficara@alice.it