Lettere in redazione
Come altri docente precari, ho accettato quest'anno l'incarico
"salvaprecari" in due scuole di Catania, convinta anche dall'insistenza
di chi me lo proponeva. Alcuni colleghi non accettano perchè pensano di
arrivare all'incarico o alle supplenze, e ad altri forse spezzerebbe la
disoccupazione requisiti ordinari probabilmente. Mi sono convinta ad
accettare perchè quasi sicura di non essere chiamata dalle scuole per
supplenze, inoltre aspettavo il decreto salva-precari, pensavo quindi
che nel frattempo, con questi tempi lunghi per uscire le graduatorie
salva-precari, avrei almeno lavorato.
Il problema inizia nell'organizzazione dell'orario: dovendo svolgere le
300 ore del progetto entro il 31/dicembre, se non ci si affretta tra
riunioni sindacali, scioperi vari ecc. non ci si arriva perciò: 30 ore
settimanali. So anche di scuole che li hanno svolti in orario
pomeridiano: ma chi ha dei bambini come fa? trovare scuole (asili)
aperte nel pomeriggio è un'impresa. Secondo problema: il tipo di
contratto: CONTRATTO A PROGETTO: perciò non esiste la malattia, nè
l'astensione per gravidanza, (se salti giorni li devi recuperare e sono
affari tuoi) nè spetta il TFR come c'è per le supplenze brevi,
superando i 15 giorni continuativi di lavoro nel mese.
Va bene, hai voluto la bicicletta-pedala-ok! Mi faccio il progetto, mi
tengo il meglio (IL MEGLIO) di tutte le classi...Altrove ti lasciano
almeno dentro la classe a collaborare con il docente curricolare, come
sarebbe più giusto fare. Comunque mi sorbisco i commenti
sarcastici di ALCUNI colleghi che ci guardano con disprezzo,
ritenendoci forse dei badanti a cui mollare i ragazzi più
indisciplinati; mi sorbisco pure i commenti dei ragazzi: "voi non siete
dei professori!"(come gli altri forse, chissà che vogliono dire?).
Almeno avrò un po' di punteggio...e la retribuzione? nessuna notizia.
Provare a parlare con l'assessorato? Si!.Al telefono non risponde mai
nessuno, da novembre provo con e-mail, nessuna risposta. Ma insomma,
leggo sul giornale che tutte le categorie, dopo due mesi che non
ricevono stipendio, giustamente protestano e almeno qualcuno risponde,
ma noi docenti dei CTRH (da settembre) per avere risposta a chi
dobbiamo rivolgerci? Anche noi abbiamo una famiglia da mantenere, e
adesso la situazione è drammatica per tutti. Nel contratto si parlava
di "piccoli acconti" che avremmo ricevuto, di cui non si vede neanche
l'ombra...a quando una risposta?e soprattutto: quando vedremo qualche
soldo?
Lettera firmata