Il Ministro
dell’Istruzione Profumo il 27 dicembre c.a. nomina il dott. Luigi
Fiorentino come capo di gabinetto del MIUR
(http://www.istruzione.it/web/ministero/cs271211).
Lo stesso Fiorentino, da tecnico navigato, firma (da capo di
gabinetto), in data antecedente alla sua nomina
e precisamente il 23 dicembre c.a.
un bando
(http://archivio.pubblica.istruzione.it/allegati/avviso_pubblico_per_incarichi_consulenza_def.pdf)
per il conferimento di n° 6 incarichi di collaborazione da assegnare
sulla base dei titoli e di un colloquio (stile dottorato di
ricerca universitario in cui nel bando si intravedono addirittura
i nomi dei vincitori).
Certo adesso che la finanziaria salva Italia è stata varata portando
allo stremo il quieto vivere dei cittadini, si possono nuovamente
attivare le consuete procedure clientelari che anche i tecnici
conoscono e sanno ben gestire.
Io sono dell’avviso che il Governo Monti altro non sia che un esecutivo
giudiziario e che lo stesso Monti sia un liquidatore più che un
tecnico.
Il Ministro Profumo, dal canto suo, non può che seguire a ruota tale
politica e porsi da liquidatore del mondo della scuola e
dell’istruzione continuando il massacro già avviato da
Mariastella Gelmini.
E’ di questi giorni la notizia che stanno per essere attivati dei corsi
per la riqualificazione del personale di ruolo su sostegno.
Ciò per evitare il ricorso agli incarichi annuali dei precari in
presenza di personale a tempo indeterminato collocato in
sovrannumero. La procedura prevede che i docenti precari possano
formare i colleghi di ruolo al fine di farsi togliere il posto. Sembra
un paradosso vero? Beh non è così, è la realtà. I corsi si
svolgeranno in modalità on-line, cosi come accade per i corsi di
perfezionamento indetti dalle Università private, ed avranno una durata
di 120/400 ore.
Si puntualizza che in Italia un docente abilitato all’insegnamento su
sostegno compie un percorso professionalizzante di almeno un
biennio oltre il corso di laurea e che mediamente un precario ha
ormai almeno 10 anni di insegnamento alle spalle. Sarebbe opportuno che
l’Europa venisse tirata in causa sempre e non a piacimento.
Quando l’Europa richiama al rigore dei conti pubblici allora via
all’ICI, all’aumento dell’IVA al massacro dei comuni, alla finta
lotta all’evasione fiscale che esime dal controllo i veri ricchi.
Se, invece, il richiamo dell’Europa viene per ammonire l’Italia
rispetto alla reiterazione dei contratti a tempo determinato dei
precari allora il Governo rimane sordo ed impassibile proseguendo su
una linea di illegittimità volontariamente perseguita e
spregiudicatamente impunita.
La scomposizione della politica e l’abbandono dei cittadini al proprio
destino non fanno altro che generare sfiducia nel futuro ed
insofferenze nel quotidiano.
Che Dio ce la mandi buona.
Il responsabile regionale
scuola IDV Sicilia
Salvatore
Altadonna
salvoaltadonna@yahoo.it