Riporto con piacere
la cortese risposta, inviatami per e-mail, dal Preside Gianni Zen.
Convinto che la condivisione di idee e riflessioni sia il giusto
carburante per costruire processi innovativi sulla trasmissione del
sapere nella scuola del prossimo futuro, auspico strette collaborazioni
di intenti, prive di sterili polemiche da entrambe le parti, tra
Docenti e Dirigenti Scolastici di buona volontà, come tra nord e
sud della nostra amata Italia. Di seguito ho trascritto la mail del
Preside Gianni Zen: “ Caro professore, grazie della sua
riflessione. Che mi ha fatto riflettere. Io mi sono convinto che la
nostra scuola deve uscire dal cono d’ombra statale, nel senso di una
democrazia sostanziale, centrata sul rapporto diretto tra cittadini e
istituzioni. Qui, per citare alcuni esempi, il modello tedesco della
regionalizzazione o quello svedese degli enti locali direttamente
responsabili ci dovrebbero dire cose importanti. Finché si invoca lo
Stato lontano si giustificano anche le contraddizioni da lei
evidenziate e che condivido. Non sono leghista, tanto per capirci e
conosco eccellenze anche in Sicilia. Però non possiamo più lasciarle
alla buona volontà ma estendere, con verifica incrociata, il diritto e
dovere della responsabilità personale. A proposito della Sicilia, io
sono un appassionato studioso di don Sturzo, ed ancora oggi, anche
sulla scuola, potrebbe dirci cose interessanti….. Il problema, per
ritornare a noi, è che siamo nel bel mezzo di una rivoluzione che
cambierà radicalmente stili di vita ecc. Per cui anche la scuola dovrà
adeguarsi, per essere sempre più “ servizio pubblico “. Appunto “
servizio pubblico “, cioè scuola di Stato, e lo Stato siamo noi, cioè
la scuola delle comunità locali. Le quali devono anche dire le cose che
vanno e non vanno. E tutti sappiamo che i docenti a scuola non sono
tutti uguali, e che le scuole non sono tutte buone. Ho visto le
critiche che mi sono piovute addosso: è possibile che i docenti parlino
solo dei docenti, mentre la scuola è per gli studenti, e noi siamo al
loro servizio, come gli ospedali non sono dei medici e le procure e i
tribunali non sono dei magistrati…? Sono finiti certi tempi, ed altre
stagioni si stanno aprendo ….
Con cordialità. Gianni Zen”
Aldo Domenico
Ficara
aldodomenicoficara@alice.it