Ci
voleva un’interrogazione parlamentare (Sel) per sapere dal Ministro
Carrozza (era ora!) quante e quali sono le scuole paritarie (tre) e
quelle statali (sei) che hanno avviato la sperimentazione sulla
maturità breve a quattro anni.
Secondo il Ministro l’iniziativa non è stata oggetto di pubblicità
perché si tratta di una sperimentazione (sic!) non rilevante per la
generalità delle istituzioni scolastiche (sic! sic!). Ha anche
assicurato - anche in questo caso è d’uopo dire: era ora! – che sarà
fatto un’analisi attenta dei rendimenti e dei risultati.
Ho ritenuto di autorizzare queste sperimentazioni – ha affermato il
Ministro - perchè ritengo valide le ragioni che le hanno ispirate (ma
non ci capisce da chi), legate all'esigenza di adeguare la durata degli
studi agli standard europei, consentendo agli studenti un ingresso
anticipato nel mercato del lavoro, ovviamente senza escludere la
prosecuzione degli studi.
Il gruppo di lavoro costituito in merito nella passata legislatura, di
cui nessuno però sapeva niente (ma questo ce lo dovrebbe spiegare il
suo predecessore!) aveva individuato tre possibili modalità di
rimodulazione o di riduzione di un anno del percorso scolastico:
l'anticipo dell'iscrizione alla scuola primaria; l'unificazione del
quarto e del quinto anno della scuola primaria in un'unica annualità;
la riduzione di un anno del percorso quinquennale della scuola
secondaria di II grado.
Scontato che le scuole di secondo grado interessate hanno presentato
progetti didattici basati su un assetto quadriennale articolato su due
bienni; questi progetti - di cui naturalmente non c’è stata
interpellanza alcuna! - sono stati valutati dal MIUR per: gli
apprezzabili profili di internazionalizzazione, l’apertura al mondo del
lavoro, i metodi didattici innovativi e dell'uso delle tecnologie a
supporto della didattica.
Se la cosiddetta sperimentazione fosse stata socializzata, certamente
alcune scuole di altro ordine e grado avrebbero potuto sperimentare,
appunto, i percorsi previsti per i due percorsi scolastici, ma nessuno
ne ha saputo niente, perché evidentemente a monte si erano già fatte
scelte diverse!
Né altrimenti si può leggere il silenzio tombale su tutta la materia
che lascia intendere che i progetti sono stati presentati solo dagli
amici della parrocchietta, ma quello che maggiormente offende
l’intelligenza delle persone comuni – a cui la Carrozza forse dà poco
credito, e sbaglia! – sono le sue affermazioni che forse i parlamentari
in Aula e l’interpellante di Sel si sono bevuti, ma noi no! (n.b.)
Ceripsnews.it