Le 874 scuole autonome della Sicilia rischiano di essere trascinate del default finanziario che sta investendo la Regione Sicilia e tutti i suoi enti collegati a cominciare dalle disciolte e commissariate Province Regionali.
Dopo la terza bocciatura da parte del Commissiario dello Sato del Bilancio della Regione Sicilia restano congelati sino al 31 dicembre tutti i pagamenti per carenza di liquidità di cassa regionale e conseguente blocco di tutte le erogazioni agli enti sottoposti e collegati.
La Ragioneria generale della Regione Sicilia guidata da Mario Pisciotta ha chiuso qualsiasi erogazione di spesa sino al 31 dicembre 2014.
Le numerose scuole secondarie superiori dell’isola che vantano crediti per rimborsi e anticipazioni fatte sulle bollette dei servizi idrici telefonici ed elettrici da parte delle Province Regionali dell’isola farebbero bene a valutare l’iniziativa di richiedere alle rispettive Avvocature dello Stato l’emissione di decreti ingiuntivi a carico dei Commissari delle Province Regionali altrimenti il rischio delle interruzioni dei servizi è reale e imminente. Meglio ancora se autorizzati con una delibera del consiglio di istituto.
I decreti ingiuntivi possono essere spiccati a fronte di crediti certi e documentati come è facile rilevare dalla richista di rimborso ove già fatta accompagnata dalle quietanze delle bollette già pagate. La richiesta di decreto ingiuntivo può essere esibita fra l’altro anche alle società erogatrici di servizi per scongiurare l’nterruzione degli stessi come crediti esigibili da parte di una Pubblica Amministrazione.
A fronte del collasso finanziario che si prospetta nell’isola (vedi le recenti richieste di commissariamento della Regione da parte dei sindaci delle maggiori città dell’isola e di ampie e trasversali forze istituzionali) farebbero bene i dirigenti scolastici in qualità di legali rappresentanti di Istituzioni Autonome a tutelarsi e a tutelare le stesse con atti legali e incontrovertibili in modo che poi si abbia chiara l’attribuzione di responsabiltò a fronte delle inadempienze.
Del resto questo è l’unico modo per costringere i Commissari a pagare a fronte della carenza di liquidità delle loro casse provinciali saccheggiate e depredate.
Salvatore Indelicato
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