Brutte notizie
per le scuole della Sicilia. Abbiamo dato ampia rilevanza nelle
precedenti comunicazioni alla gravità della situazione istituzionale,
finanziaria, politica e burocratica della Regione Sicilia.
Abbiamo invocato, come ormai fanno a gran voce trasversalmente tutti,
il commissariamento della Sicilia e l’abolizione dello Statuto
Speciale, voluto nel 1946 dalla mafia, e servito per arricchire una
classe politica famelica asservita alla mafia e gestito contro i
siciliani da una classe burocratica inetta emanazione delle centrali
eversive che si annidano in ogni angolo dell’isola.
Neanche il neogovernatore Crocetta ha purtroppo la forza e la
possibilità di debellare il malaffare e la malapolitica e la
malaburocrazia perché l’opzione giudiziaria, a cui giustamente ricorre,
é l’ultima spiaggia prima del default e non può sostituirsi
all’amministrazione.
I fondi europei sono stati dilapidati dal sistema Giacchetto e non
hanno mai raggiunto nessuno degli obiettivi che si prefiggevano, compre
il Piano Giovani che è il solito pannicello caldo per spendere 160
milioni di FSE senza creare uno straccio di sviluppo e di occupazione.
La dirigente Corsello del Dip Istruzione e Formazione si è dimessa dopo
uno scontro all’ultimo sangue con l’assessore Nelli Scilabra, lasciando
acefalo il Dipartimento e bloccando definitivamente la gracile macchina
burocratica, ormai lasciata allo sbando e alla improvvisazione.
E’ l’ennesima sceneggiata mentre l’isola affonda inesorabilmente nel
default finanziario inevitabile.
L’assemblea regionale chiamata pomposamente Parlamento continua
imperterrita a ingoiare 160 milioni per fa funzionare il nulla
legislativo, mentre le scuole della Sicilia sono stare private di
qualsiasi servizio previsto dalle leggi esistenti a cominciare dalla
dotazione finanziaria che impegna la misera somma di 22 milioni 602
mila al cap 373314 del Bilancio della Regione, per ben tre volte
cassato dal Commissario dello Stato.
Alle 874 scuole siciliane va appena il 13% di quanto va ai 90 deputati
siciliani per far funzionare quella scandalosa assemblea che non vuole
sciogliersi e mandare a casa i suoi ingordi inquilini.
In Sicilia ha sempre comandato la burocrazia collusa e quindi sorge
spontanea la domanda: a chi ci dobbiamo rivolgere per avere subito
almeno quella miseria dei 22 milioni, ora che il Dip è fermo? A chi
dobbiamo rivolgerci per ottenere tutti gli altri servizi che ci
spettano e che fumosamente ora il governo regionale ha incluso
nell’ennesimo inutile e vacuo DDL sul diritto allo studio che sarà
senza copertura finanziaria?
Salvatore
Indelicato,
s.indelicato@libero.it
Pres Reg. Dirigenti Confedir
Cell 330365449