Ama il prossimo tuo
come te stesso. Così il vangelo. Il
comando è sublime. Ma:
Non mi pare molto convincente, né chiaro,
codesto comandamento. Mettiamo che uno si
ami, ami, cioè, se stesso, ma, ahinoi!, lo fa
ma-la-men-te, in un modo sbagliato, ovverosia , si ama, sì, ama se
stesso, ma egoisticamente; e di
conseguenza, fa cose che sono propriamente giuste, buone ,
sacrosante, ma solo per lui, perché tornano comode a lui,
al suo personale tornaconto. Ebbene, possiamo, di uno
che coltiva un così discutibile, moralmente, amore di
sé, fidarci tanto, da farlo specchiare - il suo
amore - esemplarmente davanti al nostro prossimo? Io
diffiderei financo della prossimità fisica di
un uomo di tal fatta! Eh, già! Non credo che costui conosca che
cosa significhi essere veramente amante del proprio prossimo,
come da vangelo!
Nuccio Palumbo