Caro
studente, il tuo insegnante consideralo come un compagno di viaggio, un
po’ più esperto di te perché ha studiato di più, ha letto di più, ha
riflettuto, si è avventurato in certi percorsi, e via via ha imparato
tante cose che tu non hai avuto ancora l’occasione di imparare. Detto
ciò, caro studente, ricordati anche, però, che il tuo docente non è
come un treno che, anche se dormi, ti porta all’arrivo. Se non
collabori, se non hai interesse, se non recepisci i suoi suggerimenti,
se dormi, appunto, salire sulla carrozza sarà come fare una inutile
scarruziata. Tempu persu!
Nuccio Palumbo