N. 120, 6 ottobre 2003
SOMMARIO
1. La Finanziaria oscura il sogno della riforma
2. Finanziaria 2004, un disegno preciso per la scuola?
3. Quel che nella Finanziaria non c'e'
4. Dispersione scolastica, lotta su piu' fronti
5. S. Patrignano: confronto aperto tra istituzionalisti e
neocomunitari
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le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.24/120:
- PC (anche portatile) ai giovani e ai docenti
- Giro di vite sugli esoneri
- Pensioni: quanto vale il bonus per rimanere in servizio
- Finanziaria e obbligo scolastico
- Libri di testo: ci risiamo
- Ma il vicepreside esiste ancora?
- Tony Blair: e' giusto alzare le tasse universitarie
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1. La Finanziaria oscura il sogno della riforma
"Si stima che, per il quinquennio 2004-2008, all'investimento in
istruzione e formazione dovrebbero essere destinati interventi
finanziari per complessivi 4.037 milioni di euro, oltre alle somme
gia' iscritte in bilancio ed ammontanti per lo stesso periodo a 4.283
milioni di euro".
Cosi' recitava il piano programmatico finanziario per l'attuazione
della riforma approvato dal Consiglio dei Ministri tre settimane fa e
accompagnato da un "battage" pubblicitario condotto dal Presidente del
Consiglio in persona.
". e' autorizzata, a decorrere dall'anno 2004, la spesa complessiva di
90 milioni di euro.". E' invece quanto contenuto riguardo alla riforma
della scuola nel testo della Finanziaria approvato dal Consiglio dei
ministri la scorsa settimana.
Riepilogando: nei bilanci 2002 e 2003 sono stati accantonati 4.283
milioni; per il quinquennio 2004-2008 dovranno essere stanziati altri
4.037 milioni, cioe' una media di circa 800 milioni ad anno. Ma per il
primo anno, il 2004, ne sono stati stanziati solo 90. Un po' poco, per
cominciare: quasi un investimento simbolico per ricordare l'impegno.
I decreti legislativi di attuazione della riforma (con i relativi
interventi finanziari di sostegno) dovranno essere varati entro
l'aprile del 2005, cioe' nel corso dell'esercizio finanziario della
prossima legge finanziaria.
Con questa montagna di risorse da scalare, andata "buca" questa
Finanziaria 2004, bastera' quella sola manovra finanziaria che resta?
2. Finanziaria 2004, un disegno preciso per la scuola?
Di questo passo, di riforme si rischia di farne proprio poche. Se poi
si pensa che quei complessivi 8.310 milioni di cui parla il piano
varato dal Governo sono considerati gia' inadeguati ad affrontare
tutto il fabbisogno dei capitoli individuati dalla legge 53/2003, c'e'
da chiedersi se la riforma avra' un futuro oppure a quale prezzo (di
tagli e di rinunce) potra' attuarsi.
Di sicuro, la riforma della scuola e' un cantiere aperto in anni di
risorse scarse.
I 90 milioni di euro destinati alle tecnologie multimediali, alla
realizzazione del diritto dovere di istruzione e formazione,
all'orientamento per la dispersione scolastica, allo sviluppo
dell'istruzione e formazione tecnica superiore e per l'educazione
degli adulti rappresentano un segnale preciso. I contorni della
partita politica intorno alla scuola vanno definendosi.
Da un lato il Governo rende chiaro ed esplicito l'investimento sulla
formazione e la ricerca, dall'altro fa capire che i finanziamenti per
l'istruzione potrebbero derivare da tagli ed economie forzose con
interventi strutturali che incideranno sul tempo scuola, sugli
organici e sui livelli occupazionali del personale docente e non, o
chissa', da contributi sempre meno simbolici richiesti alle famiglie
per garantire le uscite didattiche, le attivita' extracurricolari, la
seconda lingua, etc.
Vedremo cosa accadra'.
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3. Quel che nella Finanziaria non c'e'
Il testo del disegno di legge sulla Finanziaria 2004 presentato dal
Governo e firmato dal Presidente Ciampi iniziera' il suo iter
parlamentare al Senato. Come tutte le manovre finanziarie potrebbe
uscire dall'esame delle Camere con modifiche anche sostanziali.
Gli interventi di interesse per la scuola sono analizzati nelle news
successive. Ma non si puo' non soffermarsi anche su cio' che nella
Finanziaria non c'e' (almeno per ora) e ci sarebbe dovuto essere.
A cominciare dal nodo delle assunzioni del personale e del concorso
dei dirigenti scolastici.
Sono mesi che il ministro Moratti chiede al Tesoro l'autorizzazione
per almeno 21 mila assunzioni di docenti e di personale Ata per
coprire una parte dei posti vacanti su cui lavorano supplenti annuali.
Visto che su quei posti c'e' gia' un docente pagato, l'assunzione non
comporterebbe sostanziali variazioni immediate di spesa e darebbe
stabilita' all'attivita' scolastica e al personale.
Ma nella bozza di Finanziaria non si dice nulla di esplicito in
proposito. L'art. 11, nel vietare le assunzioni in via ordinaria in
tutti i comparti pubblici, prevede eccezionalmente la possibilita' di
assumere personale - previa autorizzazione del ministero dell'Economia
- secondo le disponibilita' di un fondo appositamente costituito che
per il 2004 e' di 70 milioni di euro. Visto che quel fondo serve a
tutte le amministrazioni, c'e' da chiedersi se vi sara' spazio per la
scuola (migliaia di assunzioni e decine di commissioni per il concorso
a dirigente).
Se su assunzioni e concorsi ci sono interrogativi, sulla
valorizzazione professionale dei docenti ci sono silenzi, nonostante
gli impegni e le dichiarazioni generosamente offerte nelle settimane
scorse.
Non c'e', come non c'era nella Finanziaria 2003, il contributo
all'autoaggiornamento dei docenti (c'e' per loro lo sconto per
l'acquisto di PC portatili). Eppure il ministro Moratti in una recente
intervista al "Corriere delle sera" citava il bonus per
l'autoaggiornamento come una delle principali iniziative a favore dei
docenti (35 euro ricevuti, da pochi, nel 2002 e poi niente piu').
Non vengono previste risorse per la valorizzazione professionale dei
docenti, nonostante un esplicito impegno anch'esso contenuto nel piano
finanziario del 12 settembre.
Si puo' solo sperare che nel corso dell'approvazione della Finanziaria
in Parlamento nei prossimi tre mesi qualcosa possa cambiare. In
meglio, s'intende.
4. Dispersione scolastica, lotta su piu' fronti
Il commissario europeo per l'Educazione e la cultura, Viviane Reding,
durante il vertice sul disagio scolastico di San Patrignano, ha
enfatizzato il ruolo della prevenzione. "Se facciamo tanto lavoro
prima, ne faremo meno dopo", ha spiegato.
Obiettivo di Lisbona e' ridurre la dispersione scolastica nel 2010 a
non piu' del 10% complessivo in tutti i Paesi europei.
Da anni l'Europa ha affermato che l'istruzione non e' prerogativa
delle istituzioni scolastiche (sistema formale), ma anche altri
soggetti pubblici e privati (sistema non formale) possono concorrere
ad elevare i livelli di istruzione e di formazione della popolazione
scolastica.
Il commissario europeo Reding ha sottolineato l'opportunita' di una
collaborazione tra la scuola e il mondo delle imprese per favorire un
"life long learning" e uno scambio continuo e costante.
Ma la prevenzione non puo' essere la sola arma. Fondamentali, sono
anche i percorsi diversificati, ha affermato il ministro italiano.
Poiche' la scuola non puo' essere uguale per tutti perche' ogni
ragazzo e' diverso dall'altro, servono strade piu' personalizzate per
rispondere meglio alle esigenze e alle attitudini dei giovani, cosi'
come serve un "tutoraggio" e un orientamento permanente per mettere i
ragazzi in condizione di progettare il proprio futuro mettendo alla
prova le proprie potenzialita'.
L'idea centrale del tutor, che accompagna il progetto di riforma del
ministro Moratti, come si vede, ritorna ormai come motivo conduttore
della sua linea politica.
Anche questo, pero', non basta. Nel pacchetto anti-abbandoni vanno
messi pure una piu' stretta collaborazione tra scuola e famiglia e il
valore aggiunto del volontariato.
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5. S. Patrignano: confronto aperto tra istituzionalisti e
neocomunitari
S. Patrignano ha dunque ospitato l'importante incontro dei circa 40
ministri europei dell'educazione e delle politiche giovanili ,
svoltosi nei giorni 3 e 4 ottobre 2003. Incontro "informale", come lo
definisce l'algido cerimoniale europeo, ma non per questo meno
significativo. Soprattutto per l'Italia, considerato le polemiche che
l'hanno preceduto, le manifestazioni varie che l'hanno accompagnato, e
i possibili sviluppi futuri.
In discussione e', ancora una volta, il rapporto scuola-societa', il
grado di permeabilita' e interattivita' dell'istituzione scuola con le
famiglie e gli altri soggetti istituzionali e non istituzionali
(volontariato, privato sociale) a vario titolo interessati al fatto
educativo.
Agli occhi degli "istituzionalisti" la scelta di S. Patrignano per
discutere di dispersione e disagio giovanile appare un esempio "di
parificazione di un istituto privato" che "per l'occasione viene
promosso a sezione governativa distaccata" e ha assunto il significato
di bocciatura della scuola-istituzione - di quella pubblica in
particolare - come luogo eletto delle politiche per la gioventu', di
rilevanza prioritaria per chi si occupa di educazione. Agli occhi dei
"neocomunitari", come potremmo definire i sostenitori della funzione
educativa dell'extrascuola, S. Patrignano diventa invece il punto di
partenza per aiutare la scuola ad affrontare problemi antichi, finora
non risolti attraverso la sola via istituzionale.
Si tratta ora di capire se e in che misura verranno mobilitate risorse
finanziarie pubbliche a sostegno del progetto dei neocomunitari, verso
i quali il ministro Moratti mostra da tempo interesse e simpatia.
Polemiche in vista, ma forse anche un dibattito importante, alto, su
un tema di grande rilievo politico, culturale e di etica pubblica.
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Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.24/120:
10. Libri di testo: ci risiamo
Comincia l’iter del primo decreto attuativo della Riforma Moratti – quello che riguarda la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado – e si apre il capitolo libri di testo.
Ma stavolta non per la ormai consolidata polemica di inizio anno scolastico sul "caro libro quanto mi costi..." ma perché gli editori si stanno affannando per cercare di capire come dovranno essere fatti i libri per la nuova scuola e soprattutto per quando.
Al MIUR si susseguono in questi giorni gli incontri tra l’Amministrazione e gli Editori; ma il sottosegretario con delega, l’on. Valentina Aprea, per il momento non vi partecipa. Reale impossibilità ad essere presente o scelta tattica?
Fatto sta che gli editori sono seriamente preoccupati di questo clima di incertezza che aleggia sulla riforma, tanto più che i testi per il prossimo anno scolastico, 2004 – 2005, devono essere già pronti molti mesi prima: questo comporta un investimento non indifferente per trovare nuovi autori, progettare un prodotto anche questo nuovo, lavorare sui contenuti delle Indicazioni Nazionali che però subiscono continuamente modifiche, con una veste tipografica accattivante.
Insomma i dubbi e le incertezze sono tante ma dall’ultimo incontro che gli editori hanno avuto con i rappresentanti ministeriali qualcosa di più è emerso: intanto con l’anno scolastico prossimo si dovrebbe partire con nuovi testi per le classi prima, seconda e terza della scuola primaria.
Si tratterebbe di un libro unico per i primi tre anni per passare poi successivamente negli anni seguenti, in quarta e in quinta, a due testi: uno per i Linguaggi e uno per le Discipline.
L’inglese, obbligatorio fin dalla prima, avrebbe un proprio libro con un numero di pagine stabilito e sarebbe gratuito. Non come quest’anno che è stato a carico delle famiglie.
E per la scuola media? Si parte anche qui con l’anno scolastico 2004-2005 relativamente alla prima classe della scuola secondaria di primo grado.
E i programmi? Gli editori pubblicheranno i testi secondo le Indicazioni Nazionali allegate a quel Decreto Legislativo approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 12 settembre scorso.
Tutto chiaro dunque? Staremo a vedere...
11. Ma il vicepreside esiste ancora?
Il contratto scuola 2002-05 è in fase di applicazione per il primo anno scolastico tra contrattazione integrativa di istituto, delibere collegiali e nomine di collaboratori del dirigente scolastico.
Un punto di non chiarezza riguarda il collaboratore vicario – il vicepreside – espressamente non citato dal contratto, nel quale ci si limita a prevedere che il dirigente scolastico possa avvalersi di due collaboratori retribuibili con apposito compenso accessorio da definire con le RSU d’istituto.
Due collaboratori e niente più? Oppure oltre ai due generici vi è anche il collaboratore vicario?
In altre parti del medesimo contratto si fa rivivere indirettamente la figura vicariale, confermando una vecchia disposizione contrattuale che include tra i beneficiari del compenso (3 milioni di vecchie lire) per i docenti incaricati di funzioni-obiettivo anche i vicari (art. 30 CCNL 24.7.2003); tra le norme da non disapplicare (art. 142 CCNL 24.7.2003) viene confermato l’art. 69 del ccnl 1994-97 che prevede l’indennità per funzioni superiori a favore dei docenti vicari.
Il vicario cacciato (forse) dalla porta rientra dalla finestra.
In giro però non vi è uniformità di comportamento e di interpretazione; c’è, anzi, confusione.
La stessa legge finanziaria, nel regolamentare gli esoneri dall’insegnamento, ha cancellato la precedente formulazione "I docenti che siano incaricati di sostituire il direttore didattico o il preside in caso di assenza o impedimento..." con un generico "I docenti individuati dal dirigente scolastico per attività di collaborazione...".
Se ne parlerà nel seminario organizzato da FNADA a Milano (p. Centro Gallaratese, via Natta, 11) il 6 ottobre, con la collaborazione di ANP-ANQUAP/CIDA su "Lettura critica del CCNL scuola 2002-2005".
12. Tony Blair: è giusto alzare le tasse universitarie
"Siamo andati più avanti di tutti in Europa nel trasformare l’università da un privilegio per pochi a un diritto per molti". Ma per mantenere e migliorare ulteriormente questo risultato, ha detto Tony Blair di fronte alla perplessa platea dei delegati al congresso laburista di Bournemouth, è necessario mantenere la tassa di frequenza recentemente introdotta (3.000 sterline all’anno, circa 4.500 euro). Non è pensabile, ha insistito Blair, che le risorse per l’università possano essere reperite alzando la pressione fiscale generale, operazione che comunque andrebbe a colpire anche le classi sociali più disagiate, perché non basterebbe aumentare le tasse ai più "ricchi".
L’alternativa, per tornare alla gratuità della frequenza, sarebbe quella di tagliare di 100.000 unità all’anno il numero degli iscritti alle università, come propongono i conservatori. Ma su questo tutto il congresso è apparso compatto, e ha lungamente applaudito Tony Blair quando ha ribadito che l’obiettivo dei laburisti resta quello di portare a livello universitario il 50% dei giovani della fascia d’età corrispondente.
Non altrettanto chiaro e deciso era sembrato l’intervento del ministro dell’educazione in carica, Clarke, attaccato da molti delegati anche per i tagli effettuati a carico dei bilanci di molte scuole dei vari livelli preuniversitari. Clarke si è limitato a promettere di aumentare le risorse per le scuole (in Gran Bretagna il finanziamento si basa sul costo unitario per allievo), soprattutto per quella materna. Ma non ha convinto. C’è voluto il carisma di Tony Blair per far digerire al congresso l’amara medicina, fatta di tagli e di tasse, necessaria per migliorare la qualità e l’equità del sistema educativo britannico.
13. TuttoscuolaMEMORANDUM
Dentro le scadenze della scuola
N. 24/120, 6 ottobre 2003
INDICE
7 ottobre 2003 – Rilevazione delle dotazioni tecnologiche nelle scuole elementari
10 –16 ottobre – scadenze amministrative relative al mese di ottobre
13 ottobre – scheda per gli indirizzi maxi sperimentali
21 ottobre – Primo giorno utile di presentazione delle liste per l’elezione delle RSU
31 ottobre - Elezioni dei rappresentanti degli Studenti nelle Consulte
31 ottobre – Rinnovo consigli di classe, interclasse e intersezione
31 ottobre 2003 – Approvazione programma annuale
31 ottobre – borse di studio e prestazioni ENAM
7 ottobre 2003 – Rilevazione delle dotazioni tecnologiche nelle scuole elementari
A seguito della generalizzazione dell’insegnamento dell’informatica nella scuola primaria, il MIUR intende promuovere una rilevazione puntuale delle dotazioni tecnologiche degli oltre 16.000 plessi di scuola elementare presenti sul territorio nazionale, anche al fine di predisporre un eventuale potenziamento delle attrezzature informatiche a disposizione degli alunni.
Da lunedì 22 settembre, e fino al 7 ottobre 2003, sarà possibile compilare un questionario collegandosi con il sito www.istruzione.it – area riservata alle istituzioni scolastiche - per indicare, per ciascuno dei plessi di scuola elementare, alcune informazioni sulle attrezzature presenti (numero e tipologia di personal computer, dotazioni multimediali, numero e composizione dei laboratori), sul software in uso (sistemi operativi e applicazioni utilizzate), sui collegamenti ad internet.
10 ottobre – Piano di Azione "Studenti in Strada"
A seguito dell’entrata in vigore della legge 214/2003 relativa alle modifiche del codice della strada, si rende necessario organizzare nelle scuole secondarie di secondo grado lo svolgimento dei corsi per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori.
A tal fine, i referenti provinciali dovranno provvedere ad inviare entro il 10 ottobre all’indirizzo dgstudente.politichesociali@istruzione.it una scheda di rilevazione sulle attività sperimentali svolte negli anni scolastici 2001/02 e 2002/03 e di quelle previste per il corrente anno scolastico.
I dati raccolti consentiranno al MIUR di definire le linee guida per organizzare i corsi per ottenere il certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori e richiedere i fondi necessari.
Per il prossimo 15 ottobre, inoltre, è previsto lo svolgimento di una Conferenza di servizio per tutti i referenti regionali e provinciali del piano di azione.
10 –16 ottobre – scadenze amministrative relative al mese di ottobre
In questo periodo sono da versare una serie di contributi relativi agli emolumenti corrisposti al personale e alla gestione del conto di credito postale.
Queste le scadenze:
· 10 ottobre – pagamento spese postati del conto di credito
· 15 ottobre – versamento IRAP sugli stipendi del personale a tempo determinato
· 16 ottobre – versamento dell’IVA per le istituzioni scolastiche con lavorazioni in conto terzi (con annessa azienda agraria); versamento contributi INPS per collaborazioni coordinate e continuative; versamento ritenuta d’acconto per pagamenti effettuati a soggetti esterni all’amministrazione.
13 ottobre – scheda per gli indirizzi maxi sperimentali
Gli istituti statali e paritari di secondo grado, che hanno attivato per l’anno scolastico 2003/04 indirizzi di studio caratterizzati da progetti autonomi di maxi sperimentazione, devono compilare entro il prossimo 13 ottobre una scheda di rilevazione che consentirà al MIUR di predisporre le prove per i futuri esami di stato delle classi terminali.
Nella scheda dovranno essere indicate le materie e le classi di concorso relative a tutti gli insegnamenti impartiti nell’ultimo anno di corso (oltre al numero di ore settimanali ed il tipo di prova prevista durante l’anno – orale, scritta e orale, pratica – per ciascuna disciplina).
Deve, inoltre, essere indicata espressamente la lingua straniera attivata.
La scheda dovrà essere inviata al MIUR – Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici - Ufficio VIII.
21 ottobre – Primo giorno utile di presentazione delle liste per l’elezione delle RSU.
Dal 21 ottobre al 10 novembre. Le liste, predisposte da rappresentanti di organizzazioni sindacali, ma non da gruppi autonomi di docenti, devono essere presentate dalle organizzazioni sindacali nella sede principale di ogni Scuola presso i rispettivi uffici di segreteria e poi, dalla data del suo insediamento, direttamente alla Commissione elettorale. Le liste possono anche essere inviate per posta. In tal caso la lista deve, comunque, pervenire entro il termine massimo fissato per la presentazione della stessa. Fa testo il protocollo della Commissione elettorale o della Scuola.
Per individuarne l'ordine di arrivo, la data di ricevimento delle liste deve risultare dal protocollo della Commissione elettorale o della Scuola. Nel caso di liste presentate contemporaneamente, l'ordine di precedenza sulla scheda è estratto a sorte.
30 ottobre – Formazione per responsabili di direzione scuole paritarie
Uno stanziamento di oltre un milione di euro è stato disposto in favore delle scuole paritarie che, in rete, propongono progetti di formazione e aggiornamento del personale che dirige le scuole stesse.
Spetta alle Università o ad enti di formazione specializzati e accreditati dal MIUR la progettazione e lo svolgimento dei corsi.
La richiesta di contributo deve essere presentata, secondo le modalità prescritte dal D.M. 98/2002, dal soggetto gestore che si assume la responsabilità di gestione del corso; tale richiesta deve pervenire, anche tramite posta elettronica o fax, alla Direzione generale per l’organizzazione dei servizi nel territorio – Ufficio IX del MIUR entro il 30 ottobre 2003.
31 ottobre - Elezioni dei rappresentanti degli Studenti nelle Consulte
Al fine di "garantire, anche per l’anno scolastico in corso, un’adeguata ed attuale rappresentanza studentesca in seno alle Consulte Provinciali", il MIUR ha emanato il decreto ministeriale n. 72 del 15.9.2003, con il quale vengono indette le elezioni dei rappresentanti degli studenti.
Tali elezioni dovranno espletarsi entro il termine ultimo del prossimo 31 ottobre, secondo le modalità già previste dall’O.M. 215/2001 per l’elezione dei rappresentanti degli studenti in seno ai consigli di istituto.
31 ottobre – Rinnovo consigli di classe, interclasse e intersezione
Con circolare n. 70 del 3 settembre 2003 il MIUR ha ricordato, come di consueto, le procedure per il rinnovo degli organi collegiali di durata annua. Termine ultimo per le elezioni dei rappresentanti dei genitori e degli studenti nei consigli di classe e interclasse è fissato al 31 ottobre.
Le votazioni avvengono nel corso di apposita assemblea di classe convocata dalla scuola.
La data delle votazioni dei consigli di circolo/istituto che debbono essere rinnovati sarà fissata dai direttori generali degli uffici scolastici regionali, per il territorio di rispettiva competenza, in un giorno non lavorativo dalle ore 8 alle 12 ed in quello successivo dalle ore 8 alle 13.30.
31 ottobre 2003 – Approvazione programma annuale
In base a quanto disposto dal Decreto Interministeriale n. 44 del 2001, entro la data del 31 ottobre la Giunta esecutiva dovrebbe (il condizionale è d’obbligo, considerati gli slittamenti degli anni passati) presentare al Consiglio di Circolo o di Istituto il programma annuale predisposto dal dirigente scolastico con il parere di regolarità contabile apposto dal Collegio dei revisori dei conti.
Tale programma deve esplicitare dettagliatamente tutta l’attività finanziaria che le singole istituzioni scolastiche intendono realizzare nel corso dell’anno finanziario 2004.
La relativa delibera deve essere adottata dal Consiglio di Circolo/Istituto entro il 15 dicembre, anche nel caso di mancata acquisizione del parere del collegio dei revisori dei conti.
31 ottobre – borse di studio e prestazioni ENAM
Entro la data del 31 ottobre è possibile presentare domanda all’ENAM per una serie di agevolazioni:
· assegni di frequenza in favore di alunni orfani di iscritto (o del coniuge di iscritto) e di alunni appartenenti a categorie equiparate ad orfano: le domande devono essere presentate al competente Comitato provinciale dell’ENAM;
· prestazioni scolastiche in favore di portatori di handicap: le domande devono essere presentate al competente Comitato provinciale dell’ENAM;
· borse di studio in favore di studenti delle scuole secondarie di secondo grado: le domande devono essere presentate alla sede centrale dell’ENAM – Viale Trastevere, 231 – Roma.
Per ulteriori informazioni sui bandi, sulle modalità di presentazione delle domande e sui modelli da compilare è possibile collegarsi al sito www.enamonline.it.
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