Vertice
al ministero, a Genova 270 insegnanti
in meno il prossimo anno. La
riduzione è del 3,49%, nonostante il leggero incremento di
studenti alle Superiori. Ancora tagli. Dal prossimo
settembre la scuola ligure perderà 491 posti di insegnamento,
nonostante in tutta la regione il numero degli alunni si mantenga
pressoché stabile. Anzi, addirittura con un segno positivo nelle scuole
superiori della provincia di Genova, grazie ai figli degli
extracomunitari che provengono dalle Medie. (di GIUSEPPE FILETTO La
Repubblica)
La notizia dell´ulteriore
sforbiciata, già prevista dalla Legge Finanziaria, è confermata da Sara
Pagano, direttrice dell´Ufficio Scolastico Provinciale (l´ex
Provveditorato agli Studi). L´8 e il 9 di aprile i vertici della scuola
italiana sono stati convocati a viale Trastevere, e in quell´occasione
la direzione del ministero dell´Istruzione ha presentato la bozza di
circolare che rispetto all´anno scolastico in corso taglia 25.558
docenti in tutta Italia, con una percentuale di ridimensionamento del
3,96%.
Nelle varie regioni l´aliquota di decremento varia a seconda delle
condizioni territoriali e dei tagli praticati in passato: si va da un
massimo del 5,32% della Calabria ad un minimo del 3% in Friuli Venezia
Giulia, Emilia Romagna e Lombardia. La Liguria è attestata al 3,49%.
Questo dato tra Genova e provincia fa perdere 270 insegnanti,
distribuiti tra scuola materna, elementare, media e superiore. Una vera
batosta, se aggiunti ai 770 posti tagliati lo scorso anno: le scuole
genovesi dello Stato in meno di 24 mesi vedono ridurre gli insegnanti
da 7.879 unità (nel 2009) a 7.242 (nel 2010-2011). Anche se Sara Pagano
sottolinea che si tratta di una bozza che potrebbe essere ritoccata, ed
assicura: «I tagli saranno pressoché compensati dai circa 450
dipendenti che hanno presentato domanda di pensionamento e che il 31
agosto prossimo saranno collocati a riposo».
Comunque, il bilancio tra personale in uscita e quello tagliato dalla
Legge Finanziaria di fatto è una sorta di blocco del turnover, e
secondo i sindacati di categoria penalizza ancora di più i precari, i
1704 docenti che lo scorso anno sono stati nominati supplenti annuali e
che dal prossimo settembre rischiano di non essere riconfermati.
Tutto questo anche se a Genova si sono
già iscritti 491 studenti in più nelle superiori, meno 157 nelle medie
e 12 in più nella scuola primaria. Un paradosso. «Non sempre il
numero di alunni in crescita corrisponde ad un maggiore numero di
classi - spiega Sara Pagano - spesso gli allievi sono spalmati sul
territorio in modo disomogeneo, in scuole e in comuni decentrati; ma
anche nei diversi indirizzi delle scuole superiori». Tanto che il
numero esatto degli organici sarà perfezionato non appena le diverse
scuole comunicheranno alla Direzione Scolastica Regionale il quadro
delle classi da formare.