Alla rivolta aderivano gli assistenti tecnici, espulsi dal posto di lavoro dai bidelli promossi per sentenza, e gli assistenti amministrativi i cui organici sono stati ridotti col metodo della decimazione.
Per evitare la Rivolta della Gancia la Gelmini ha prontamente inviato un reparto dei servizi segreti, al comando del Generale Mori, notoriamente molto affidabile.
Il Ministro ha comunque voluto subito fugare i dubbi, ricordando come si sia, all’atto del suo insediamento, impegnata a portare gli stipendi degli insegnanti a livelli europei, e ha assicurato di averli già adeguati a quelli dei Greci, che pur europei sono.
Quindi il Ministro ha comunicato il testo delle misure urgenti prese dal governo per arginare le conseguenze della crisi finanziaria europea, testo che contiene, com’è noto (art. 9 - Contenimento delle spese in materia di impiego pubblico), oltre al blocco delle procedure contrattuali relative al triennio 2010-2012, anche il blocco degli scatti di anzianità per il prossimo triennio.
Ecco quanto recita il comma 23:
“Per il personale docente, Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario (A.T.A.) della Scuola, gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti”.
Inoltre il congelamento dei rinnovi contrattuali avrà effetti sulle pensioni, con inevitabili decrementi specie di quelle più alte. I precari però non si sono fidati e, mentre i commandos irrompevano nella Chiesa, fuggivano attraverso un foro procurato nel Cortile della Gancia e andavano ad occupare le scuole.
Purtroppo le scuole erano già occupate dagli studenti che protestavano per la mancanza di carta igienica nei bagni e perché sulla attribuzione dei crediti scolastici nessuno, ormai, ci capisce più niente con tutte queste leggi contraddittorie.
I precari hanno allora cercato di occupare l’Ufficio scolastico Provinciale, ma questo era chiuso per disinfestazione a causa del lungo ponte (non quello sullo Stretto).
Infatti l’USP era stato occupato, (succede sempre così prima dei ponti), da pulci e scarafaggi.
A questo punto i precari si sono recati sotto il Palazzo del Governo Regionale, dove già manifestavano alcune decine di migliaia di precari comunali e subito il Governatore si è messo alla loro testa dichiarando illegittima l’annessione del 1860 al Piemonte e rivendicando più soldi e più autonomia da Roma.
dalla letterina ASASI - Rete delle scuole autonome della Sicilia
R. T.
E' in distribuzione la Letterina ASASI n 243 del 10 giugno 2010 nel formato open document
Letterina n. 243 - 10 giugno 2010 formato open document (.odt)
Qualora non riuscisse ad aprire la Letterina in tale formato, con
il seguente link è possibile scaricare la letterina in formato pdf
Letterina n. 243 - 10 giugno 2010 formato PDF (.pdf)
o in formato word 2003 (senza formattazioni e immagini) contenuta in un file .zip