Roma, 30
sett. 2010 – Con ordinanza emessa nella Camera di Consiglio del 28 settembre 2010 il Consiglio di
Stato, sezione VI, ha respinto l’appello del
ministero dell’Istruzione contro l’ordinanza con cui il Tar del
Lazio aveva sospeso i decreti di riduzione dell’orario delle lezioni
negli istituti tecnici e professionali.
Il Tar del Lazio aveva accolto la richiesta di sospensiva formulata
dallo Snals-Confsal e da numerosi docenti e genitori di alunni di
istituti tecnici e professionali (assistiti dagli avvocati Stefano Viti
e Michele Mirenghi).
Aveva anche ordinato al ministero di acquisire il parere obbligatorio
del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione e di valutarlo.
Con questa ordinanza il Consiglio di Stato ha preso atto del parere del
Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione – parere fortemente
critico – e ha ritenuto che l’amministrazione non possa “esimersi dal
rideterminarsi sulla definizione dell’orario complessivo annuale delle
lezioni delle seconde, terze e quarte classi degli istituti tecnici e
delle seconde e terze classi degli istituti professionali”.
Il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, ha
espresso soddisfazione per la pronuncia del Consiglio di Stato,
soprattutto per l’equilibrio dimostrato dai giudici di Palazzo Spada
che hanno coniugato la necessità di mantenere nell’alveo della
legittimità l’azione amministrativa con gli interessi di tutti i
componenti della scuola a salvaguardia della qualità dell’offerta
formativa.
link dell'ordinanza
http://www.giustizia-amministrativa.it/