Come dice il
burocratese: “Nelle more che…” il sito del Miur ci restituisca la
possibilità di accedere alla C.M. n.
86 del 27 ottobre 2010 - Indicazioni in merito all'introduzione
dell’insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione - , il
vecchio prof ha avuto una “soffiata” grazie ad una mail con un link da
news: notiziedallascuola.it.
Nelle more che sistemino istruzione.it, fanno quindi da supplenti
i siti specializzati. Una volta si diceva "supplet Ecclesia". Oggi
supplisce il Consorzio Aetanet. Così mi si è materializzata la
circolare fantasma di cui scrivevo ieri e finalmente ho potuto leggerla
punto per punto. Che delusione! E
dire che uno dei pochi aspetti innovativi (“epocali”) della cosiddetta
riforma Gelmini, sembrava essere l’introduzione dell’insegnamento
dell’Educazione civica-costituzionale come disciplina autonoma, col suo
voto anche in pagella!
La nuova materia "Cittadinanza e Costituzione", per effetto della legge
169/2008, è partita dall’a.s. 2008-2009 con un’ora a settimana.
Non aggiunta ma ricavata dall'attuale orario delle aree
storico-geografica e storico-sociale.
C’era bisogno di una legge nuova e di una circolare gattopardiana per
cui tutto cambia per non cambiare nulla? Dagli anni sessanta ad oggi,
lo studio dell’educazione civica dipendeva dal fatto che il docente
decidesse di “sottrarre” un po’ di ore all’insegnamento della storia
(disciplina però da sempre afflitta da programmi smisurati, tanto da
penalizzare per anni anche la storia del Novecento), e comunque senza
che quella disciplina fosse oggetto di effettiva valutazione con
votazione separata. Quanti studenti hanno trascorso in questi
sessant’anni pomeriggi e nottate a studiare la Costituzione per timore
di essere interrogati il giorno successivo e rischiare la bocciatura?
La Gelmini annuncia il cambiamento
epocale e tutto rimane uguale.
Dice la CM . al punto 4 - che
“in particolare, "Cittadinanza e Costituzione" è affidata agli
insegnanti di diritto ed economia laddove queste discipline sono
previste” sempre nel monte ore complessivo previsto dalla riforma.
Risata per favore, perchè il Diritto (nell’Italia, patria della
giurisprudenza) è stato tagliato fuori dai nuovi licei, relegato al
solo socio pedagogico con indirizzo economico ed è stato ridotto negli
istituti tecnico industriali. Ma ci prendono in giro? Ma ci credono
stupidi? No, credono di essere furbi. Sanno bene che le menti critiche
nascono e si sviluppano con la conoscenza e l’analisi delle leggi e
delle norme e di ciò che esse comportano. Più quindi gli italiani
sconoscono la Costituzione con i suoi diritti e doveri e più è facile
governarci come greggi di pecore.
Al punto 2°a, la CM parla di
“contenuti specifici che partendo dalla conoscenza approfondita della
Costituzione estende l'interesse ai documenti nazionali, europei e
internazionali al fine di formare mentalità aperte ad una visione
multiprospettica e plurale della realtà”. Belle intenzioni di cui è
lastricato l’inferno della situazione italiana in cui neppure i
parlamentari ormai conoscono più i principi fondamentali della Carta
costituzionale (vedi Le Iene) e si fanno bocciare le loro leggi dagli
Organi competenti!
Al punto 2b si afferma
che “ i contenuti trasversali incrociano i temi della legalità e della
coesione sociale, dell'appartenenza nazionale ed europea, dei diritti
umani, delle pari opportunità, del pluralismo, del rispetto delle
diversità, del dialogo interculturale, dell'etica della responsabilità
individuale e sociale, della bioetica, della tutela del patrimonio
artistico e culturale.” Cioè tutto il
contrario di quanto accade in questi tempi in Italia, grazie ai governi
di destra e sinistra e soprattutto all’egoismo politico dei leghisti!!!
Parole, parole, soltanto parole che svaniscono come i sogni che muoiono
all’alba tra le nebbie padane.
Giovanni Sicali
giovannisicali@gmail.com