Organizzato dal giornalista e docente di corsi di formazione Biagio Scaletta in collaborazione con l'amministrazione comunale sangregorese e l'Istituto Comprensivo "San Domenico Savio", il primo evento in calendario giovedì 17 Febbraio, dalle ore 9.00 alle ore 11.30, nella sede dell'Istituto di via Sgroppillo, è "The Social Network: si usa ma non si abusa". Sono intervenuti nell'occasione, oltre al giornalista-moderatore B. Scaletta, l'assessore alle politiche giovanili, alle politiche della scuola e alle politiche culturali del comune etneo, dott.ssa Gabriella Greco, l'assessore allo sviluppo economico, dott. Francesco Sartori, il dirigente scolastico dott.ssa Agata Di Luca, l'ispettore capo della polizia di stato di Catania, dott. Giuseppe Raciti ed il sociologo dott. Alberto Sozzi.
"La prima tappa del convegno - spiega l'organizzatore della rassegna - verterà sui pregi e sui difetti di questi enormi contenitori che sono le reti locali, i "social network" come "Facebook", "Twitter" e le varie chat, là dove tra l'altro nascono quotidianamente nuove conoscenze casuali, rapporti di lavoro e si consolidano vincoli amicali e/o familiari. Al di là degli innegabili pregi che la rete e i suoi strumenti manifestano, i relatori presenteranno agli uditori-studenti i rischi che corrono qualora non si utilizza internet e i suoi straordinari vantaggi come una risorsa per conoscere, documentarsi e crescere".
<<Un’immersione profonda nell’universo magmatico dei “social network” e dei rischi che il cittadino comune, ma soprattutto i più giovani corrono quotidianamente nel momento in cui ci si trova imbrigliati nel “mare magnum” del web e delle sue camaleontiche, ma pericolose fascinazioni>>. Così il giornalista e docente di corsi di formazione, Biagio Scaletta, organizzatore della carovana della legalità denominata “Focus giovani, tra presente e futuro”, ha inaugurato la prima tappa dei convegni tenutasi giovedì 17 febbraio all’Istituto Comprensivo “San Domenico Savio” di San Gregorio. L’amministrazione comunale, con il sindaco Remo Palermo, l’assessore Gabriella Greco e l’assessore Francesco Sartori, ha messo in evidenza che <<oggi più che mai occorre tenere ben dritte le antenne della concentrazione e dell’attenzione per far sì che gli studenti abbiano consapevolezza degli strumenti che utilizzano e ne facciano uso come una risorsa essenziale per arricchire la propria conoscenza e non come teatri di conoscenze dubbie o pericolose. Da questo punto di vista, noi politici come rappresentanti della cittadinanza e la scuola in qualità di significativa agenzia educativa, abbiamo il compito di dare l’esempio e monitorare con scrupolo il comportamento dei giovani che spesso, loro malgrado, sono vittime di adescatori ed incontri pericolosi che rischiano di far perdere il contatto con la realtà>>.
Secondo il Dirigente Scolastico della “San Domenico Savio”, Agata Di Luca, <<gli studenti sono particolarmente sensibili alla comunicazione e all’attuale turbinio di informazioni che i mass-media a vario livello ci bombardano in ogni istante della giornata. Incontri come questi sono fondamentali per far comprendere agli studenti, che vivono un’età delicata e talvolta non protetta, i vizi e le virtù dell’era digitale. Noi docenti e/o dirigenti scolastici non dobbiamo essere fruitori di cultura, ma produttori di cultura>>. Delle regole e degli accorgimenti da seguire per non ricadere tra i contenuti più rischiosi del web e delle sue “seducenti ramificazioni” ha parlato l’Ispettore Capo della Polizia di Stato di Catania, Giuseppe Raciti. <<E’ giusto che i giovani dell’era moderna sappiano quali sono le problematiche che ruotano attorno ai “social network” e in generale alla galassia internet. Abbiamo fornito agli studenti dei piccoli consigli per evitare di essere adescati dai “bruti della rete” e per filtrare le informazioni virtuose da quelle che si devono evitare>>. Il sociologo Alberto Sozzi ha chiuso i lavori parlando delle differenze che caratterizzano le relazioni sociali oggi e che le differiscono da quelle di una volta. <<Pochi anni fa si prediligevano interazioni umane “de visu”, grazie alle quali poter conversare con il proprio interlocutore e decodificare al meglio il suo comportamento; adesso si preferisce dialogare con altri “utenti” dietro lo schermo di un computer. Ciò che è inquietante è che molte volte i ragazzi non fanno un uso consapevole della “rete” e per tale ragione devono intervenire i genitori che hanno il compito di vigilare sulla corretta fruizione del web e, là dove necessario, dotare gli strumenti di navigazione di mezzi che filtrano l’accesso ai siti dai contenuti più rischiosi>>.
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