L´ultimo caso è
quello del liceo classico Parini di Milano, dove due insegnanti hanno
chiesto il trasferimento in altre scuole e altri tre si dicono pronti a
farlo per gli insulti subiti dai
genitori durante i colloqui. «Questa scuola è un incubo - dice
una delle prof transfughe - ci sono madri, non tutte per fortuna, che
passano le loro giornate a insegnarci come si fa il nostro mestiere. E
se i figli prendono voti bassi ci aggrediscono». Un altro docente
racconta: «I genitori di una studentessa che va male a scuola mi hanno
rivolto insulti personali e pesantissimi». Sul caso vuole vedere chiaro
il provveditore milanese Giuseppe Petralia, che oggi chiederà
chiarimenti al preside. Ma quello del centralissimo liceo milanese è
solo l´ultimo di una serie di episodi: ovunque in Italia, dalle materne
alle superiori, si registrano aggressioni di genitori agli insegnanti,
compiute in difesa del pargolo, come reazione a brutti voti, richiami,
note o
bocciature.
Lo scorso febbraio, sempre a Milano, la preside della scuola elementare
Sorelle Agazzi di Quarto Oggiaro è finita in ospedale dopo essere stata
picchiata dalla mamma di un bambino di nove anni che lanciava sedie
dalla finestra. La colpa della preside, secondo la madre: non sapere
gestire lo studente. Nella scuola elementare Paolo VI di Roma del
quartiere Talenti, invece, a finire nel mirino di genitori inferociti
era stata la maestra di un alunno sospeso insieme ad altri tre studenti
per aver costretto una compagna a spogliarsi. La decisione della scuola
di punire i bulli ha fatto imbestialire una delle mamme, che si è
scaraventata contro la maestra urlandole: «Se la sospensione avrà
conseguenze sulla pagella di mio figlio me la paga». E se a Napoli lo
scorso giugno la preside della scuola media Sant´Alfonso dei Liguori è
stata pestata da una mamma e un papà che avevano saputo della
bocciatura del figlio, a Ostia i parenti di una studentessa di scuola
media sono stati arrestati dopo aver aggredito un´insegnante che aveva
osato rimproverare la ragazza, che aveva chiamato «balena» una compagna
disabile. Ma non ci sono solo le botte per farsi valere sull´insegnante
che "maltratta" il proprio figlio. Molti genitori per danneggiare il
docente che magari ha dato un 4 di troppo si affidano a ricorsi e
richieste di ispezione, con l´intento di farlo punire o trasferire
altrove.
I sindacati della scuola nell´ultimo anno registrano l´impennata degli
esposti dei genitori contro i professori, per loro comportamenti
scorretti veri o presunti. «Il fenomeno ha due spiegazioni - dice Pippo
Frisone, che si occupa di contenziosi per Flc Cgil - da un lato i
genitori stanno diventando ultra protettivi nei confronti dei figli,
spesso oltre ogni ragionevolezza. Dall´altro, il decreto Brunetta dà ai
presidi la possibilità di punire i docenti, anche sospendendoli in caso
di atteggiamenti irregolari. E i genitori si sentono così legittimati a
contestare, con esposti e segnalazioni, anche le scelte didattiche dei
docenti». E succede che, alla fine, il preside dia ragione ai genitori.
Come nel caso del Parini, dove il dirigente sarebbe arrivato a
consigliare a due professori di mettersi in malattia «vista
l´incompatibilità con i genitori della classe».
Per Elisabetta Scala, coordinatrice nazionale del movimento dei
genitori Moige, simili contrasti si appianano solo se la presenza dei
genitori a scuola è massima. «È vero che dobbiamo rispettare il ruolo
degli insegnanti, ma loro devono rispettare il nostro, che deve essere
sempre maggiore. Per questo noi del Moige abbiamo chiesto al governo di
prevedere permessi speciali dal lavoro per chi deve andare a scuola a
parlare con gli insegnanti». Per Innocente Pessina, preside del liceo
classico milanese Berchet, «molti genitori vengono a scuola come
sindacalisti dei propri figli, e si sentono in dovere di difenderli
dalle angherie dei professori». (Da la Repubblica Tiziana De
Giorgio Franco Vanni )
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