Il
presidente ANIEF, Marcello Pacifico, attrraverso una intervista
commenta la recente proposta del Senatore Pittoni (Lega Nord) di
attribuire un punteggio-bonus a chi sceglie di non trasferirsi.
Cosa ne pensa della proposta del
senatore Pittoni di concedere un bonus punti (si pensa pari a 40) a
tutti coloro che decideranno di non spostarsi in altra provincia?
Marcello
Pacifico: Il Sen. Pittoni giustifica la sua proposta con la
tutela della "continuità del servizio scolastico", che verrebbe
penalizzata dagli spostamenti dei docenti in graduatoria. Ma va
precisato che in base alla normativa si può parlare di continuità
didattica solo nel caso in cui si presti servizio nella stessa
istituzione scolastica, e non nella provincia. Qualora si avverassero
le condizioni di personale precario che per 3 anni consecutivi
svolgesse servizio nella stessa scuola, la richiesta da fare
immediatamente sarebbe quella di richiederne la stabilizzazione a tempo
indeterminato, come la Comunità Europea richiede ormai da tempo, invece
di avallare il progetto del governo di contrastare i ricorsi avviati.
(da Anief)
E allora, i docenti possono
considerare una "bufala" il bonus dei 40 punti?
Marcello
Pacifico: Se dovesse passare un'idea del genere, sarebbe
plausibile assegnare un bonus di 60 punti per chi deciderà di
trasferirsi, come indennità di servizio, visto che le graduatorie
saranno valide per 3 anni e considerato che nella scelta di trasferirsi
bisogna mettere in conto che si potrebbe per tale periodo non prestar
servizio, con l'aggravante di essere rimasto lontano dalla provincia di
residenza e dagli affetti. Anzi, il
punteggio potrebbe rimanere valido anche nel caso in cui si avesse una
supplenza, quale indennizzo per le spese affrontate perché costretti a
spendere metà stipendio in contratti di affitto e a vivere in
situazioni spesso disagiate.
Quando finirà la guerra tra poveri che
da più di un decennio caratterizza le graduatorie dei docenti?
Marcello
Pacifico: è chiaro che se il sindacato e la politica
rispettassero quanto previsto dalla normativa comunitaria e dai nostri
principi costituzionali, che non possono essere piegati dalla politica
di parte, ci si attiverebbe per la stabilizzazione dei docenti su tutti
i posti vacanti e disponibili (ad
oggi 108.000) e si creerebbero le condizioni per la
stabilizzazione del restante personale precario con il prossimo turn
over quinquennale. Questa sarà la
battaglia che porteremo avanti in audizione e in Parlamento, chiedendo
giustizia, rispetto del diritto al lavoro e una giusta istruzione per
tutte le famiglie del territorio nazionale, da Lampedusa a Bressanone.
Di questi argomenti parleremo nella tavola rotonda a Palermo venerdì 27
maggio 2011, con l'intervento di onorevoli e senatori di tutte le forze
politiche e parlamentari."
redazione@aetnanet.org