In riferimento
alla lettera aperta alla Gilda Unams di Catania pubblicata sul sito
della Gilda di Catania e sul sito del Consorzio Aetnanet in data 10
Gennaio 2010 (http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-19606.html),
noi firmatari, docenti appartenenti alla stessa sigla sindacale
destinataria della lettera, sentiamo di dover esprimere alcune
precisazioni.
Ci duole, infatti, che il testo della succitata lettera sia stato
interpretato in senso offensivo e lesivo della reputazione del prof.
Brafa Raffaele, Coordinatore provinciale della Gilda di Ragusa.
Quanto da noi scritto, si vuole in questa sede ribadire, non
trascendeva in un attacco personale volto a ledere la dignità morale
della persona del prof. Brafa, sulla cui integrità nessuno dei
firmatari della lettera, peraltro non conoscendolo personalmente,
avrebbe mai potuto azzardare alcun giudizio negativo.
Ci consta che il contenuto della lettera ha urtato la sensibilità del
collega Brafa e, per questo, avvertiamo il dovere di esprimere il
nostro dispiacere e di scusarci pubblicamente.
Riteniamo, inoltre, di dover ribadire che la lettera aperta indirizzata
alla Gilda Unams, pur inserendosi nell’alveo di una polemica tra
ricorrenti e vincitori del concorso a dirigenti scolastici, non si
prefiggeva la assunzione di alcuna posizione su una questione delicata
ed intricata che sicuramente ha mietuto vittime incolpevoli su entrambi
i fronti.
Era nelle nostre intenzioni solo manifestare, nell’ottica di una
dialettica tra colleghi appartenenti alla stessa sigla sindacale e,
quindi, su un piano unicamente sindacale, un dissenso in relazione ad
una posizione pubblicamente assunta dal Coordinatore provinciale della
Gilda di Ragusa, prof. Brafa, nella qualità anzidetta e che a noi è
sembrata in dissonanza con la linea di ‘neutralità’ espressa in
proposito dal coordinamento regionale e da quello provinciale di
Catania dello stesso sindacato.
Se i modi e i toni, in cui tale dissenso è stato espresso, hanno
lasciato spazio a fraintendimenti, di questo ancora una volta ci
scusiamo.
I Firmatari
Nicola Basile,
Alessandro Salerno, Adriana Monte, Marta Aiello, Giuseppina
Tontodonato, Gabriella Sciacca, Letizia Lanza.