NO ALLA MALA-LETTERA, NO
AL DIKTAT FRANCO-TEDESCO, RISPEDIAMO AL
MITTENTE DI BRUXELLES
L’agonizzante governo Berlusconi tenta di salvarsi accettando il diktat
degli Stati più potenti d’Europa (Francia e Germania) che vogliono far
pagare la crisi ai popoli dei paesi più deboli delle UE, e con la
“lettera”, portata servilmente a Bruxelles, programma un ulteriore
massacro sociale.
Nel documento sono condensati tutti i sogni e i desideri di quel
liberismo incontinente che ha provocato in Europa e nel mondo la crisi
economica e finanziaria, quella ambientale ed energetica. Vi sono
contenuti la massima libertà di licenziamento nel lavoro privato e in
quello pubblico, la deportazione coatta di dipendenti pubblici da un
settore all’altro, la cancellazione definitiva dei contratti nazionali
e di ogni residuo di democrazia sindacale e di diritti del lavoro;
l’ulteriore scempio del sistema pensionistico; l’annullamento del
risultato referendario su acqua e servizi pubblici, che si vogliono
gettare in pasto globalmente alla mercificazione e alla speculazione
privata; la distruzione di importantissimi beni comuni e la dismissione
di tanta parte del patrimonio e della ricchezza collettiva; fino alle
retribuzioni dei docenti e ai finanziamenti alle scuole basati sui
grotteschi quiz Invalsi, di cui nella primavera scorsa ha riso mezza
Italia.
La sedicente opposizione parlamentare ha risposto con flebili proteste
solo sui licenziamenti facili: ma sta sottoscrivendo di fatto l’intero
impianto anti-sociale, mercificante e privatizzante, accetta che a
pagare siano sempre e soltanto i settori sociali più deboli e indifesi.
FERMIAMOLI!! C’E’ UN’ALTRA VIA PER USCIRE DALLA CRISI!
Dopo decenni di liberismo selvaggio il 10% degli italiani/e possiede
circa il 55% della ricchezza nazionale. Si calcola che il patrimonio di
questa classe di super-ricchi ammonti a circa 5000 miliardi di euro.
Una tassa patrimoniale anche solo di un misero 1% metterebbe a
disposizione 50 miliardi di euro l’anno.
Autorevoli esperti stimano tra i 300 e i 400 miliardi di euro
l’evasione fiscale annua. I mezzi per combatterla si conoscono bene e
sono realizzabili in tempi rapidi. Basterebbe recuperarne anche solo il
20% per avere a disposizione circa 70 miliardi annui.
La corruzione all’interno delle istituzionali pubbliche, nazionali e
locali, l’assalto alla ricchezza pubblica, portato da migliaia di mafie
e clientele politiche dentro gli apparati di potere pubblico, dilapida
annualmente, secondo fonti istituzionali, almeno 200 miliardi annui:
pure qui un recupero, con mezzi facilmente individuabili, anche solo
del 20% metterebbe a disposizione 40 miliardi di euro.
Ponendo limiti alle “pensioni d’oro” e riducendo drasticamente le
spese militari - a partire dalle missioni di guerra - si
risparmierebbero altre decine di miliardi all’anno.
Insomma, basterebbero questi cinque provvedimenti per avere a
disposizione oltre 200 miliardi annui non solo per ripianare i buchi
del bilancio pubblico attuale senza bisogno di alcun taglio o massacro
sociale, ma per recuperare salari e pensioni soddisfacenti, reddito
sociale minimo per tutti/e, per investire massicciamente nella scuola e
nella sanità pubblica, nei servizi sociali, nei beni comuni, nella
tutela del patrimonio naturale ed artistico, nella casa per tutti/e,
espandendo l’occupazione e la ricchezza pubblica.
VA PAGATA DA CHI L’HA PROVOCATA
Impediamo l’ulteriore massacro sociale, rispediamo a Bruxelles la
mala-lettera, nessuno dei provvedimenti contenuti nella
lettera-vergogna deve passare.
17 NOVEMBRE SCIOPERO NAZIONALE DI TUTTE LE CATEGORIE DEL LAVORO
DIPENDENTE
CON MANIFESTAZIONI LOCALI INSIEME AGLI STUDENTI IN LOTTA
CONTRO INFINITA
IL 17 NOVEMBRE ANCHE SCUOLA E UNIVERSITÀ IN SCIOPERO E IN PIAZZA
LAVORATORI E STUDENTI CONTRO IL DIKTAT FRANCO-TEDESCO
Per la scuola a tutto quanto già detto va aggiunto il blocco dei
contratti e degli scatti di anzianità fino al 2014,
che impone a docenti ed ATA sottosalari intollerabili e la
perdita di decine di migliaia di euro nell'’intera carriera; la
retribuzione degli insegnanti e il finanziamento alle scuole sulla base
dei grotteschi quiz Invalsi, ridicolizzati davanti all’'opinione
pubblica nella scorsa primavera; un ulteriore massacro degli organici
in una scuola-miseria impossibilitata a fornire istruzione di qualità;
la vigliacca deportazione dei docenti “inidonei” (per gravi motivi di
salute) dal loro lavoro a mansioni che non possono né devono svolgere;
l’'espulsione in massa dei precari.
FACCIAMO PAGARE CHI HA CONTINUATO AD ARRICCHIRSI ANCHE IN
QUESTI ANNI
Il 17 è la giornata mondiale di lotta degli studenti ed in tutta Italia
si svolgeranno manifestazioni di centinaia di migliaia di giovani delle
scuole e dell’Università. È la migliore occasione per avere in
piazza insieme lavoratori/trici e studenti in un fronte comune contro
la “letteraccia” e il gravissimo scempio sociale che annuncia. Perciò i
COBAS, insieme alla CUB, hanno convocato lo sciopero dell’intera
giornata dei docenti, degli ATA, degli amministrativi e dei
ricercatori, di scuola e Università.
Il 17 NOVEMBRE TUTTO IL POPOLO DELLA SCUOLA PUBBLICA, DALLA MATERNA
ALL’UNIVERSITÀ , SCIOPERA E MANIFESTA NELLE PRINCIPALI CITTÀ
Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS
Piero Bernocchi
portavoce nazionale COBAS