Primo
scatto di carriera in busta paga nel 2022. «E’ uno scherzo – ha
esclamato una bidella di Sacile neo-assunta a Pordenone in ruolo –.
Vado al sindacato-scuola a scovare l’errore». Niente errori, invece.
Per l’ausiliaria sacilese e altri 300 neo-assunti in ruolo a Pordenone
è la doccia fredda della revisione delle fasce stipendiali e degli
scatti di carriera in euro: l’hanno stampato sul cedolino di ottobre
2011. Ci vorranno 11 anni per maturare l’anzianità e fare due pieni di
benzina in più, al mese. In agosto scorso è partita la rimodulazione
delle posizioni stipendiali, portando la prima fascia 0-3 anni a 0-8.
L’applicazione c’è sulla rata di fine ottobre, anche per chi ha detto
addio al precariato a 50 anni e passa. Il cedolino mensile riporta le
nuove scadenze per gli scatti di anzianità. «Brutta sorpresa per quasi
300 neo-reclutati docenti, bidelli, tecnici e amministrativi – ha detto
Adriano Zonta allo sportello sindacale Flc-Cgil di Sacile, mostrando il
cedolino di un iscritto –. Gli anni 2021 e 2022 sono le scadenze più
diffuse: anche con 10 anni di anzianità e
passa.
Il primo gradone stipendiale è di 8 anni a cui si
aggiungono tre di blocco previsto dalla manovra finanziaria».
Risultato, è meglio accendere un mutuo per le spese extra. Fino al
2010, il primo scaglione triennale permetteva di arrotondare lo
stipendio pochi mesi dopo la ricostruzione della carriera, in ruolo.
«Tutto congelato dal 2011 al 2022 – ha continuato l’arringa Zonta che è
ospite nelle scuole sacilesi per le assemblee –. Gli stipendi restano a
quote minime: 950 euro per i bidelli e oscillano tra ordini di scuola
da 1200 a 1400 i salari degli insegnanti». Per gli ultra-cinquantenni
con un tirocinio in cattedra di molti lustri, stessa busta paga. E per
280 bidelli e amministrativi ex-enti locali passati nelle scuole
statali nel 2000, c’è una speranza di riscattare i salari a zero
anzianità. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso per l’integrale
riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata prima del trasloco
dalla Provincia e dai Comuni nel comparto istruzione. Dopo 11 anni, la
Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha dato l’imput alla
giustizia tricolore e il 17 ottobre, anche gli “ermellini” della
Cassazione si sono allineati alla sentenza. «Per una quarantina di
bidelli ex-enti locali a Sacile – hanno calcolato a braccio – circa 30
mila euro». Chiara Benotti (da MessaggeroVeneto)
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