Sono 13.500
le scuole in tutta Italia in cui ci sono le 'classi pollaio'. E' quanto
denuncia il Codacons, che ricorda come il ministero dell'Istruzione sia
stato "finalmente costretto dalla sentenza del Consiglio di Stato che
ha accolto la class action promossa dal Codacons contro le classi
pollaio, a redigere e pubblicare il Piano nazionale per la messa in
sicurezza delle scuole italiane'.
Si tratta di un elenco che individua oltre 13.500 istituti scolastici
dislocati sul territorio, le cui aule sono 'classi pollaio', ossia aule
che 'non possono ospitare numero eccessivo di studenti rispetto alle
dimensioni delle stesse
aule'.
Per 'essere aula pollaio',
sottolinea il Codacons, è necessario che vi siano queste condizioni:
classi formate con più di 25 alunni; classi formate in aule con
dimensioni inferiori a 45 mq netti (48 per le superiori) + 2 mq netti
per ogni persona presente in aula diversa dall'alunno (insegnante di
sostegno, esperto esterno, compresenza, ecc) e con numero di alunni
superiori ai 25.
Inoltre, prosegue, sono incluse le
aule con qualsiasi numero di alunni ai quali non viene garantito
l'indice minimo di 1,80 mq netti procapite (materne, elementari e
medie) e di 1,96 mq netti procapite per le superiori. Infine le classi
formate da più di 25 alunni in aule con superficie inferiore ai 45/50
mq netti.
A quanto si apprende, adesso questi istituti non possono assolutamente
superare il numero di alunni indicato dalla legge pre-riforma Gelmini,
e dovranno essere messi in sicurezza al più presto. Non solo: sulla
base di questo elenco i precari della scuola possono sperare di non
essere licenziati, a causa dell'aumento di alunni per classe e
conseguente contrazione dell'organico, e possono mobilitarsi per
ottenere il contratto di lavoro a tempo indeterminato.
(di rassegna.it)
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