“L’insegnante
che boccia, boccia se stesso!”
don Lorenzo Milani.
Si avvicina il tempo degli scrutini e molti professori traggono le
conseguenze di una sbagliata pedagogia punitiva che, invece di
costruire insieme agli studenti i saperi, brandisce i voti solo per
colpire l’identità dei ragazzi e non per premiarne gli sforzi.
Premesso che, come diceva Antonio Gramsci, studiare è una cosa seria,
il SISA fin da subito si attiva per tutelare quegli studenti che siano
consapevolmente stati oggetto di un atteggiamento anti-didattico e a
causa di questo siano stati rimandati o bocciati.
Ugualmente, poiché vige il triste e irragionevole vizio poco pedagogico
di bocciare per le assenze accumulate, il sindacato ricorda che le
assenze civiche, ovvero per manifestazioni, scioperi, autogestioni e
occupazioni non possono in nessun caso essere considerate nel computo
delle assenze. Ugualmente è a nostro avviso del tutto assurdo
conteggiare nelle stesse quelle per visite ed esami medici, per motivi
familiari, per partecipazioni a convegni e iniziative culturali. Anche
in questo caso non esitate a contattare il sindacato.
Il SISA informa inoltre che, come ogni anno scolastico, attraverso
docenti e studenti degli ultimi anni delle superiori e universitari,
pur nel limite delle disponibilità che verranno raccolte in questi
giorni tra i nostri iscritti, offre gratuitamente lezioni di
ripetizione a Milano e in altre città italiane. Il diritto ai saperi e
a passare l’anno scolastico è inscritto nella nostra Costituzione e i
docenti dovrebbero ricevere un equo salario europeo, non, come
purtroppo accade in Italia, vedersi costretti in molti casi, a fronte
di miserevoli retribuzioni, ad offrire lezioni private, quasi sempre in
nero e in questo caso anche a danno erariale della collettività.
Ogni segnalazione di ingiusto giudizio e ogni richiesta di lezioni va
inoltrata a sisascuola@libero.it , il sindacato risponderà nel minor
tempo possibile, perché un’altra scuola e un’altra società sono
possibili, a patto di costruirle insieme ogni giorno. Ci pare questa
nostra serie di iniziative la più concreta risposta all’assurdo
concorso che vorrebbe inventare il ministro Profumo, con l’obiettivo di
premiare uno studente per scuola, escludendo tutti gli altri studenti.
Per altro con il ricatto di mettere in palio una borsa di studio, che
invece dovrebbe essere garantita a tutti gli studenti che hanno
difficoltà economiche ma desiderano studiare. Noi ci battiamo per una
scuola che garantisca a ciascuno la possibilità del successo formativo,
senza inventare assurde competizioni, perché, con buona pace del
ministro, continuiamo a credere nelle parole di don Milani: “la
selezione è contro la cultura”.
Davide Rossi
Segretario generale