Lettere in redazione
Eccellente l’iniziativa dei docenti inidonei che di recente ha
sensibilizzato l’opinione pubblica mentre si votava la Spending review
al Senato della Repubblica. Gravi distorsioni della normativa relativa
alla mobilità della citata categoria nei profili di assistente
amministrativo e tecnico, non hanno impedito ai numerosi docenti di
intraprendere un rischioso sciopero della fame, richiamando
l’attenzione dello stesso Ministro Profumo. I numeri delle
disponibilità dopo i trasferimenti del personale ATA sono
inequivocabili e impongono inesorabilmente di garantire continuità
giuridica ed economica a chi ha perso l’incarico annuale o la nomina
fino al termine delle attività didattiche, seppur con più di 3 anni di
servizio su posto vacante.
La proroga del salva precari è necessaria e in attesa di una migliore e
puntuale definizione dell’organico funzionale rimane per l’a.s. 2012/13
l’unica tutela ai diritti maturati dai precari ATA.
Un utile e fondamentale ammortizzatore contro gli ultimi provvedimenti
riguardanti ITP e docenti parzialmente inidonei inseriti nella Spending
review diventata ormai legge dello Stato, un “OBBROBIO” che obbligherà
a un forzoso transito le categorie suddette nei profili occupati dagli
assistente amministrativi e tecnici. Una corsa contro il tempo, a cui
non possono sottrarsi le principali OO.SS., in un settore troppo
maltrattato che rischia il collasso se non saranno messi in campo
incentivi e ammortizzatori indispensabili alla sua naturale
sopravvivenza. La lotta al precariato non ha alternative nell’immediato
e le circa 5000 immissioni in ruolo previste per l’a.s. 2012/13
togliendo i posti accantonati per gli ITP C999 e C555 soprannumerari e
i docenti parzialmente inidonei, salvo sorprese dell’ultim’ora, sono
insufficienti a soddisfare le esigenze della scuola e dei precari ATA.
Le segreterie scoppiano, il personale amministrativo e tecnico è in
comprensibile affanno, e l’attenzione verso questi servizi rimane
secondario. Forse figli di un Dio minore, chissà, nel frattempo tra
cambi di sede per i più fortunati, (personale neo-immesso in ruolo o
titolare) e mancati incarichi per i precari ATA, con la prospettiva non
ultima dell’applicazione della legge 183/2010, al personale di ruolo
cui spettano 2 anni di cassa integrazione e successivo licenziamento
per giustificato motivo, si rimane in attesa di politiche più
rispettose dei diritti umani dei lavoratori di ruolo e non di ruolo, a
cui non rimane altro che sperare in un miracolo
politico.
La supplenza su posto vacante o su organico di fatto d’altra parte
garantiva fino a qualche anno fa quel passaggio più o meno obbligato
per la successiva immissione in ruolo nei ruoli della scuola, ma le
cose sono cambiate in peggio nel corso di questi anni, e questa
possibilità è stata sensibilmente ridotta dalla riforma Tremonti -
Gelmini e dalle politiche di estremo rigore del Governo Monti a cui si
sommano gli effetti delle nuove regole del turn-over e del
dimensionamento scolastico e l’evidente calo demografico dovuto alla
crisi economica . Non bastano punteggi alti per lavorare, non bastano
10 anni di anzianità di servizio, non bastano titoli validamente e
giuridicamente attestati. Tali riforme hanno inferto un duro colpo ai
precari e al personale di ruolo e la stessa credibilità dell’organo
sindacale deputato alla rappresentanza dei suoi iscritti è cambiata
sensibilmente, ed è in gioco ormai la stessa sopravvivenza dello
stesso. Di fronte a tale emergenza occupazionale i sindacati hanno il
dovere di chiedere al Governo centrale misure urgenti di salvaguardia
dei cd precari storici ovvero la proroga del salva precari per l’a.s.
2012/13 tenuto conto che i tagli nella scuola pubblica non sono finiti
e i risparmi che lo Stato intende attuare continueranno a pesare come
macigni sulle autonomie scolastiche e sulla stessa organizzazione delle
istituzioni specificate. La stabilizzazione è possibile e può essere
raggiunta attraverso la copertura dei posti vacanti e disponibili di
personale appartenente al profilo di appartenenza e non di personale
proveniente da altro profilo ATA o Docente.
Mario Di Nuzzo
mario.dinuzzo@libero.it