Dacci oggi la riflessione quotidiana (2 giugno 2013)
Di chi è la colpa?
Se, come ci dicono esperti di economia e opinionisti nazionali e internazionali di comprovato rigore professionale, il capitale umano di qualità in Italia non manca; se nel nostro Paese ci sono giovani molto capaci, intelligenti e creativi, e risorse d’arte e paesaggistiche e archeologiche e turistiche, uniche al mondo, che, adeguatamente sfruttate, potrebbero fare crescere d’un colpo del 3 o 4 % in più il Pil, e risanare in un fiat il bilancio negativo dello Stato.
Se, a sentir costoro, neppure il talento, né lo spirito civico mancano; se il Presidente della Repubblica ha potuto nominare di fresco ben 25 nuovi Cavalieri del Lavoro ( Tessile, meccanica, abbigliamento tra i settori più rappresentati ), allora, io mi chiedo, noi ci chiediamo: ma perché siamo col sedere per terra? Perché non si decolla? Perché la disoccupazione è al 12,8 %, e il tasso di disoccupazione giovanile ha varcato nel primo trimestre di quest’anno la soglia del 41,9% ?
Perché si allarga sempre più lo spettro generazionale dei senza lavoro. Perché la cultura va a ramengo, le botteghe artigiane e i cantieri chiudono, le imprese indebitate e senza credito bancario dichiarano fallimento, il reddito delle famiglie cala del 9%, e la produzione del 25%? Perché il disagio sociale si fa sempre più drammatico?
E perché il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha potuto denunciare che questo nostro belpaese ha un ritardo, rispetto ai paesi europei più avanzati, di ben 25 anni, e non è stato capace di fronteggiare e di adeguarsi ai cambiamenti geopolitici, tecnologici, demografici , verificatisi già a partire dalla fine degli anni ‘80?
Perché tutto codesto declino? Di chi è la colpa?
Nuccio Palumbo