[…] "Amico mio, questo secolo è un secolo di ragazzi, e i pochissimi uomini che rimangono, si debbono andare a nascondere per vergogna, come quello che camminava diritto in un paese di zoppi”.
(Leopardi,
Operette morali)
La politica
nana?Un nano, ovverosia un uomo di bassa statura, che faccia politica, non c’è nulla da eccepire: l’intelligenza, fino a prova contraria, non si misura a "palmi", né con il metro del sarto!
Del resto, si dice: "piccola botte, fa buon vino"! Per non dire che: nani sulle spalle di giganti - volendo - potrebbero anche arrivare a vedere più lontano!
Quello che non è più accettabile nell’Italia odierna è la politica nana, cioè di basso profilo etico-culturale, che sembra aver preso il sopravvento, e che ci fa paura e ci scoraggia per la sua arroganza e la sua impudenza!
La politica è cultura, arte della parola saggia della mediazione e della interlocuzione garbata e civile, del confronto dialettico delle idee e delle proposte; è ricerca condivisa del bene comune e, soprattutto, capacità di programmare e di vedere, - dove altri non vedono - il futuro da progettare! Purtroppo, al momento, questo nostro belpaese ha troppi politici tra loro molto disuniti, e non pochi anche - spiace dirlo - di modeste competenze rispetto al ministero cui sono stati preposti.
Politici nani, che volano molto basso, e che amano proprio le bassure e spesso sguazzano nella palude del turpiloquio, per esprimersi senza argomentare; incapaci di sapere dare adeguate e puntuali risposte e soluzioni ai problemi reali della gente comune.
Ma capacissimi, invece, di abbandonarsi ad isteriche alterazioni di linguaggio e di modi comportamentali, a dir poco, da suburra!
Ma quale esempio stiamo dando ai giovani? Quale educazione civica, quale moralità, quale futuro? E la scuola? Può passivamente stare solo a guardare?
Nuccio Palumbo