Dacci
oggi la riflessione quotidiana (26 luglio 2013)
Può una
giovane studentessa cieca quasi completamente non udente e con scarsa
sensibilità nei polpastrelli, leggere in Braille con le labbra?
ROMA - Tsang Tsz-Kwan è una studentessa di Hong Kong di vent'anni
che ai test di ammissione per l'università è risultata fra il 5% con i
voti più alti nonostante sia cieca, quasi completamente non udente e
abbia una scarsa sensibilità nei polpastrelli - difetto che le ostacola
il riconoscimento dei puntini nell'alfabeto Braille. Per far fronte a
queste disabilità si è inventata un approccio alla lettura alternativo:
legge in Braille con le labbra. La sua storia è stata raccontata oggi
sul sito web della CNN, nella sezione Asia>Age of China. Tsang ha scoperto
questo metodo già a 6 anni quando frequentava la scuola di Ebenezer,
l'unica nella città asiatica per studenti ciechi, quasi per caso: "Non
so neanche io come sia accaduto. È stato miracoloso per me". Da allora
non lo ha mai abbandonato nonostante gli impicci che talvolta le crea.
"Leggere in pubblico è un po' imbarazzante" dice, "per di più i libri
in Braille sono pesanti e scomodi da maneggiare, ma sono grata di avere
ancora un modo per fare conoscenza del mondo attraverso gli scritti".
All'età di 13 anni ha lasciato le cure di Ebenezer per una scuola
superiore normale, poiché voleva immergersi in un ambiente più vicino
alla vita reale: "Voglio facilitare il mio ingresso nella società per
quando finisco i miei studi". All'inizio
per leggere e scrivere le serviva il doppio del tempo rispetto agli
altri studenti, ma nessuno l'ha mai emarginata e gli insegnanti hanno
cercato, seppur non abituati a gestire allievi con disabilità, di
sostenerla come potevano. Infine la sua enorme forza di volontà le ha
permesso di raggiungere risultati eccezionali. Ora che ha
ottenuto il massimo dei voti in cinese e inglese, Tsang vuole diventare
una traduttrice: "Ogni volta che leggo qualcosa di stimolante vorrei
tradurlo in più lingue per condividerlo con più lettori possibili", ma
mentre si appresta ad entrare in una nuova fase dei suoi studi, resta
pragmatica con i piedi per terra. "Sono consapevole che i miei limiti
mi seguiranno per tutta la vita, ma faccio tesoro di ciò che mi
rimane". "Vorrei stimolare tutti a perseverare con coraggio per
superare gli alti e bassi che la vita presenta perché so che ognuno ha
le proprie difficoltà, ma una cosa è certa: dove c'è volontà, c'è una
via d'uscita".
Giovanni Trasatti - Superabile.it