Il maestro Claudio
Abbado aveva devoluto il suo stipendio da senatore a vita alla scuola
di musica di Fiesole e a sostegno di borse di studio. E aveva spiegato
in un comunicato di averlo fatto «nella convinzione che dando valore
alla cultura, il nostro Paese possa guardare con maggior fiducia al
futuro e che l'educazione musicale sia fondamentale strumento per lo
sviluppo della persona e la qualità del vivere civile». La nomina a
senatore a vita di Claudio Abbado, che si è spento oggi nella sua casa
di Bologna all'età di 80 anni, aveva scatenato forti frizioni. Il 30
agosto 2013, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo
aveva nominato senatore a vita per i suoi meriti artistici insieme alla
ricercatrice Elena Cattaneo, dall'architetto Renzo Piano e al premio
Nobel per la fisica Carlo Rubbia . Nomine che avevano suscitato forti
contestazioni da parte di Forza Italia e Lega, che ritenevano i quattro
voti dei nuovi senatori a vita una ciambella di salvataggio per il
Governo.
Addio a Claudio Abbado
Contestati i meriti
Gli azzurri avevano accusato i quattro neo senatori di essere degli
«assenteisti incalliti» venuti solo per spirito di parte. I fedelissimi
del Cavaliere, i senatori Lucio Malan e Alberti Casellati, alla Giunta
delle elezioni avevano posto la questione sulla sussistenza dei
requisiti previsti per la convalida dei senatori a vita, chiedendo un
rinvio per l'acquisizione della documentazione necessaria. Si erano
associati alla richiesta la Lega con la senatrice Erika Stefani, e Vito
Crimi del Movimento 5 Stelle. Sul fronte della residenza fu accusato da
media vicini al Cavaliere di essere «semitaliano». Ipotesi smentita
dall'Agenzia delle entrate: «Mai contestato ad Abbado di avere la
residenza a Montecarlo». Pd e Scelta civica, per voce di Luigi Zanda e
Benedetto Della Vedova, erano invece scesi in campo a favore dei
senatori a vita definendo «ridicola» la questione della sussistenza dei
requisiti per persone che «rappresentano per il mondo intero la parte
migliore del nostro paese e per questo sono motivo di grande orgoglio
per l'Italia».
Il comunicato ufficiale di nomina
Nel comunicato ufficiale di nomina si leggeva il seguente profilo
biografico: «Nato nel 1933, Claudio Abbado si è diplomato al
Conservatorio di Milano. Ha acquisito meriti artistici nel campo
musicale attraverso l'interpretazione della letteratura musicale
sinfonica e operistica alla guida di tutte le più grandi orchestre del
mondo. A tali meriti si è congiunto l'impegno per la divulgazione e la
conoscenza della musica in special modo a favore delle categorie
sociali tradizionalmente più emarginate. Ha avuto la responsabilità
della direzione stabile e musicale delle più prestigiose Istituzioni
musicali del mondo come il Teatro alla Scala e i Berliner
Philharmoniker; ha ideato istituzioni per lo studio e la conoscenza
della nuova musica. Si è in pari tempo caratterizzato per l'opera volta
a valorizzare giovani talenti anche attraverso la creazione di nuove
orchestre, come la European Union Youth Orchestra, la Chamber Orchestra
of Europe, la Mahler Chamber Orchestra, la Orchestra Mozart».
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