Tirocinio Formativo
Attivo: è una delle vie per conseguire l'abilitazione all'insegnamento,
introdotta la prima volta nel 2012 e riproposta quest'anno. Una via che
non rende meno irto l'accesso alla cattedra, comunque. Inoltre, almeno
per quanto sta accadendo in Piemonte, gli aspiranti docenti oltre al
danno stanno per subire la beffa. L'offerta formativa del Piemonte ha
presentato, rispetto alla tabella ministeriale, una diminuzione di
posti. Fino ad arrivare alla mancata attivazione della classe di
concorso A060 - Scienze naturali, chimica e geografia, microbiologia
nei licei e negli istituti tecnici e professionali.
Adesso ci sono candidati che hanno superato le selezioni (a pagamento),
ma non c'è più il corso. Il test di ingresso per il II ciclo TFA è
stato svolto sulla base delle indicazioni della tabella allegata al
decreto ministeriale 16 giugno 2014, poi integrata il 5 giugno con i
posti della Valle d'Aosta. Sulla base di essa i candidati hanno
presentato domanda per una specifica regione, nella quale svolgere i
test preliminari (50 euro per classe di concorso). Tre giorni fa sono
stati pubblicati anche i risultati del test relativamente ad alcune
classi di concorso TFA 2014.
Tuttavia, i candidati che hanno superato il test TFA devono fare i
conti con l'offerta formativa che le Università stanno pubblicando solo
in questi giorni. E così il file del Piemonte presenta almeno due
"sorprese clamorose" per la classe di concorso A059 attivati solo 65
posti rispetto ai 129 in tabella e sparisce la classe di concorso A060
(50 posti promessi)
Adesso? I candidati dovranno scegliere un'altra regione? Potrà esserci
una revisione dei numeri? Sarebbe un problema di dialogo: le Università
lamentano il fatto che il Miur abbia creato la tabella dei posti senza
prima chiedere l'effettiva disponibilità degli Atenei. E a pagarne
saranno probabilmente i precari di sempre e da sempre: gli aspiranti
insegnanti.
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