L'Italia
continua a marciare a velocità diverse: gli studenti del Centro-Nord
mostrano risultati migliori rispetto ai compagni del Centro-Sud. La
conferma arriva dal Rapporto sulle Rilevazioni nazionali degli
apprendimenti 2014-2015 presentato oggi dall'Invalsi nella sede del
ministero dell'Istruzione. Anche nel 2015, soprattutto per l'italiano,
si osserva la tendenza positiva delle regioni del Nord e delle Marche,
il peggioramento dei risultati del Centro (Marche escluse) nella scuola
secondaria di secondo grado; per la matematica i risultati di
quest'anno tendono a rafforzare il trend giàemerso negli anni passati,
ossia la polarizzazione delle differenze negli esiti a tutto vantaggio
delle regioni settentrionali e delle Marche e a svantaggio di quelle
meridionali. Inoltre nel Mezzogiorno la variabilità dei risultati e
molto elevata anche tra scuole e tra classi: ciò si registra già nel
primo ciclo d'istruzione, con un impatto preoccupante sull'equitàdel
sistema educativo di queste aree del Paese.
Invalsi: “argomentazione” tallone d'Achille studenti
Tra gli elementi di debolezza nelle competenze dei ragazzi che emergono
dal Rapporto sulle Rilevazioni nazionali degli apprendimenti 2014-2015,
quello della “argomentazione”. Il problema di matematica viene anche
risolto, ma poi gli studenti non riescono a spiegare come sono giunti
alla soluzione. Ugualmente per l'italiano: gli allievi mostrano
difficoltàad affrontare testi espositivi, argomentativi e discontinui,
ossia meno praticati nella quotidianità dell'attivitàscolastica.
Alunni immigrati di seconda generazione migliorano performance
Si riduce il gap tra italiani e immigrati di seconda generazione. In
generale, mentre gli esiti delle prove Invalsi degli allievi stranieri
rimangono distanti da quelli degli studenti autoctoni, emerge una
considerevole riduzione del divario per gli stranieri di seconda
generazione, quelli cioè nati nel nostro Paese e che, solitamente,
hanno interamente frequentato la scuola in Italia. Lo segnala il
Rapporto Invalsi sulle Rilevazioni nazionali degli apprendimenti
2014-2015. «Questo dato - ha spiegato il responsabile Area Prove
dell'Invalsi, Roberto Ricci - dimostra che la nostra scuola riesce a
fare un efficace recupero perequativo».
Eccellenza Marche caso da studiare
Se non è una sorpresa che Lombardia e Veneto si confermino al top della
classifica italiana con risultati dei loro studenti significativamente
superiori alla media, desta più curiosità il caso Marche, che spicca
fra le altre regioni dell'area Centro per i punteggi decisamente al di
sopra della media nazionale in italiano e matematica sia nella scuola
primaria sia nella secondaria di secondo grado. «Certamente - ha
commentato il responsabile Area Prove Invalsi, Roberto Ricci,
illustrando i dati delle rilevazioni - è un caso da studiare e, se
possibile, diffondere la ricetta del successo che non è un exploit del
2015. È il quarto anno consecutivo che la regione vanta risultati molto
buoni».
Claudio Tucci
Ilsole24ore.com